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Porsche 911 Carrera 4 (Type 964)

Porsche 911 Carrera 4 (Type 964)

4 apr 2013

Oggi non ci stupiamo più se Porsche sforna un Suv, un diesel o una supercar ibrida. Ormai è la prassi. Ma più di vent’anni fa, quando il marchio campava quasi unicamente di “noveundici” raffreddate ad aria e trazione posteriore, dobbiamo ammettere che la Carrera 4 fece parecchio scalpore. Nel 1989, infatti, debuttava la serie 964, una delle più belle 911 di sempre e la penultima con boxer ad aria (l’ultima è la 993); tra le innovazioni epocali, questo modello portava al debutto il cambio automatico Tiptronic, l’ala posteriore mobile che si sollevava oltre gli 80 km orari, ma soprattutto la trazione integrale, una soluzione già di per sè poco diffusa in serie, guai mai su una sportiva come la Porsche. Qualche indizio sul cambio di rotta, per la verità, era già rintracciabile qualche anno prima: nel 1984, quando Stoccarda decise di partecipare alla Parigi Dakar con la 953 (una 911 4x4 su base SC/RS) e successivamente nel 1986 con la splendida 959 stradale a trazione integrale, anch’essa poi impiegata sia nella Parigi Dakar, sia in pista (con sigla 961) nel campionato mondiale sport prototipi e a Le Mans. Ebbene, assolto il solito iter, cioé quello di sperimentare in pista e trasferire in produzione, nel 1989 la trazione integrale diventa realtà con la 911 Carrera 4, di fatto la nonna della attuale 991 a quattro ruote motrici appena arrivata in concessionaria. Successivamente arrivarono anche la Carrera 2 a trazione posteriore e tutte le altre della famiglia, dalla Turbo alla Targa, dalle Cabrio alla RS. Ma sicuramente la Carrera 4 ha aperto un mondo nuovo ai porschisti, offrendo loro quella maggior mobilità in caso di scarsa aderenza senza perdere nulla, o quasi, sul fronte del piacere e delle prestazioni. All’epoca della prova, datata luglio 1989, elogiammo la tenuta di strada sul bagnato, la frenata poderosa, la stabilità direzionale in rettilineo anche a 250 orari e le prestazioni, davvero molto elevate se pensate che la potenza del boxer 3.6 era di appena 250 cavalli, meno di un’attuale compatta a trazione anteriore. Gli unici svantaggi che comportava la 4x4 era una diminuzione del volume del pozzetto anteriore rispetto alla Carrera 2, dovuta alla presenza del differenziale anteriore. Ma del resto si potevano apprezzare appunto un piacere di guida pressoché invariato rispetto alle due ruote motrici e soprattutto una motricità ancor superiore, grazie anche alla possibilità di bloccare il differenziale posteriore (attraverso un comando in plancia) per affrontare partenze difficili sulla neve. Oggi, la Carrera 4 serie 964 è una vettura molto interessante dal punto di vista collezionistico, tant’è che le sue quotazioni superano abbondantemente quelle della 996 Carrera 4 (la prima raffreddata ad acqua, classe 1998) e si avvicinano paurosamente a quelle della 997 Carrera 4 (2005): si parte da almeno 20mila euro per arrivare anche a 35mila. Oltre all’interesse storico, bisogna considerare infatti i bassi costi di bollo e assicurazione perché la vettura supera i 20 anni di vita.

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