Ecco quali sono i tre punti forti, ma anche quelli meno, della seconda generazione della monovolume bavarese
27 gennaio
La nuova BMW Serie2 Active Tourer 218d è una monovulme caratterizzata da linee filanti e un look più grintoso rispetto alla generazione precedente
Ecco la seconda generazione della BMW Serie 2 Active Tourer che presenta le sue motorizzazioni ibride, anche plug-in, a otto anno dal debutto al Salone di Ginevra
Guarda la galleryL’aspetto emozionale nella scelta di un'automobile conta tantissimo, a maggior ragione in are premium, e il connubio tra look e fruibilità della vettura è un punto a favore.
Nell’abitacolo il salto generazionale è evidente e e si può riassumere in poche parole: razionale e hi-tech. Spicca per le sue linee pulite, nonostante l’impatto visivo del doppio schermo per strumentazione e infotelematica sia molto forte. Sistema che, comunque, offre tante informazioni raggruppate in una grafica chiara che gira su un software di facile utilizzo L’abitabileà è buona per 4, con il quinto posto sacrificato.
La guida è un altro punto di forza. Sebbene la potenza non appare elevata, il motore spinge subito grazie al doppio turbo, gestito da un cambio automatico a doppia frizione che rende la guida fluida. Senza chiedere troppo ai consumi, perché la versione provata da noi ha fatto registrare la media di 19 km/l. Difetti? Troppi optional necessari che fanno alzare il prezzo
1) Look piacevole e grintoso
2)Consumi contenuti
3)Assetto molto riuscito
1)Quinto posto sacrificato
2)Prezzo: varie dotazioni utili sono optional
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