Mercedes G 580: un fuoristrada elettrico dalla tecnologia unica

Mercedes G 580: un fuoristrada elettrico dalla tecnologia unica

È l'interpretazione elettrica secondo la filosofia della Classe G, quindi unica nel suo genere e che unisce la tradizione al futuro. L'abbiamo provata e ci ha stupito

di Michele Lallai

14.05.2024 01:06

Quando fu annunciato l'arrivo di una Classe G elettrica, in giro per i social molti appassionati hanno alzato la voce. Mercedes sta portando molte innovazioni nel mondo delle BEV e quest'ultima non poteva che essere un altro concentrato di tecnologia che, però, non ha trasformato la più classica delle Benz in qualcosa di futuristico e distante dalla tradizione, ma ha invece "costretto" la tecnologia ad adattarsi alla storia e ai principi tecnici che resistono dal 1979. Il risultato? La G580 con tecnologa EQ, una G che sembra quasi indistinguibile dal resto della gamma, ma che sotto i soliti spigoli nasconde qualcosa di tecnicamente unico.

Mercedes Benz G 580 con EQ Technology

Mercedes Benz G 580 con EQ Technology

Sembra una normale Classe G, ma sotto la pelle porta una tecnologia elettrica innovativa che adatta lo storico telaio a longheroni ad una piattaforma elettrica skateboard e un motore per ogni ruota

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L'elettrico si "inchina" alla tradizione

Non esageriamo quando descriviamo come unico l'approccio di Mercedes all'elettrificazione totale della G. I tecnici hanno voluto mantenere lo stesso telaio a longheroni che è la spina dorsale di questo modello da 45 anni, trasformandolo in una piattaforma skateboard con la batteria che si sviluppa da un asse ruote all'altro, piazzando poi un motore elettrico per ogni ruota e rivedendo l'impianto sospensivo del mezzo in maniera profonda. 

Il pacco batterie da 116 kWh è piazzato tra i longheroni, prendendo il posto dei travi di irrigidimento e ancorandosi direttamente con oltre 200 viti e bulloni ad alta resistenza. Il pacco batteria è a doppio strato ed è attraversato dal raffreddamento a liquido, nonchè protetto da uno slider in materiale composito che garantisce robustezza e protezione dalle infiltrazioni d'acqua nei guadi.

La parte più interessante, però, sono i motori, uno per ruota, alloggiati in due monoblocchi che stanno al centro di ogni asse, anche loro posizionati al centro per rispettare gli ingombri dei longheroni. In questo caso, ogni motore è collegato con un semiasse tramite robusti ingranaggi alla rispettiva ruota, ed ogni motore ha il suo sistema di cambio che permette di inserire le ridotte. Questo, in pratica, rende la G 580 un'auto con ben 4 scatole cambio! A livello sospensivo, benchè l'anteriore sia rimasto quasi identico, compare un nuovo ponte de dion che comanda le ruote dietro e lascia spazio a tutto il sistema di trazione. Il risultato è pulito, efficiente ed estremamente ben studiato. 

A livello di prestazioni elettriche, si parla di una potenza di 108 kW e 291 Nm per ogni singolo motore, che porta la potenza complessiva a 432 kW, mentre la coppia supera di slancio il valore della AMG fino a un mostruoso 1.164 Nm. L'autonomia dichiarata è di 473 Km sul ciclo WLTP e la ricarica 10-80% della batteria è possibile in appena 32 minuti grazie al sistema elettrico che può funzionare con DC fino a 200 kW. Il peso? appena oltre le 3 tonnellate... decisamente importante.

Non mi dilungherò a descrivere, invece, l'esterno e l'interno che rispecchiano al 100% la gamma G. Le uniche differenze sono all'anteriore, dove la calandra è stata sostituita da una chiusa. in piano black circondata da una cornice a LED, e al posteriore dove al posto della ruota di scorta c'è un pratico portacavi di ricarica.

Questione di feeling... e di software!

Oltre al fatto che si tratta di una elettrica concettualmente realizzata in maniera diversa per rispettare il telaio originale della vettura (senza fare una semplice sostituzione di motore con hardware elettrico e serbatoio con pacco batteria, come si usa fare nel mondo delle ICE convertite in BEV), c'è un discorso da fare che riguarda l'incredibile lavoro di software necessario a far funzionare quattro diversi motori in maniera indipendente ma interconnessa, senza che ci si trovi a guidare un mezzo inguidabile o innaturale. 

Ed è quando si sale alla guida che si comincia a capire che in Mercedes hanno fatto qualcosa di molto, molto particolare. Abbiamo percorso un tratto tecnico di fuoristrada hard e abbiamo notato che questa bestia è stata pensata soprattutto per performare in fuoristrada, benchè su strada punti a rendere il viaggio il più confortevole possibile e a replicare in tutto e per tutto l'esperienza G. 

Torniamo al software, però, perchè con quattro motori elettrici e un "cervellone" centrale che li comanda le potenzialità sono praticamente infinite. E infatti si parte con l'affrontare le salite inserendo le ridotte e approcciandoci all'inizio di una salita che sembra più un muro da climber professionisti.

In questo caso possiamo decidere di inserire la modalità D e intervenendo sui paddle al volante, regolare la velocità di "crawling" a partire da 3 km/h in su. In questo caso, l'auto semplicemente andrà senza mai fermarsi alla velocità preimpostata e quello che dobbiamo fare noi è solo girare il volante per direzionarla. Il tutto lo fa con un'efficienza unica, spostando la coppia in maniera istantanea al motore (e alla ruota) che ne necessita di più, con migliaia di impulsi al secondo, rendendo quasi impossibile lo slittamento anche nella sassaia più infingarda.

Tre tonnellate che vanno su come se fossero pochi grammi, una sensazione unica che diventa molto particolare nei tratti di fuoristrada veloce, quando si sentono lavorare in maniera distinta i quattro motori che fanno "fluttuare" l'auto sullo sterrato, mantenendola sempre dritta sul suo asse longitudinale. Una sensazione unica, supportata da sospensioni di qualità eccellente e da un ponte posteriore de dion che permette escursioni ruota esagerate pur mantenendo il corpo vettura il più possibile parallelo al suolo.

La G580, inoltre, ha un sistema molto efficiente di trick, possibili solo grazie al fatto che ogni ruota è fisicamente scollegata dalle altre. Il primo effetto speciale si chiama G-Steering, che se attivato, nelle svolte strette blocca le ruote interne e accelera quelle esterne per fare un effetto sterzata da cingolato, chiudendo tantissimo il raggio e rendendo i 4,82 metri della Classe G come se fossero molti meno. Il secondo trick, che è più una "gimmick" spettacolare che qualcosa di utile, è il G-Turn, ovvero il sistema che permette alle ruote interne di girare in un senso e le esterne in un altro, causando nient'altro che una rotazione a 360° della vettura sul posto. Assolutamente scenografico e un bel "display tecnologico" per questa nuova chicca elettrica tedesca.

In sostanza, la G580 è - grazie alla tecnologia - la Classe G più performante di sempre in offroad, e allo stesso tempo la più semplice da governare. Il più grosso merito, però, è quello di non aver snaturato un pezzo di storia dell'automobile, ma aver piuttosto esaltato il mitico telaio a longheroni e la immortale carrozzeria G con prestazioni incredibili che la fanno sembrare quasi un retrofitting, più che una versione elettrica di serie. 

Tecnologia esclusiva = prezzo esclusivo

Potevano costruire un telaio a scocca portante e piazzare dentro tutta la tecnologia elettrica delle EQE e EQS, ma invece hanno preferito prendere una strada rischiosa e dispendiosa in termini di ricerca e sviluppo, pur di rispettare la G e la sua storia. C'è da togliersi il cappello, perchè si tratta di un'elettrica fatta da persone che le auto le amano davvero, con tutta la storia che si portano dietro. A si, il prezzo: 169.840 euro il prezzo di partenza, 202.571 euro per la esclusivissima Edition One. Chi la comprerà? Molto probabilmente chi ha già una G in garage!

 

 

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