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Quando non c’era la televisione c’era la reclame e... l’auto-scarpa

Come si faceva a pubblicizzare un prodotto di largo e frequente consumo quando la TV ce l’avevano davvero in pochi!

Arturo RizzoliArturo Rizzoli

27 ott 2023 (Aggiornato il 2 nov 2023 alle 10:13)

Nel 1954 la televisione ce l’avevano solo in 24.000! Dati ufficiali Rai. Così, a quel tempo, le aziende si attrezzavano in vari per farsi pubblicità. Allora si parlava di reclame, un segno dei tempi: il francese era più di moda dell’inglese, un altro segno dei tempi e di come sono cambiati. Così in quegli anni, quando la TV, oltre ad averla davvero in pochi, raggiungeva col suo segnale il 58% del territorio nazionale (sempre dati ufficiali) che cosa c’era di meglio che... stupire con effetti speciali? Quelli dell’epoca, s’intende.

Come farsi conoscere quando non c'era la tv

Come questa auto-scarpa che, per forme e fantasia, fa quasi pensare a un carro allegorico delle sfilate di Carnevale, in scala ovviamente ridotta per non avere problemi di circolazione. In quegli anni l’azienda produttrice del lucido scarpe Ebano, e di altri prodotti per la cura delle scarpe, la Deisa, allestisce mezzi come questo che hanno il compito di fare conoscere il marchio anche nei paesini più sperduti. Il mezzo che vedete qui è stato costruito nel 1956, sulla base del camioncino Fiat 615. La “veste” fu realizzata dalla carrozzeria Grazia di Bologna, che godeva di una solida reputazione conquistata facendo le ambulanze. Ma il lavoro non era semplice, non si trattava solo di mettere un vestito particolare a un camioncino, c’era anche da fare adattamenti meccanici. Questa parte fu affidata un’altra realtà del motorismo emiliano forte di una solidare reputazione la Stanguellini, che si era fatta un nome anche con la realizzazione di auto da corsa. A proposito di corse, l’auto-scarpa partecipò a una delle corse ciclistiche più famose al mondo, il Giro d’Italia, nel 1958 fu nella carovana al seguito.

Il restauro è stato curato dall’Associazione Vecchi bulloni di Nepi (Tv).

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