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Il Museo dell’Auto di Torino apre una sezione speciale dedicata alla mobilità sostenibile e ai cambiamenti ipotizzati per le strutture urbane. Quattro sezioni in cui il visitatore può interagire e scoprire tecnologie e innovazioni
Adriano Torre
9 apr 2025 (Aggiornato alle 11:02)
Quale futuro per la mobilità coniugata a una doverosa sostenibilità ambientale? Spostarsi è una necessità, il pane quotidiano della vita lavorativa e sociale, ma trovare la convivenza tra l’auto e il suo ruolo, nel vivo di un confronto tra l’alimentazione termodinamica e quella elettrica e la necessità di transizione, ecologica, digitale, ma anche strutturale delle città del futuro, è impresa ardua. È fonte di incertezze e dubbi (tra le prove lampanti, il calo del mercato auto di fronte a normative difficili da condividere, nonostante il parco auto vada rinnovato) davanti a cambiamenti e innovazione. E a fronte di questi dubbi o della relativa conoscenza delle problematiche che vi girano attorno, quale in realtà è il livello di conoscenza dei cittadini?
Il MAUTO, il Museo dell’Auto di Torino, ha preparato la risposta a dubbi e interrogativi, proponendosi come “lo spirito guida sulle strade del futuro”, un punto di riferimento per un pubblico trasversale, non solo auto, moto, corse e motori, ma anche per chi guarda all’innovazione tecnologica e stilistica. Lo fa con contributi di primissimo rilievo attraverso il progetto “MAUTO FUTURE MOBILITY”, iniziativa ideata in collaborazione con Università e Istituti di ricerca e il sostegno prezioso e fondamentale di istituzioni e aziende. Tutto nasce dalla mostra Drive Different del 2023 che aveva fotografato la situazione della mobilità e gli scenari futuri per l'automobile, evoluzione e alternative.
Spiega Benedetto Camerana, presidente del MAUTO: “Oggi Future Mobility è il punto di arrivo di un'idea di museo come luogo di riferimento sulla mobilità rivolto alla cittadinanza. È il contributo del MAUTO alla conoscenza, scientificamente aggiornata, sulla mobilità: il museo diventa lo spazio d'incontro tra due poli che si vogliono unire, da un lato, gli aggiornamenti industriali, produttivi, normativi e di ricerca, dall'altro le domande di una comunità che vuole sapere, affrontare il presente e programmare il futuro. Il Museo ha raccontato la storia del Novecento attraverso l'automobile, le grandi leggende del motorismo sportivo, della storia industriale e del design, e il valore multiculturale del fenomeno auto. Da oggi Future Mobility è un nuovo museo nel museo focalizzato su mobilità e città del futuro”.
La risposta ai dubbi arriva attraverso un percorso museale allestito in quattro sale, per diffondere conoscenza e promuovere consapevolezza. OSSERVA: racconta come l’uomo abbia sentito l'esigenza di immaginare il futuro attraverso arte, letteratura, immagini, diventate fondamenta dell'evoluzione. Il futuro è già qui e alcune recenti innovazioni hanno determinato risultati confortanti per la sicurezza e sostenibilità dei trasporti. CAMMINA: i visitatori verificano il livello di conoscenza e raccontano i propri comportamenti nell’ambito della mobilità. ESPLORA: viaggio tra ricerca scientifica, innovazioni tecnologiche, politiche istituzionali e comportamenti legati alla mobilità, attraverso video, dati e una serie di prototipi fisici. Un'installazione permette di visualizzare l'auto del futuro più vicina alle proprie esigenze. ORIENTA: una bussola aiuta a orientarsi nel cosmo degli scenari possibili dell'evoluzione della mobilità e osservare le visioni di mondi più o meno probabili, costruiti con il contributo dell'intelligenza artificiale.
Attraverso un Tag NFC inserito in una card ricevuta all’ingresso i visitatori possono scambiare e ricevere informazioni che contribuiscono alla definizione di prompt per generare, grazie all'intelligenza artificiale, visualizzazioni di scenari futuri della mobilità, e scoprire quello più vicino a sensibilità, conoscenza e comportamenti personali.
Supporti importanti all’iniziativa arrivano da un approccio scientifico trasversale, condiviso con partner e centri di ricerca, in primis Fondazione LINKS e MOST-Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, atenei, associazioni industriali e produttive, istituzioni pubbliche e aziende che operano nella mobilità. "Teoresi da anni realizza progetti di ricerca e sviluppo sulle nuove frontiere della Smart Mobility, dalla guida connessa e autonoma ai software-defined-vehicles - spiega Beatrice Borgia di Teoresi Group - Nel 2025 il MAUTO intende interrogarsi sul futuro della mobilità e Teoresi può contribuire a questa riflessione con l'esperienza maturata in diversi settori: integrando nella smart mobilità le competenze acquisite in ambiti come i trasporti, le scienze della vita, gli smart building e le smart city, si può promuovere una mobilità più attenta ai nuovi bisogni delle persone”.
MAUTO Future Mobility è un progetto collaborativo realizzato con partner scientifici – Fondazione LINKS, Herbert Simon Society e MOST-Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile – partner istituzionali – Camera di Commercio di Torino, Fondazione San Paolo, Unione Industriali Torino e AMMA– e aziende CA Auto Bank e Drivalia, ENI, PETRONAS, Poste Italiane, Teoresi Group e Reale Mutua. I soci sono Regione Piemonte, Città di Torino, Automobile Club d’Italia, Stellantis.
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