Kia Stinger l'evoluzione sportiva al Salone di Ginevra

Kia Stinger l'evoluzione sportiva al Salone di Ginevra

Un po' berlina e un po' coupé, con motori 4 e sei cilindri. Il nuovo che avanza passa dalla trazione posteriore e da quella integrale, mentre la commercializzazione è prevista entro la fine dell'anno

di Cesare Cappa

08.03.2017 10:31

Non si vive di soli Suv, tantomeno di vetture compatte. La nuova Kia Stinger spezza gli schemi a cui il costruttore coreano ci ha abituati, almeno qui nel Vecchio continente. Portabandiera del nuovo design del brand asiatico, la vettura si divide tra l'essere una vera ammiraglia e la sportività di una coupé. Dovrebbe accontentare così sia il manager sia lo smanettone. Battute a parte, si tratta di una tipologia di auto inedita per la percezione del cliente Kia europeo, che aveva fatto l'abitudine a Suv e citycar, con qualche passaggio di medie e station wagon.

La Stinger è frutto dell'esperienza stilistica maturata con il progetto Gran Turismo del 2011. Mentre la denominazione era già stata impiegata nel 2014 per identificare il prototipo GT4 Stinger. Al di là della storia, si tratta di una vettura decisamente rilevante per il Gruppo, indipendentemente dai numeri che sarà in grado di realizzare. Basti pensare che il pianale su cui è stata sviluppata è specifico per la vettura, in modo tale da poter mirare al meglio della performance senza alcun vincolo dovuto alla condivisione con altri modelli. La presenza degli acciai alto resistenziali è una garanzia che si traduce in una scocca realizzata dal 55% da questo tipo di materiale. Ma il telaio non ha alcun valore senza un adeguato sistema di sospensioni.

La Kia Stinger si affida ad un'architettura MacPherson all'avantreno e ad uno schema multilink per la sezione posteriore. Presenti gli ammortizzatori a controllo elettronico, che passano sotto il cappello del Dynamic Stability Damping Control. La cui taratura può essere stabilità da chi siede al volante, una scelta che influenza pure altri elementi come sterzo e risposta del motore. Cinque i modi disponibili: Personal, Eco, Sport, Comfort e Smart.

A seconda del tipo di motorizzazione che equipaggia la Stinger, cambia il diametro del cerchio: 17” per la 2.2 turbodiesel da 200 cv, 18” per il 2.0 turbobenzina da 255 cv e 19” per il 3.3 V6 biturbo sempre a benzina, capace di ben 370 cv. La formazione del quadro prestazionale è così formata. Formazione che si correda sia della trazione posteriore abbinata ad un differenziale autobloccante, sia di quella integrale dotata del sistema torque vectoring. In entrambi in casi, la trazione è coadiuvata da un cambio automatico a 8 marce.

La sicurezza è un altro fattore importante di Kia Stinger, con tutta quella serie di dispositivi che corredano già altri modelli della gamma. Si va dalla frenata predittiva con riconoscimento dei pedoni, al Lane Keeping Assist. Senza contare la presenza del sistema HUD (Head-Up Display) a colori, che riproduce sul parabrezza tutte le informazioni utili alla guida. Al centro della console si trova una piattaforma per la ricarica wireless degli smartphone e dei tablet.

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