Peugeot Instinct Concept, a Ginevra una visione sul futuro

Shooting brake ibrida a guida autonoma, è in grado di scambiare dati via cloud con l'abitazione e i dispositivi hi-tech, dallo smartphone allo smartwatch

08.03.2017 16:18

Sotto i riflettori ancor prima che aprisse lo stand al Salone di Ginevra. Direttamente, o indirettamente, Peugeot ha fatto parlare di sé, conquistando il premio Auto dell'Anno 2017 con 3008 e per l'acquisizione di Opel da parte di PSA. La novità principale portata al salone elvetico è il concept Peugeot Instinct, visione futuristica sulla mobilità. Sotto forme da shooting-brake c'è un'integrazione totale tra auto e dispositivi tecnologici personali, messi in comunicazione dallo scambio dati sul cloud Samsung Artik.

Ibrida plug-in da 300 cavalli, sul fronte dello stile sfoggia proporzioni piacevoli, che si abbinano all'aerodinamica attiva, aperture sul frontale gestiscono i flussi d'aria oltre i 90 km/h per migliorare l'efficienza e incrementare la deportanza sull'asse anteriore.

Samsung Artik Cloud è l'ambiente virtuale sul quale Peugeot Instinct Concept scambia le informazioni con i dispositivi utilizzati dall'automobilista. E' un concept con due diverse modalità di guida autonoma, una più rilassata e specificamente ottimizzata per il comfort (Autonomous Soft), la seconda (Autonomous Sharp) pensata per affrontare sempre il percorso meno trafficato.

La conversione da guida autonoma all'impegno personale avverrà su richieta o in base alle preferenze di guida dell'automobilista, lasciando intatto il divertimento di pennellare una curva dietro l'altra. Il concept integra nei proiettori le lenti delle telecamere necessarie al funzionamento del sistema di automazione della guida.

A bordo l'ambiente è progettato per accogliere quattro passeggeri e la modularità segue la duplice esperienza di guida possibile: in Autonomous Soft o Sharp gli organi classici della guida si ritraggono per offrire più spazio; la guida attiva, invece, in Drive Boost o Drive Relax si differenzia per rimettere totalmente nelle mani del conducente l'auto con la prima modalità, proporre sistemi come il cruise control adattivo e l'adeguamento automatico della luminosità dei gruppi ottici la seconda. La strumentazione olografica, nelle modalità di guida "attive", replica le informazioni classiche, mentre uno schermo da 9.7 pollici affianca la "centrale di comando" che è l'i-Device.

Altre chicche hi-tech a bordo, la presenza di chat-bot nelle vesti di assistente personale per ciascun passeggero. Si tratta dell'implementazione di soluzioni robotizzate, in grado di interpretare le richieste vocali e interagire come se si stesse parlando con un essere umano.

L'Internet delle cose consentirà, grazie allo scambio continuo di dati tra differenti ambienti, l'automazione di procedure mirate a facilitare la quotidianità. Salire in auto e al tempo stesso non doversi preoccupare di chiudere casa, perché l'input arriverà autonomamente dal veicolo, ad esempio. Come anche la possibilità di una rielaborazione del percorso in funzione dell'orario di partenza effettivo, oppure, la rilevazione dello stato fisico tramite smartwatch e la conseguente previsione di un parcheggio a destinazione che lasci un tratto di strada da affrontare a piedi per curare la propria forma fisica.

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