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Luca Talotta
30 ago 2025
Mentre molte Case automobilistiche si presentano al Salone di Monaco 2025 con novità di prodotto o aggiornamenti di gamma, GAC – Guangzhou Automobile Group – sceglie una strada diversa e audace. Nessun modello di serie sul palco, ma un concept capace di aprire una finestra sul futuro della mobilità urbana: un robotaxi completamente autonomo, sviluppato in collaborazione con Didi, la più grande piattaforma cinese di ride hailing.
Una scelta che spiazza, ma che conferma la visione strategica di GAC: non inseguire l’Europa con modelli generalisti a tutti i costi, ma dimostrare leadership sul fronte della tecnologia, in un contesto dove l’intelligenza artificiale e la guida autonoma si fanno sempre più centrali.
Non si tratta solo di una vetrina tecnologica. Il robotaxi GAC-Didi rappresenta una vera e propria dichiarazione d’intenti: l’automobile del futuro non sarà per forza da possedere, ma potrà essere un servizio, accessibile su richiesta, sostenibile, sicuro e condiviso.
Il concept presentato a Monaco dovrebbe essere completamente elettrico, dotato di livello 4 di guida autonoma, sensori LiDAR e radar a 360°, capace di muoversi in autonomia in contesti urbani complessi. A bordo, nessun volante e nessun pedale: l’ambiente sarà progettato per il comfort degli occupanti, con layout modulare, sedili lounge e ampio uso di materiali riciclati.
Una visione che strizza l’occhio alle smart city europee e si colloca in linea con l’evoluzione del settore del trasporto pubblico e privato, sempre più interconnesso e automatizzato.
Sebbene GAC non abbia ancora ufficializzato l’ingresso nei mercati europei con veicoli passeggeri tradizionali, la partecipazione al Salone di Monaco 2025 è un chiaro segnale di interesse e ambizione. Portare un robotaxi invece che un SUV o una citycar mostra una volontà: costruire un’identità riconoscibile, alternativa, tecnologicamente avanzata.
Con alle spalle partnership strategiche (oltre a Didi, anche Huawei per i sistemi ADAS) e una gamma domestica in Cina sempre più ricca, GAC si candida a diventare un player importante anche fuori dai confini asiatici. Ma non ha fretta: preferisce colpire con l’innovazione che rincorrere gli altri sul prezzo.
Del resto, il segmento dei robotaxi è uno dei più promettenti in prospettiva: secondo gli analisti di McKinsey, entro il 2030 oltre il 10% dei viaggi urbani nei grandi centri europei potrebbe avvenire su veicoli a guida autonoma condivisi.
La presenza del robotaxi GAC-Didi a Monaco 2025 è anche la fotografia di un trend che non possiamo più ignorare: la Cina non copia più, ma innova. Soprattutto nel campo dei servizi di mobilità e delle soluzioni integrate, dove la velocità di sviluppo è impressionante.
Mentre molti brand storici ancora esitano ad affrontare la guida autonoma, GAC mostra un concept concreto, pronto alla validazione su strada grazie all’esperienza di Didi, che ogni giorno gestisce milioni di viaggi nelle metropoli cinesi.
Questa audacia va riconosciuta, e non può lasciare indifferente un’Europa che spesso arranca nel rispondere a queste accelerazioni. Forse è proprio questo il messaggio implicito dietro il debutto di GAC a Monaco: la mobilità del futuro è già pronta, dobbiamo solo essere pronti anche noi.
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