Il garage Ten Tenths di Nick Mason, batterista dei Pink Floyd, ospita alcune delle più iconiche e prestigiose vetture da competizione mai prodotte.
01.04.2023 ( Aggiornata il 01.04.2023 06:41 )
Il 2023 celebra il 50° anniversario del leggendario album "The Dark Side of the Moon" dei Pink Floyd, uno dei più famosi e influenti nella storia della musica rock (e non solo). Risultato di un processo creativo che ha visto i membri della band (Roger Waters, David Gilmour, Richard Wright e Nick Mason) lavorare insieme per sviluppare un'opera concettuale incentrata sui temi della vita, della morte, della pazzia e della condizione umana, l’LP è reso ancor più celebre dall’iconica copertina: il prisma che scompone la luce nei sette colori dell’iride, disegnato da Storm Thorgerson e dallo studio Hipgnosis, è diventato simbolo non solo dell’album, ma degli stessi Pink Floyd. Ma cosa c’entrano le auto in tutto ciò? Nick Mason, oltre che batterista, è anche un devoto appassionato di auto e gentleman driver. Nel corso degli anni, infatti, il musicista inglese ha accumulato un'impressionante collezione, dalla Bugatti Type 35 alla Ferrari 250 GTO.
La passione di Nick Mason per le auto è iniziata in giovane età, grazie al padre, Bill Mason, documentarista e pilota amatoriale. Dalla fine degli anni '40, Mason senior diresse numerosi filmati di gare automobilistiche per Shell, come il British Grand Prix di Silverstone (1949), Le Mans (1952) e la Mille Miglia (1953). Questa esposizione precoce accese nel figlio Nick una passione per le automobili che lo accompagnò per tutta la vita: collezionista e pilota, il musicista ha partecipato a numerose gare storiche e moderne, tra cui il Goodwood Revival e il Monaco Historic Grand Prix. Mason ha anche partecipato a diverse gare della 24 Ore di Le Mans, guidando auto come la Ferrari 512 BB/LM e la Porsche 962.
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