Nick Mason, le auto da sogno del batterista dei Pink Floyd

Nick Mason, le auto da sogno del batterista dei Pink Floyd

Il garage Ten Tenths di Nick Mason, batterista dei Pink Floyd, ospita alcune delle più iconiche e prestigiose vetture da competizione mai prodotte.

di Gianluca Guglielmotti

01.04.2023 ( Aggiornata il 01.04.2023 06:41 )

Maserati Tipo 61 "Birdcage"

Maserati Tipo 61: 60 anni fa il trionfo al Nurburgring del "Birdcage"

Maserati Tipo 61: 60 anni fa il trionfo al Nurburgring del "Birdcage"

Ricorrono il 28 maggio 2021 i 60 anni dal trionfo della Maserati Tipo 61 alla 1000 km del Nurburgring, la grande classica di durata che si svolgeva sulla Nordschleife in Germania che aveva negli anni ’60 la sua maggiore popolarità.

La vettura guidata da Masten Gregory e Lloyd Casner riuscì a riaffermarsi a distanza di un anno dopo il primo posto conquistato nel 1960 da Stirling Moss e Dan Gurney.

Le livree bianco e blu delle Maserati Tipo 61ispirarono anche la Maserati MC12 Stradale, che ha caratterizzato i primi anni duemila, passando poi il testimone alla nuova MC20.

La Tipo 61 progettata da Giulio Alfieri, prese il nome di  “Birdcage”, per il particolare telaio: un intricato impianto contenente circa 200 tubi che, uniti tra loro in un complesso reticolo, formavano una struttura a gabbia d’uccello. Questo metodo di costruzione portava ad un telaio più rigido, ma allo stesso tempo più leggero rispetto alle altre automobili da competizione del tempo, rendendo la barchetta a due posti il massimo e miglior risultato possibile per le auto da corsa con motore anteriore e trazione posteriore.

Maserati iniziò a produrre nel marzo del 1959 la Tipo 60, che già a novembre divenne Tipo 61, per poter essere conforme ai regolamenti tecnici richiesti ai fini della partecipazione alla 24 Ore di Le Mans. La cilindrata del motore a quattro cilindri venne così portata a 2900 cc, mentre la potenza passò a 250 CV a 7000 giri al minuto. Per il resto, la vettura manteneva l'impostazione e le soluzioni già adottate per la Tipo 60. Il peso, inoltre, passava da 570 a 600 kg e la velocità massima da 270 a 285 km/h.

Nonostante la grande potenza, i consumi rimasero comunque contenuti e questa caratteristica fu determinante nelle gare di durata dove la Tipo 61 riusciva a ridurre il numero delle soste per il rifornimento.

In soli tre anni di produzione, dal 1959 al 1961, la Tipo 6o e la Tipo 61 si imposero nel panorama internazionale delle competizioni, mostrando potenza e velocità che permisero di raggiungere una serie di straordinarie affermazioni e proseguendo la tradizione vincente di Maserati che oggi, con l’inizio della sua nuova Era, torna a programmare un futuro in ambito motorsport targato MC20.

Guarda la gallery

Derivata dalla Tipo 60, questa rarissima barchetta è soprannominata "Birdcage" (gabbia per uccelli) per l’innovativo telaio composto da circa 200 tubi in acciaio del diametro di 10, 12 e 15 millimetri. Tale struttura, leggerissima e all’apparenza fragile, era invece incredibilmente rigida e permise al modello di vincere una lunga serie di gare (55 vittorie totali), la prima delle quali datata 12 luglio 1959 e siglata dal grande Stirling Moss a Rouen, Francia. La Tipo 61 di Mason, nello specifico, è l’ultimo dei sei esemplari prodotti da Maserati nel 1961 e pare essere una delle vetture preferite dal batterista inglese.

L'articolo continua nella prossima scheda

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese