Il chitarrista di una delle band più famose della storia fu anche possessore di diverse auto di lusso e sportive, tra cui Ferrari e Bentley
03.03.2025 16:35
Consapevole dei frequenti controlli della polizia e delle continue scorribande con carichi di sostanze proibite, Richards volle che la sua Blue Lena fosse dotata di un vano segreto, nascosto dietro il cassetto portaoggetti sulla plancia in radica. Un compartimento discreto e raffinato, perfettamente in linea con l’estetica della Bentley, ma progettato per trasportare hashish e altre sostanze psicoattive senza destare sospetti.
Keith Richards non ha mai nascosto la sua passione per la velocità e per la guida spericolata. “Sono un buon pilota”, scrisse nella sua autobiografia Life, poco prima di raccontare il tragico episodio del 1976 che vide la sua Bentley protagonista di un grave incidente. Di ritorno da un concerto a Stafford, in Inghilterra, Richards si mise alla guida con il figlio Marlon di sette anni sul sedile posteriore e il compagno di band Ron Wood al suo fianco. A un certo punto, sopraffatto dalla stanchezza (e, con ogni probabilità, da qualche sostanza in circolo nel suo corpo), il chitarrista si addormentò al volante. L’auto attraversò la carreggiata opposta e finì contro un albero, provocando un incidente che, per fortuna, non ebbe conseguenze fatali. Tuttavia, Richards venne arrestato per possesso di stupefacenti, aggiungendo un’altra pagina memorabile alla sua leggendaria fedina penale. Dopo l’incidente, la Blue Lena venne ricoverata in un garage di Londra in attesa di riparazione, ma quello che accadde successivamente è degno di un romanzo. Tony Sanchez, noto come Spanish Tony, il fidato pusher di Richards (nonché autore di una biografia non autorizzata dei Rolling Stones, Up & Down with the Rolling Stones), decise di sostituire di nascosto la Bentley incidentata con un altro esemplare identico, che Richards scoprì solo anni dopo. Quando si rese conto del raggiro, il chitarrista andò su tutte le furie, ma ormai era troppo tardi: Spanish Tony era già morto e non c’era più nulla da fare.
Dopo essere passata tra diversi proprietari e aver subito un accurato restauro, nel 2015 la Blue Lena originale venne messa all’asta e venduta per la cifra record di 763.000 sterline (circa 900mila euro). Nonostante il suo profondo legame con la vettura, Keith Richards non partecipò all’asta, preferendo rimanere legato alla sua "seconda" Blue Lena, ovvero l’esemplare che gli fu consegnato dopo l’incidente e che oggi rappresenta un pezzo fondamentale della sua collezione.
L'articolo continua nella prossima scheda
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