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Auto che comunica col semaforo, ci lavorano Volkswagen e Siemens

Informazioni dettagliate agli incroci migliorano la sicurezza per tutti
Auto che comunica col semaforo, ci lavorano Volkswagen e Siemens

Francesco ForniFrancesco Forni

7 ott 2018 (Aggiornato il 8 ott 2018 alle 17:11)

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L’incrocio è sempre un punto nodale nella guida. Per ogni automobilista, buona parte degli inconvenienti possono arrivare in questa situazione, senza dubbio. Su questo stanno lavorando Volkswagen e Siemens.

Sviluppando nuove funzioni per lo scambio locale di informazioni tra veicoli e infrastrutture digitali di trasporto. Il sistema utilizza la tecnologia Car2X WLANp (ITS-G5) che verrà introdotta dalla VW il prossimo anno  ed è in fase di test a “casa” del Gruppo, proprio a Wolfsburg.

Le due case stanno realizzando un tratto di prova su una delle strade principali della città. Sulle queli dieci sistemi di segnalazione del traffico trasmetteranno informazioni relative allo stato dei semafori attraverso la tecnologia WLANp (ITS-G5). I futuri veicoli Car2X saranno in grado di elaborare i dati trasmessi.

E informare il guidatore se c’è, ad esempio, una "onda verde" per  evitare frenate o accelerate superflue. A breve termine i sistemi di assistenza alla guida potranno farlo senza bisogno di intervento umano. Il tutto con un margine di sicurezza maggiore. Inoltre due incroci di Wolfsburg verranno equipaggiati con sensori in grado di rilevare pedoni e ciclisti.

Di estrema fiducia il pensiero di Manfred Fuhg, Direttore di Siemens Mobility Germania. “Gli incroci equipaggiati con sensori radar sono in grado di aumentare in modo rilevante l’accuratezza nel rilevamento di pedoni e ciclisti. Informazioni che i veicoli non sarebbero in grado di percepire in autonomia in caso di incroci complessi o angoli ciechi”.

In sostanza i dati del semaforo vengono integrati con le informazioni dell’infrastruttura circostante. Arrivando all’automobile grazie alla tecnologia Car2X WLANp. Questa sinergia consente di ottenere funzioni coordinate di sicurezza che intervengono in situazioni in cui il guidatore o il veicolo non possono riconoscere gli utenti della strada circostanti con i loro stessi sensi/sensori o lo possono fare solo all’ultimo momento. Pedoni e ciclisti, spesso coinvolti in incidenti, saranno più protetti.  

Ovviamente le funzioni integrate possono essere efficaci solo se le infrastrutture dei trasporti e tutti gli utenti della strada “parlano la stessa lingua”. Questo sarà il passo decisivo su larga scala.

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