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Toyota presenta al Salone di Tokyo una show car biposto, per supportare la tesi di uno spazio ancora presente per le auto emozionali in un futuro di guida autonoma e mobilità come servizio
Fabiano Polimeni
24 ott 2019 (Aggiornato il 6 nov 2019 alle 12:19)
L’auto come oggetto emozionale, nell’era della razionalità di una mobilità condivisa, del “servizio” mobilità, avrà ancora un suo spazio.
Magari sarà un ritaglio appena, forse no, resterà ancora un fattore rilevante – speranza di nostalgici e appassionati autentici -. Al Salone di Tokyo, Toyota esplora i due volti della medaglia e, il presidente di Toyota, Akio Toyoda, contrappone ai “cavalli da trasporto”, sistemi come Toyota e-Palette, i “cavalli da diletto”, categoria nella quale rientra Toyota e-Racer.
Un’idea, a suo modo, per puristi dei prossimi decenni, scenari da 2050. Elettrica, ad alto tasso di rappresentazione virtuale, è una roadster due posti da guidare immersi nella realtà virtuale. Degli occhiali speciali permettono di modificare la rappresentazione della realtà, da una visione del “mondo reale”, a scenari quasi da fantascienza, sempre operando in prima persona, dove non si preferisce l'automazione completa.
Al Salone di Tokyo i visitatori potranno testare le sensazioni di una gara, su un circuito a scelta, salendo a bordo del concept e vivendo il tutto in prima persona, grazie agli occhiali con realtà aumentata, con tanto di sedile modellato sulle forme del proprio corpo.
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