Alfa Romeo Giulia by Romeo Ferraris: se la Quadrifoglio non basta

Il preparatore milanese porta il V6 a 598 cavalli, aggiungendo elementi in fibra di carbonio alla carrozzeria e un assetto regolabile per sfidare anche le supercar più blasonate

di Francesco Colla

29.03.2018 14:34

Il nome Romeo Ferraris è rispettato sia nel mondo delle corse che delle elaborazioni dal 1959. E mentre Fabrizio Giovanardi si prepara a tornare in pista al volante della Giulietta TCR per correre la  prima stagione del mondiale WTCR, i preparatori di Opera Milanese hanno messo le mani sulla Giulia Quadrifoglio. Di per sé una delle berline sportive più prestazionali sul mercato.

Tuttavia il tuner di razza non rispetta i limiti di serie e i 510 cavalli erogati dal biturbo V6 2.9 litri non erano abbastanza. La potenza del motore è stata dunque portata a quota supercar, 598 cavalli, così come la coppia incrementata di 140 Nm, per scattare da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi (contro i 3,9 della versione nelle concessionarie), raggiungendo una velocità massima di 317 km/h. Numeri, per fare il conto della serva, praticamente  identici a quelli di una Porsche 911 GT3 con cambio PDK.

L'elaborazione non riguarda solo la meccanica: a conferire maggiore sportività alla Giulia Quadrifoglio Romeo Ferraris è l’immancabile carbonio, rivestendo splitter, specchietti, cravatte e maniglie. Così come nell'abitacolo, in variante rosso fuoco nella rifinitura del volante, e in nero sulla plancia centrale dei comandi, all’interno delle portiere, sul cruscotto. La linea esterna viene caricata grazie a cerchi OZ Hyper GT HLT da 20”, dotati di omologazione Nad e sviluppati in collaborazione con Romeo Ferraris.

Alfa Giulia Quadrifoglio Romeo Ferraris

Alfa Giulia Quadrifoglio Romeo Ferraris

Il preparatore di Opera ha messo le mani sulla top di gamma Giulia, portando il motore V6 biturbo a qota 590 cavalli per uno scatto 0-100 km/h in soli 3,5 secondi e una velocità massima di 317 km/h. Da notare i cerchi OZ da 20 pollici e lo scarico Ragazzon con sound regolabile elettronicamente. 

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Per ottimizzare l'assetto sono stati montati distanziali anteriori e posteriori, per un allargamento totale rispettivamente di 15 mm e 35 mm, e un kit specifico Bilstein, regolabile in altezza e in taratura a 10 scatti sia in estensione che in compressione,  per garantisce il massimo della stabilità nella fase di frenata e una migliore reattività in percorrenza di curva. Infine una chicca per far felici i vicini di casa: l'impianto di scarico Ragazzon con  finali in fibra di carbonio con finitura opaca e volume regolabile tramite telecomando.

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