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Il body kit in fibra di carbonio aumenta le doti aerodinamiche, ma non modifica troppo il look. Gli interventi al motore alzano potenza e prestazioni con lo 0-200 coperto in meno di 9"
7 dic 2021
Il nuovo progetto del tuner tedesco DMC farà gola a coloro che vogliono osare ma senza intaccare troppo la vettura originale. È per questo che le modifiche apportate alla Ferrari Roma (che, già di per sé, non avrebbe bisogno di alcun cambiamento) ne lasciano inalterata l’eleganza, ma intervengono con un body kit e alcune modifiche al motore per aumentarne, sempre con raffinatezza, cattiveria e grinta.
Iniziamo con il body kit in fibra di carbonio che ne aumenta le già elevati doti aerodinamiche, ma non ne modifica troppo il look. Sono compresi uno splitter anteriore, le minigonne laterali e lo spoiler posteriore sul portellone: tutti accessori che possono essere installati con facilità senza dover rimuovere nulla dell’auto originale. Ci sono poi sospensioni ribassate, che riducono l’altezza da terra di 35 mm e nuovi cerchi in lega Pur Wheels da 21” all’anteriore e da 22” al posteriore. Il cliente può infine scegliere la finitura, opaca o lucida. Per quanto riguarda gli interni ci sono vari colori e rivestimenti disponibili (tra cui pelle e Alcantara) con un ampio margine di personalizzazione.
Passiamo al motore e alla prestazioni. Il V8 biturbo da 3.9 litri della Ferrari Roma dopo la cura DMC riesce a erogare 708 CV e 888 Nm (rispetto ai 620 CV e 760 Nm di serie). Gli interventi riguardano soprattutto la mappatura della centralina e il controllo elettronico della pressione di sovralimentazione. Adesso la vettura sfreccia fino a 326 km/h e accelera da 0 a 100 in 3,2 secondi e da 0 a 200 in 8,9.
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