Ferrari 125 S: la sua storia

Ferrari 125 S: la sua storia

La prima macchina mai costruita da Maranello, base motoristica dei futuri successi in F.1, vide la luce nel marzo del 1947

di Redazione

12.02.2020 ( Aggiornata il 12.02.2020 15:57 )

Ferrari è tante cose. È eleganza. È velocità. È potenza. È il sinonimo di supercar. È il brand dal valore economico più alto al mondo. Ed è anche sport. L’attrice principale di un Circus che ogni anno fa palpitare i cuori degli appassionati di motorsport, la scuderia più iridata di sempre in Formula 1.

Maranello ha recentemente annunciato la nuova monoposto che correrà nel mondiale 2020. La SF1000 è il tentativo di rilancio del Cavallino nel campionato, e il nome non è che un omaggio alla millesima gara che nel corso della stagione la Rossa correrà. Mille gare in F.1: nessuno come Ferrari. Una leggenda che oggi viene portata avanti dalla SF1000, ma che ebbe inizio nel 1950, con la mitica 125. E, se andiamo ancora più indietro, scopriamo che nulla avrebbe avuto inizio senza la prima, storica, vettura realizzata da Enzo Ferrari e i suoi uomini. Era il 1947.

Ferrari 125 S FOTO

Ferrari 125 S FOTO

La prima Ferrari della storia vide la luce nel 1947. Uscì in due configurazioni, spyder monoposto con V12 1.5 da 90 CV e biposto "a sigaro" da competizione con identico propulsore portato a 118 CV per 210 km/h di massima. Il suo 12 cilindri costituì la base per motorizzare la 125 F1, prima monoposto del Cavallino a partecipare al Circus iridato

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FERRARI 125 S: NASCE IL MITO

Al termine della Seconda Guerra Mondiale, Enzo, ancora non diventato il Drake, si libera dal veto imposto da Alfa Romeo (il Cavallino non era altro che il “reparto corse” del Biscione) e progetta la sua prima auto da corsa. Assieme a lui, alla progettazione, Gioachino Colombo, con i contributi di Giuseppe Busso e Luigi Bazzi.

La creatura esce dai cancelli di Maranello il 12 marzo del 1947. A fare il primo test drive è lo stesso Ferrari, che imbocca la strada per Formigine. Enzo è a bordo di 125 S, la prima Ferrari della storia. È l’inizio del mito.

VERSIONE SPORT E COMPETIZIONE

Centoventicinque, come i cm³ della cilindrata unitaria. “S” per Sport, che è la categoria d’appartenenza di uno dei soli due modelli prodotti della vettura. Modelli che oggi non esistono più in quanto utilizzati negli anni Cinquanta per altre auto da corsa Ferrari.

Ferrari 125 S si presenta in due configurazioni. La prima è una carrozzeria barchetta monoposto denominata “Ala Spessa”, disegnata da Giuseppe Peiretti e spinta da un 12 cilindri 1.5 monoalbero a camme in testa da 90 CV e tre carburatori doppio corpo firmati Weber.

La seconda è una ruote scoperte biposto a “sigaro”, stesso motore ma più potente: 118 CV per una velocità massima di 210 km/h. Il rosso che poi diventerà caratteristica peculiare Ferrari viene scelto proprio per il legame con Alfa Romeo, che utilizza quel colore per le corse.

I RISULTATI SPORTIVI

E venne il tempo delle corse. La 125 S fu protagonista della prima gara in assoluto a cui Ferrari ha partecipato. È l’11 maggio 1947, Gran Premio di Piacenza. Al via, due piloti: Franco Cortese, fuori per problemi alla pompa di benzina, e Nino Farina, out per alcuni danni subìti in prova. Farina si consolerà nel ’50, vincendo con Alfa il primo mondiale di F.1, Cortese molto prima, il 25 maggio del ’47, nove giorni dopo la disfatta piacentina, andando a trionfare al GP di Roma alle Terme di Caracalla, primo storico trionfo della Rossa nelle competizioni.

L’ultima vittoria della 125 S porta la firma di Tazio Nuvolari, nella cornice del GP di Parma. Il 12 cilindri verrà poi utilizzato come base per alimentare la 125 F1, prima monoposto Ferrari nella storia del Circus iridato. E la storia continua ancora oggi.

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