Dalla 33 Stradale alla nuova Giulia, ecco le 5 Alfa più indimenticabili
03.06.2021 19:05
Dotata di una meccanica moderna e sportiva, la 156 sfoggiava un design moderno ed elegante firmata da Walter de Silva
Guarda la galleryPuò un'auto relativamente canonica incarnare un modello innovativo, a tratto rivoluzionario? La risposta è sì, se si parla dell'Alfa Romeo 156. Chiamata nel 1997 a sostituire la 155, la nuova berlina del Biscione si consacrò in breve come una delle Alfa più iconiche dell'epoca recente, oltre che, a fine carriera, una delle più vendute: nei suoi 10 anni sul mercato (uscì di produzione nel 2007, dopo aver affiancato brevemente la 159) sono stati 673.435 gli esemplari consegnati. Abbastanza da diventare la terza vettura del Biscione più venduta di sempre dopo 33 e Alfasud.
Disegnata da Walter De Silva, la 156 fu la prima Alfa moderna a proporre il trilobo allungato (con la targa anteriore spostata sulla destra del muso), e portò al debutto una soluzione inedita come le maniglie posteriori integrate nel montante, che davano l'illusione di trovarsi davanti a una coupé. Ma la berlina del Biscione fu innovativa anche dal punto di vista tecnico: l'auto fu infatti la prima al mondo ad adottare la tecnologia Common Rail sui motori Diesel.
Lanciata nel 1997 in versione berlina, alla gamma della 156 si aggiunse poco dopo la versione Sportwagon. Al top dell'offerta motoristica del modello, l'iconico V6 Busso in versione da 2,5 litri e 190 cavalli. Nel 2002 debuttò la GTA, dotata dello stesso motore ma portato a 3,2 litri e 250 cv. Nel 2003 l'auto fu oggetto di un corposo restyling (firmato da Giorgetto Giugiaro), che anticipava le linee destinate a caratterizzare la famiglia 159, e l'anno successivo entrò in gamma la Crosswagon, versione rialzata e a trazione integrale della Sportwagon. La 156 fu protagonista anche in pista, con una carriera di successo nelle gare Superturismo.
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