Berline e Suv, sportive ed elettriche: ecco i 5 modelli (+1) che hanno fatto la storia di Audi

Audi, i 5(+1) modelli che hanno fatto la storia del Marchio

Nel panorama automobilistico attuale, <a href="https://www.auto.it/search?q=audi">Audi</a> rappresenta uno dei brand più desiderati a livello globale. Forte di una storia lunga oltre un secolo, cominciata nel 1909 a Zwickau con il fondatore August Horch, la Casa tedesca è oggi un colosso in grado di vendere quasi 1,7 milioni di vetture all'anno. Merito di un retaggio sportivo di alto livello, di un lungo percorso seguito dalla Casa di Ingolstadt (anche grazie all'impegno del Gruppo Volkswagen) per cercare sempre di più la qualità e la tecnologia, ma anche di una gamma estremamente ampia che abbraccia pressoché tutti i segmenti di mercato, nicchie incluse. 
Dalla piccola A1 all'ammiraglia A8, passando per la berlina A4, la hatchback A3, le sportive TT e R8, oltre ai Suv della gamma Q e le sportive griffate S ed RS, fino ad arrivare ai nuovi modelli a zero emissioni e-tron, Audi ha un portafoglio di modelli sterminato e per tutti i gusti. Ma quali sono le vetture dei Quattro Anelli che, negli oltre 110 anni di storia del Marchio, hanno più di tutti contribuito a determinarne l'identità e il successo? Ne abbiamo selezionati 5, aggiungendone uno che, per vari motivi, ha invece deluso le aspettative rivelandosi un passo falso per il brand tedesco.
Ecco la nostra top5 (+1) dei modelli Audi che hanno fatto la storia del Marchio.
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<h2>Audi 80</h2>

Le berline a tre volumi hanno storicamente sempre costituito il cuore dell'offerta delle Casa dei Quattro Anelli. E ancora oggi, nonostante la predominanza dei Suv, le varie A4, A6 e A8 rappresentano una parte fondamentale della gamma del Costruttore. A svolgere un ruolo da “apripista” in questo segmento è stata l'Audi 80, berlina lanciata per la prima volta nel 1972 e riproposta, attraverso ben quattro generazioni, fino al 1995, quando poi il modello ha lasciato il passo alla A4.
Prodotta in oltre un milione di esemplari tra il '72 e il '78, la prima generazione dell'Audi 80 si affermò come vincitrice del premio di Auto dell'Anno nel 1973. Le sue dimensioni erano compatte, con una lunghezza di appena 4,17-4,24 metri a seconda della versione (l'attuale A4 ne misura ben 4,76) per evitare sovrapposizioni con l'Audi 100 che sarebbe uscita di lì a poco. Parente stretta della Volkswagen Passat B1, la prima Audi 80 veniva proposta in versione con 2 e 4 porte, e potenze comprese tra i 55 e i 110 cavalli.
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<h2>Audi quattro</h2>

Fondamentale nella storia di Audi l'impegno sportivo del Marchio in varie competizioni, a partire dai rally. In questa disciplina la Casa tedesca si è impegnata con successo con la quattro, iconico modello con cui Audi ha sviluppato la sua trazione integrale diventata poi anch'essa un simbolo. Lanciata nel 1980, la quattro era il frutto di un lungo impegno progettuale portato avanti negli anni precedenti. L'obiettivo infatti era quello di proporre, per la prima volta, la trazione integrale su una vettura di grande produzione che non fosse un fuoristrada, e per farlo i vertici della Casa tedesca avevano pensato che la strada migliore fosse quella di lanciare una vettura sportiva e desiderabile.
Accompagnata da numerosi dubbi sul successo commerciale del modello (tanto che l'obiettivo iniziale era solamente quello di vendere i 400 esemplari necessari a omologare la vettura nel Gruppo 4) la quattro si è rivelata invece molto apprezzata dal pubblico, con oltre 11mila unità immatricolate. Dominatrice nei rally nei primi anni '80, la sportiva tedesca era dotata, nella versione stradale, di un motore a 5 cilindri e 2,2 litri con 200 cavalli di potenza, diventati poi ben 310 sulla quattro Sport dell'84. Dopo di lei, la trazione integrale ha iniziato a conquistare sempre maggiore popolarità, diventando irrinunciabile non solo sulle vetture da rally, ma anche su moltissimi modelli stradali di tutti i brand.
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<h2>Audi RS2</h2>

Nella gamma della Casa di Ingolstadt, sportività ha spesso fatto rima anche con versatilità. Oltre alle sportive “dure e pure” (come la quattro o la più recente R8) Audi ha sempre avuto un occhio di riguardo per le vetture veloci e potenti, ma anche comode e spaziose. Primo modello concepito con questa filosofia è stata la RS2 del 1994, station wagon basata sulla 80 dell'epoca e realizzata in collaborazione con Porsche, nonché prima Audi a sfoggiare la sigla RS (che oggi caratterizza tutti i modelli più sportivi della Casa di Ingolstadt).
Lunga poco più di 4 metri e mezzo, la RS2 era dotata di un 5 cilindri da 2,2 litri e 315 cavalli di potenza, abbinato alla ormai immancabile trazione integrale quattro. Elevate le prestazioni: da 0 a 100 km/h impiegava 4,8 secondi, mentre la velocità massima era autolimitata ai 262 orari. Curiosamente proposta solo in versione station wagon (della berlina furono realizzati solo alcuni esemplari rimasti allo stadio di prototipo), la RS2 dotata di un impianto frenante derivato da quello della Porsche 911.
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<h2>Audi Q7</h2>

Con il nuovo millennio è arrivata anche una nuova tipologia di automobili destinata ad acquistare uno spazio sempre maggiore nel mercato automobilistico: i Suv. Audi è stata una delle prime Case a puntare su questo tipo di prodotti, lanciando nel 2005 la Q7. Grande e lussuosa, lunga oltre 5 metri e caratterizzata da un design elegante e sportivo, la prima generazione del Suv dei quattro anelli ha aperto la strada alla gamma Q che oggi costituisce una parte fondamentale della gamma di Audi.
Sin da subito molto apprezzata dal mercato, la prima generazione di Audi Q7 offriva il meglio che la Casa di Ingolstadt aveva da offrire all'epoca, a partire dalla gamma dei motori. Oltre ai V6 3.0 a benzina e Diesel, la vettura era offerta anche con potenti unità a gasolio V8 da 4,2 litri e perfino V12 con 6 litri e ben 500 cavalli di potenza. Affiancata nel 2008 dalla più piccola Q5, la Q7 di prima generazione ha lasciato spazio al nuovo modello nel 2015.
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<h2>Audi e-tron GT</h2>

L'ultima rivoluzione che ha riguardato Audi finora è quella della mobilità elettrica. La Casa tedesca ha investito molto nella transizione della propria gamma, che al momento conta già diversi modelli a emissioni zero, contraddistinti dalla gamma e-tron. Suv ma non solo, a testimonianza del fatto che berline e sportive rappresentano ancora una parte fondamentale delle attività di Audi. La e-tron GT rappresenta la parte più sportiva ed estrema dell'offerta green della Casa.
Realizzata sulla stessa base della “cugina” Porsche Taycan, l'Audi elettrica misura quasi 5 metri di lunghezza e si presenta con una silhouette aerodinamica per aumentare al massimo l'efficienza. Due le versioni offerte, entrambe con trazione integrale: la prima con 530 cavalli di potenza massima, la seconda con ben 646 cv e la capacità di accelerare da 0 a 100 in appena 3”3. Con un'autonomia dichiarata di 476 km.
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<h2>Bonus: Audi A2</h2>

Tra i tanti modelli lanciati da Audi nel corso della sua lunga storia, ce ne sono anche alcuni che non hanno ottenuto il successo sperato. Tra questi figura la A2, piccola monovolume lanciata nel 2000 sulla scia della Mercedes Classe A ma non altrettanto fortunata. Anticipata da una concept car nel 1997, la piccola Audi era dotata delle tecnologie più raffinate, come la carrozzeria in alluminio e un'aerodinamica che riusciva a garantire un Cx di appena 0,28. Che, abbinato al peso ridotto, permetteva di mantenere consumi molto contenuti.
Nonostante le premesse, la A2 non è mai riuscita a conquistare il pubblico, anche a causa di un design molto contestato. Nei 6 anni in cui è stata in produzione, la piccola Audi è stata realizzata in soli 176mila unità, uscendo di scena senza un'erede (solo alcuni anni dopo è arrivata la A1, concettualmente molto diversa) e causando consistenti perdite economiche alla Casa tedesca.
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