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Cavallino Classic Modena, Ferrari specialissime al 29 al 31 maggio

Solo 26 modelli esclusivi esposti nel giardino di Casa Maria Luigia dello chef Massimo Bottura

Francesco ForniFrancesco Forni

17 mag 2022

Sarà un gradito fuori programma la seconda edizione di Cavallino Classic Modena, in programma dal 29 al 31 maggio. Doveva essere un evento unico, invece concede il bis dopo un esordio al di sopra delle aspettative.

La versione italiana di Cavallino Classic, da anni considerato con la sua edizione di Palm Beach (Florida-USA) un Concorso d’Eleganza tra i più prestigiosi tra quelli dedicati alle Ferrari d’epoca, era stata creata nel 2021 da Luigi Orlandini, Presidente e CEO di Canossa Events che dal 2020 gestisce ed organizza Cavallino Classic, per celebrare Modena, città natale di Enzo Ferrari e luogo dove le sue vetture sono state costruite. 

Rimane invariata la location dove le vetture verranno esposte: il giardino di Casa Maria Luigia dello chef Massimo Bottura e di sua moglie Lara, una coppia oggi parte importante della tradizione culinaria modenese, perfetto con i suoi colori ed i suoi profumi e per la sua posizione strategica, a pochissimi chilometri dal centro di Modena. 

Come sempre estremamente limitato, 26 in totale, il numero delle vetture accettate, selezionate sulla base della loro importanza storica e della loro bellezza. Si tratta, infatti, di alcune delle Ferrari più importanti mai prodotte, come la 166 MM, telaio #0040 MM, realizzata nel 1950 dalla Carrozzeria Touring per conto della squadra corse Ferrari, che ha corso la 34° Targa Florio con, al volante, Luigi Villoresi.

Dopo un incidente alla Mille Miglia dello stesso anno, è stata ricarrozzata, sempre come Barchetta, dalla Carrozzeria Touring. Durante il periodo da “vettura ufficiale”, il motore è stato evoluto prima con specifiche 195 e poi 212. Nell’estate del 1950 è poi stata venduta in Portogallo al gentleman driver Vasco Sameiro che l’ha usata per alcune gare fino al 1954. La vettura, da oltre 35 anni è parte della stessa collezione inglese.

Non mancano, a rappresentare gli anni ’60 della produzione Ferrari, alcune vetture della serie 250 e 275. Tra loro, la 250 Interim del 1959, telaio #1461 GT, che, dopo essere stata venduta da Luigi Chinetti negli Stati Uniti, ha corso la 24 Ore di Le Mans dello stesso anno con Andre Pilette/George Arents, finendo quarta assoluta e seconda nella classe GT 3.0. Ha poi corso il Tour de France del 1959 e, dal 1962, svariate gare negli Stati Uniti ed a Nassau.       

Tra le vetture di epoca più recente, una nutrita serie di Ferrari Berlinetta da competizione, sempre più ricercate dai collezionisti, rappresentate da F360 Challenge del 1999, telaio #127264, F430 GT del 2007, telaio #2442 e F430 GT3 del 2008, telaio #159322-SC21.

Del 2001, la rarissima 550 Maranello WSR “World Speed Record”, telaio #122194, una delle sole 33 prodotte per celebrare il record del mondo di velocità ottenuto il 12 Ottobre del 1998 da una 550 Maranello appositamente preparata.   

Non prodotta dalla Ferrari, ma, per almeno tre decenni vettura simbolo negli sfondi di ogni fotografia scattata sulla pista di Fiorano, la Fiat Nuova Campagnola, telaio #1107A 0014838, del servizio antincendio interno, è stata straordinariamente invitata a partecipare, fuori concorso, come giusto riconoscimento ai suoi servizi. 

Dopo la parata in centro a Modena, prevista partire da Casa Maria Luigia Domenica alle ore 16.45, nella giornata di lunedì le vetture, suddivise in 6 classi, saranno valutate da tre gruppi di Giudici capitanati dal Giudice Capo Emiliano Torkar. Martedi, sempre con partenza da Casa Maria Luigia, le vetture percorreranno le strade dell’Appennino Emiliano prima di recarsi a Casa Canossa, la sede di Canossa Events, a Quattro Castella (RE). 

Le parole di Luigi Orlandini, Presidente e CEO di Canossa Events

Cavallino Classic Modena 2021 è stato un evento straordinario che doveva rimanere unico. Tutti i presenti, e tanti amici collezionisti che non erano potuti intervenire per le limitazioni sugli spostamenti in vigore l’anno scorso, mi avevano però fatto promettere che si sarebbe ripetuto. E le promesse si mantengono.”

Leggi anche: Test Drive Experience con Kia EV6 

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