Jeep Compass 2.0 CRD

La Compass è la prima Jeep con motore montato trasversalmente e sospensioni a ruote indipendenti: davanti McPherson, dietro a bracci multipli. Le novità si estendono anche alla rete elettronica e al complesso della trasmissione. La prima include il dispositivo ERM – Electronic Roll Mitigation – che rileva il rischio di ribaltamento. In questo caso interviene dosando e ripartendo la forza frenante e modulando la posizione della valvola a farfalla dell’alimentazione per contrastare la situazione critica. Il suo lavoro si basa sui sensori del sistema ESP-3 Mode dotato di 3 logiche di intervento: strada normale, fondi a scarsa aderenza e fuoristrada. Il secondo è davvero inusuale per una Jeep: si chiama Freedom Drive1 e prevede due differenziali e un ripartitore, collegato al differenziale posteriore e all’albero di trasmissione, formato da due frizioni elettromagnetiche controllate elettronicamente. In condizioni normali assegna all’assale anteriore il 95% della motricità, ma alla minima variazione delle condizioni d’aderenza – o quando l’elettronica intuisce tramite i sensori dell’ESP che si stiano per manifestare eccessi di sotto o sovrasterzo – le frizioni sollecitano il ripartitore in maniera tale da variare le percentuali di trazione sui due assali. Per consentire tuttavia alla Compass di affrontare anche situazioni più impegnative del normale è stata prevista anche una logica di bloccaggio della ripartizione della trazione – s’attiva con una levetta a T sul tunnel centrale – che nei momenti più critici può arrivare a distribuire il 60% della motricità al retrotreno. La sua essenzialità, che tuttavia non prescinde dall’efficacia nel fuoristrada cosiddetto leggero, si riflette sul fronte del contenimento dei costi di produzione ed evita di influenzare nell’uso normale i consumi e il rendimento del motore. Quello dell’esemplare della prova è il 2.0 litri turbodiesel a iniettore-pompa di origine Volkswagen, abbinato unicamente a un cambio meccanico a 6 marce a tre alberi con due rapporti al ponte: uno per le quattro inferiori, l’altro per le due superiori.