KTM X-Bow

Il processo di produzione della X-Bow ricalca fedelmente quello di una macchina da corsa. Il fulcro della vettura è la monoscocca in fibra di carbonio, sviluppata dalla Dallara (fornitore top in GP2, Indy Car e Formula 3) attraverso centinaia di test in galleria del vento e simulazioni al computer. La fibra di carbonio è invece realizzata dalla tedesca Wethje Group, che provvede anche ai team di Formula Uno. Ci troviamo di fronte, quindi, a un guscio da corsa, che pesa appena 90 chili e vanta una rigidità torsionale di 35.000 Nm/°.
La scocca fa dunque da supporto a tutto il resto della vettura. A partire dai pannelli (in composito oppure, a richiesta, in fibra di carbonio) che compongono la carrozzeria, elementi sui quali lo studio aerodinamico ha avuto una parte predominante. Il “downforce” della X-Bow, grazie anche al fondo piatto con effetto Venturi, garantisce 50 chili di carico aerodinamico a 100 km/h e 200 kg a 200 orari. Attaccate direttamente sulla scocca ci sono poi le sospensioni, con schema a doppi triangoli sovrapposti (anche al retrotreno) e molle e ammortizzatori della WP Suspension (specializzata in sospensioni da moto, racing e street) di tipo pushrod. Il set up di base prevede un camber negativo di 1 5,5 gradi davanti e 1,2 dietro. Si può tra l’altro optare per il telaio agonistico e in questo caso le sospensioni sono regolabili: altezze da terra (100 mm davanti e 100 mm dietro di base), precarico delle molle, estensione e compressione degli ammortizzatori. Per quanto riguarda il motore, si tratta 2.0 TFSI del Gruppo in variante da 240 Sono specifici per la X- turbo e l’intercooler, mappatura elettronica. quanto riguarda l’assistenza, è in rete di Corse di seguiranno X-Bow, Austria o i suoi partner. In caso di danni alla scocca, invece, interviene in loco la Wethje Group.