A intervalli regolari, alla Nissan sanno stupire. Inframezzandole a vetture talmente normali da passare inosservate, di quando in quando ti lanciano macchine che lasciano il segno. Fu così con la Figaro dell’89, che oggi pochi ricordano ma che fu in assoluto la prima “neoclassica”, anni luce prima di Beetle, Mini, PT Cruiser e 500. Fece il bis con la Micra del ‘92, quella che in una botta sola mise dentro la carrozzeria (e che carrozzeria!) di una piccola le 16 valvole, il servosterzo e il condizionatore. In tempi molto più vicini a noi, ha sbancato al botteghino con la Qashqai: nome a parte, di strano stavolta aveva poco. Era solo un SUV venuto talmente bene che ancor oggi, a quasi quattro anni dal debutto, se ne vendono oltre 2.000 pezzi al mese (e siamo in crisi). Con la Juke, sua sorella minore, la Nissan potrebbe mettere a segno l’ennesimo colpo. L’idea, quella di declinare nelle proporzioni di una segmento B un SUV, non è poi così nuova: qualcuno ci ha già provato, per la verità non molti e non con travolgenti successi. Di nuovo c’è che la Juke prende di petto questa missione provocando su tutti i fronti. A iniziare dal design, che sembra mettere insieme il di sotto di un SUV e il di sopra di una coupé; come se non bastasse, l’effetto “sono fatta con i pezzi di due macchine diverse” è accentuato dall’originalità del frontale, con enormi luci di posizone a sciabola e gruppi ottici principali tondi. Tra fianchi e coda non manca qualche citazione di altri marchi, con una spalla segnata che fa un po’ Volvo, mentre ad amalgamare il tutto provvedono parafanghi sporgenti e tagliati. La provocazione prosegue all’interno, con un tunnel in tinta vettura che assomiglia al serbatoio di una moto. Come tutte le macchine dalla fortissima personalità la Juke o si adora o si detesta anche se — a giudicare dai commenti raccolti per strada in queste settimane — i sostenitori ci sono sembrati molto più numerosi dei detrattori.

Immagine a parte, il suvetto Nissan (che viene costruito anche nello stabilimento inglese di Sunderland, quello che ha sfornato le due precedenti generazioni della Micra) punta su contenuti di grande spessore, molto poco da piccola quale, coi suoi 4 metri e 13 di lunghezza, la Juke pur sempre è. Parliamo di un’eccellente guidabilità, che non la fa sembrare affatto una vettura dal baricentro così alto, e di prestazioni di rilievo. Quantomeno, quelle rese disponibili dal 1.6 turbo benzina a iniezione diretta da 190 cv che abbiamo scelto per la nostra prova, in abbinamento alla trazione anteriore: come ormai per tutti i SUV, anche per la Juke il 4x4 è una possibilità, non certo una regola. A tutto si associa una costruzione curata, frutto di un’impiego scaltro di materiali tendenzialmente economici. E una dotazione che, nella più ricca versione Tekna, è da prima della classe e comprende tra gli altri ESP, accesso keyless, vetri scuri, cerchi in lega da 17”, cruise control, NDCS (ovvero il settaggio di acceleratore e sterzo su tre logiche di guida), Bluetooth, navigatore, retrocamera. Va da sè che la fattura è all’altezza delle aspettative: poco meno di 24mila euro. Mica pochi per una — sia pure particolarissima — segmento B.  <img title="Nissan Juke 1.6 DIG-T, inconfondibile e divertente" alt="Nissan Juke 1.6 DIG-T, inconfondibile e divertente" src="https://www.auto.it/images/auto/87/C_3_Media_1225687_immagine.jpg" />

<h1>Informazione gratuita</h1>Il display D-Mode ospitato nella parte bassa della consolle (nel riquadro in alto a sinistra) informa anche su accelerazione laterale e medie di consumo: &egrave; di serie sulla Juke Tekna. &Egrave; da l&igrave; che si sceglie se guidare in Normal, Sport o Eco. Scomodissimo l&rsquo;accesso al trip computer: bisogna passare con una mano in mezzo al volante.<h1>Sei come la mia moto</h1>Anche se per apprezzarlo ci vorrebbero ben altre tinte che non il grigio, il tunnel centrale che imita il serbatoio di una moto domina l&rsquo;ambiente interno. Finizioni in tinta vettura (apparentemente facili da rigare) anche intorno alle bocchette e sui pannelli porta. La plancia &egrave; bella da vedere, anche se alcuni comandi secondari (apertura bocchettone e riscaldamento sedili) sono difficili da individuare e da raggiungere. Piccolo, ancorch&eacute; chiaro nella navigazione, il display da 5&rdquo; del GPS. Ottima l&rsquo;interfaccia Bluetooh per telefoni e Mp3. Non molti i portaoggetti.<h1>Davanti si sta bene dietro cos&igrave; cos&igrave;</h1>Per un&rsquo;auto da 4 metri e 13 l&rsquo;abitabilit&agrave; anteriore &egrave; soddisfacente; poco pratici i registri del sedile. E manca la regolazione assiale del volante. L&rsquo;impostazione di guida &egrave; rialzata e &ldquo;ariosa&rdquo;. Dietro non c&rsquo;&egrave; molto spazio per le gambe; il baule, pur piuttosto piccolo (251 litri in configurazione standard) dispone di un vasto vano attrezzato inferiore (sotto). E una volta che si abbassa (in due parti asimmetriche) lo schienale, si forma una superficie pari. Come lo &egrave; il piano di carico rispetto alla battuta del portellone. <img title="Nissan Juke 1.6 DIG-T, inconfondibile e divertente" alt="Nissan Juke 1.6 DIG-T, inconfondibile e divertente" src="https://www.auto.it/images/auto/81/C_3_Media_1225681_immagine.jpg" />

Giusto guidare a occhi chiusi è una cosa che non si fa. Perché diversamente ci sentiremmo di consigliarvelo: se non sapeste dove siete, vi sfidiamo a dire che vi trovate ai comandi di un SUV. La Juke fa esattamente questo effetto, al guidatore: il suo assetto è talmente bilanciato che cancella gli effetti tipici delle auto a baricentro alto, monovolume, crossover o sport utility che siano. Quindi un certo rollio, più inerzia negli inserimenti, un appoggio laterale che tradisce sempre un minimo di incertezza. Nulla di tutto questo si ritrova invece sul più piccolo degli “sport ute” della Casa giapponese, e questo malgrado la sua luce libera da terra di 17 cm (pur ribassata di 1 cm, sulla nostra versione di prova, rispetto a quella delle Juke meno “tirate”) non sia esattamente uno scherzo. Per dire, una C3 ce l’ha di 12 cm e una Golf di 13, nelle rispettive versioni base. La si guida, la Juke, se non come una coupé — che sarebbe eccessivo — certamente come una berlina. E una berlina neanche piccola. E anche qui,le dimensioni decisamente compatte possono confondere le idee. Perché se è vero che da un paraurti all’altro non ci ballano che 4 metri e 13 centimetri, poco più che una Punto, quel che conta è che il passo sia lungo (2,53 metri) e le carreggiate larghe: difficile trovare un’altra segmento B, ammesso che come tale sia lecito intenderla, con una misura di 1525 mm tra le due ruote dello stesso asse; l’uno come le altre, sono garanzia di reazioni composte e di un bell’artigliamento della strada. Da tutta questa rassicurante premessa consegue che la Juke ha un comportamento stradale non neutro, ma con reazioni comunque molto misurate. In inserimento, il sottosterzo bisogna andarselo a cercare mentre nei rilasci più violenti i trasferimenti di carico fanno stringere la curva, e in ogni caso c’è l’ESP a ripulire con progressione la traiettoria. Pochissimo il rollio, mentre una certa carenza la Juke la dimostra a livello di motricità: d’accordo che sulla versione che abbiamo provato noi le ruote motrici sono solo due, ma da un SUV ti aspetteresti comunque una certa trazione. E invece, specie sui fondi viscidi affrontati con l’NDCS — Nissan Dynamic Control System — su Sport (cioè la più sportiva delle tre posizioni disponibili), l’avantreno si alleggerisce e c’è una certa tendenza al pattinamento, specie in uscita dalle curve strette. Discutibile anche la mancanza dell’hill holder. E già che lo abbiamo tirato in ballo, l’NDCS — del tutto assimilabile a sistemi analoghi quali il DNA Alfa Romeo — svolge il proprio lavoro con efficacia, trasformando l’indole stradale della vettura a seconda del settaggio di acceleratore e sterzo che si seleziona con gli appositi tasti e il display dedicato sulla consolle. Specie in termini di risposta del propulsore, è più la variazione che si avverte al ribasso “scendendo” da Normal a Eco di quella al rialzo che fa la differenza allorché si passa da Normal a Sport. Di suo, il motore è il vero pezzo di bravura di tutta l’esecuzione. Commercialmente parlando, sfiora il non senso: 190 cavalli per un piccolo SUV, con i costi che questo comporta sul piano assicurativo e dei consumi, appaiono spropositati. Al netto delle considerazioni di natura economica è però un signor motore: dà prova di un’erogazione progressiva, senza vuoti e men che meno turbolag, ha un allungo corposo da 1800 fin oltre 5000 giri e un livello sonoro discreto, che completa un quadro — quello relativo al confort — superiore alle attese: l’unica cosa che si può imputare alla Juke è una certa rombosità aerodinamica dovuta ai montanti anteriori piuttosto spigolosi. Perché per il resto anche le sospensioni si dimostrano buone incassatrici, per quanto il meglio di sè lo diano sulle sconnessioni “lunghe” piuttosto che su quelle ravvicinate, nelle quali la risposta è un pizzico secca. Quanto agli altri comandi, le sensazioni sono in gran parte positive: il cambio a sei marce ha innesti definiti e una corretta rapportatura (la prima è corta per favorire lo spunto) e lo sterzo è un riuscito compromesso tra prontezza, precisione e confort: lascia capire quello che succede tra ruote e asfalto senza però affliggere il guidatore con la necessità di continue correzioni. La frenata dà prova di un buon mordente, cui corrispondono spazi corretti anche (e soprattutto) su fondi differenziati, come testimoniano i 15 metri da 60 km/h su asfalto e pavé e i 34,6 su asfalto e ghiaccio alla stessa velocità. Criticabile semmai un certo alleggerimento del posteriore nelle decelerazioni più impegnative; la resistenza all’affaticamento, pur non critica, non la si può nemmeno definire straordinaria. Dalle parole ai fatti, cioè ai numeri: in velocità la Juke avvicina il dichiarato e, con 213,1 km/h rilevati, permette medie elevate; in accelerazione migliora le promesse della Nissan, limando mezzo secondo nello 0-100, in cui stacca un brillante 7”5. Efficaci anche i rilanci: per passare da 80 a 120 km/h nel rapporto superiore bastano 9”51. Note meno liete — e ce lo aspettavamo — sul piano dei consumi: con la Juke 1.6 DIG-T è difficile superare realisticamente i 10 km/litro e, a velocità da codice, in autostrada si superano di poco i 9 (9,209 km/ litro per l’esattezza). Il che, se tutto sommato è comprensibile stante la potenza e l’importante sezione frontale, comporta però un certo fastidio in termini di autonomia: il serbatoio da 46 litri è pensato per ben altri motori. E di soste per il pieno se ne fanno tante.&nbsp;<img title="Nissan Juke 1.6 DIG-T, inconfondibile e divertente" alt="Nissan Juke 1.6 DIG-T, inconfondibile e divertente" src="https://www.auto.it/images/auto/91/C_3_Media_1225691_immagine.jpg" />

La piattaforma cui poggia la Juke è quella B dell’alleanza Renault-Nissan (Clio, Note ecc.) ma non manca di sue peculiarità, come il telaio ausiliario all’avantreno chiamato a ottimizzare la rigidità laterale; le sospensioni, McPherson davanti e a ponte torcente dietro, sono molto coerenti con quel che si ritrova nelle compatte sui quattro metri. L’unico guizzo di originalità, leggi un retrotreno multilink specifico, viene infatti riservato alla 4WD, che riprende il sistema di trazione integrale All-Mode con Torque Vectoring della Qashqai ed è abbinabile unicamente al nuovo 1.6 turbo benzina a iniezione diretta, lo stesso che monta anche la nostra Juke 2WD. E che non manca di motivi di interesse. Siglato MR16DDT e dotato di variatore di fase sia sull’aspirazione sia sullo scarico, è un bialbero 16 valvole con una potenza non indifferente — 190 cv a 5600 giri — e lo stesso valore massimo di coppia (24,5 kgm) del 1.5 dCi, per quanto espresso a 2000/5200 giri anziché a 1750. Interessante la presenza del Nissan Dynamic Control System che agisce sulla mappatura della farfalla, l’erogazione della coppia e la taratura dello sterzo fornendo di fatto tre diversi settaggi diversi di guida. <img title="Nissan Juke 1.6 DIG-T, inconfondibile e divertente" alt="Nissan Juke 1.6 DIG-T, inconfondibile e divertente" src="https://www.auto.it/images/auto/78/C_3_Media_1225678_immagine.jpg" />

Nissan Juke 1.6 DIG-T, inconfondibile e divertente

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