14.06.2011 ( Aggiornata il 14.06.2011 17:07 )
E' senza misteri la base tecnica della Orlando, che difatti eredita il pianale dalla riuscita berlina Cruze sulla quale viene realizzata l’originale scocca a metà tra monovolume e Suv. Questa nuova crossover conserva gli schemi collaudati – quanto diffusi – del modello di derivazione, con avantreno indipendente a geometria McPherson e retrotreno a ruote interconnesse.
La protezione passiva conta sulla scocca rigida e realizzata in gran parte con acciai ad elevata resistenza, a sua volta protetta con set completo di airbag; sul piano della sicurezza attiva, sono altrettanto standard i controlli di stabilità e trazione. Il propulsore diesel è costituito da una moderna unità quattro cilindri common rail di due litri, contraddistinta da distribuzione bialbero (azionamento a catena) con quattro valvole per cilindro; piuttosto elevate potenza e coppia, quanto meno nella versione di punta da 163 cv e 36,7 kgm che affianca la versione leggermente meno performante (130 cv e 32,1 kgm). Due i cambi a disposizione, manuale oppure automatico con classico convertitore di coppia, entrambi a sei rapporti.
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Chevrolet Orlando 2.0D, settebello all'americana
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