12.09.2013 ( Aggiornata il 12.09.2013 11:14 )
Sotto la Carens c’è una Cee’d. E quindi, stante la strettissima parentela industriale, una Hyundai i30. Comunque la si giri, modelli recenti, presentati poco più di un anno fa, di cui la monovolume ripete con un copia/incolla quasi perfetto le credenziali tecniche. Con due eccezioni: il passo, più lungo di 10 centimetri (per un totale di ben 2,75 metri) per fare spazio alla terza fila di sedili eventualmente ottenibile come optional; e il retrotreno a ponte torcente, meno ingombrante del Multilink.
Montanti McPherson davanti e uno sterzo a cremagliera con servoassistenza elettrica con tre livelli di carico selezionabili con un tasto sulla plancia completano il quadro delle principali caratteristiche tecniche. Il quattro cilindri in linea turbodiesel di 1685 cm3, disponibile in versione da 115 e 136 cavalli, è un’unità diversa dal 1582 cm3 (a sua volta in versione 110 e 128 cavalli) montato sulla Cee’d, di cui mantiene l’alesaggio di 77,2 mm con corsa però di 90 mm invece di 84,5. In un caso come nell’altro, si tratta di unità common rail con distribuzione bialbero a quattro valvole per cilindro. Menu unico per i pochi che sceglieranno il benzina: un 1.6 da 135 cavalli. Ennesima differenza, più industriale che tecnica rispetto alla Cee’d: la Carens non nasce in Europa (a Zilina, Slovacchia) ma a direttamente in patria, a Gwangju, Sud Corea.
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Kia Carens 1.7 CRDI 115 cv, spaziosa e ben fatta, come va su strada
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