Golf GTI, la prova della verità, merita un monumento

Golf GTI, la prova della verità, merita un monumento
Potente, leggera, sicura e mette a proprio agio

di Saverio Villa

31.10.2013 ( Aggiornata il 31.10.2013 17:22 )

Design

La novità di questa generazione è l’aggiunta, accanto all’allestimento standard di queste pagine, della variante Performance, visivamente indistinguibile se non si sanno individuare, attraverso i cerchi, il maggior diametro dei dischi (+26 mm davanti, + 10 mm dietro) e la presenza degli autoventilanti posteriori.

Ci sono anche 10 cv in più, con ripercussioni minime sulle prestazioni, mentre il vero spartiacque è la presenza del differenziale con bloccaggio idraulico a controllo elettronico al posto dell’emulatore XDS+ che, ad onor del vero, fa il suo dovere più che onestamente. Per portarsi a casa una GTI con tre porte, cambio manuale e l’accettabile dotazione standard occorrono 30.100 euro, ma ne servono altri 850 per le 5 porte, 2.750 per la trasmissione DSG a doppia frizione e se ci si fa prendere la mano con gli optional il conto va in rampa di lancio.

Non sono noccioline – ovviamente — ma l’ordine di grandezza non cambia rispetto alle concorrenti, individuabili sopratutto nelle potentissime Astra GTC OPC e Mégane 2.0 RS. Le quali, però, fino ad ora, non hanno saputo meritarsi un monumento.

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