14.03.2014 ( Aggiornata il 14.03.2014 08:13 )
Lascereste perdere, voi uomini, un’avventura “hot” con la supermodel Bar Refaeli perché lei vi ha cucinato una carbonara orrenda? E, per par condicio, voi donne, voltereste le spalle a Brad Pitt perché proprio non ce l’ha fatta a sgorgarvi il sifone della doccia?
Analogamente: rinuncereste alla Quattroporte perché il suo navigatore avrebbe bisogno di una seduta dal logopedista o perché i comandi elettrici arrivano dagli scaffali Chrysler? Se sì, non si contano i concessionari Audi, BMW, Jaguar, Mercedes o Porsche già con lo champagne in fresco per i festeggiamenti. In caso contrario, c’è un pugno di dealer Maserati che vi riserveranno probabilmente anche più calore.
Entrambe le scelte hanno la loro legittimità, ma tra la prima e la seconda la disparità quantitativa è enorme e a Modena lo sanno benissimo, tanto è vero che sperano di piazzare circa 8000 Quattroporte all’anno in giro per il mondo quando la sola Mercedes Classe S ne totalizza 70 mila o giù di lì.
La Quattroporte è un’auto con caratteristiche diverse dalle ammiraglie canoniche, dedicata a gente con esigenze specifiche, idee precise, che vuole “star fuori dal gruppo” e che per ottenere questo accetta anche di rinunciare a qualche standard qualitativo. Ma siccome gli orizzonti geografici della berlinona modenese si sono allargati rispetto al passato per puntare all’“eldorado” dei mercati emergenti, la nuova Quattroporte non solo è diventata immensa (è lunga quanto le versioni allungate delle concorrenti) ma ha anche un’eleganza più sobria, metabolizzabile anche da chi non conosce storia, tradizione, stile, palmares, annessi e connessi del “Tridente”. Comunque è impossibile confonderla con qualsiasi altra auto, perché nessun’altra sa combinare sportività e raffinatezza in modo così convincente, equilibrato e connotabile.
Detto questo, al fascino che trasuda dal Marchio Maserati fa da coronamento l’attrattiva irresistibile dei biturbo costruiti a Maranello: interamente il V8 da 530 cv della GTS (che infatti sta per finire anche sulla Ferrari California) e per gran parte il V6 da 410 cv della S protagonista di questo servizio, che fa risparmiare quasi 40 mila euro e, proprio per la sua “accessibilità”, viene abbinato alla trazione integrale, che intimorisce meno chi non è avvezzo a certi dosaggi di cavalleria.
Quanto all’interno, diciamo pure che con 317 cm di passo avrebbero potuto starci comodamente tre file di sedili. Fortunatamente il marketing Maserati non è arrivato a esigere tanto e la Quattroporte assicura un’abitabilità straordinaria a cinque persone, o quattro se si preferiscono le poltroncine posteriori separate.
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Maserati Quattroporte S Q4, sportività e raffinatezza, prova su strada
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