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Porsche Cayman GTS, DNA sprint, la prova

L’allestimento GTS aggiunge grinta al motore e all’estetica. E soprattutto un bel carico di optional tecnici

Lorenzo FacchinettiLorenzo Facchinetti

6 feb 2015

Presentazione

Anche la Cayman — e per completezza d’informazione pure la Boxster —, adesso ha il suo bel badge GTS sul cofano posteriore. Una sigla ripescata qualche anno fa dalla 904 Carrera GTS del 1963, quella bellissima sportiva disegnata da Butzi Porsche che era impegnata nel Campionato del Mondo Sport Prototipi.

Quelle tre lettere sono l’acronimo di Gran Turismo Sport e da qualche anno a questa parte, a Stoccarda, vengono distribuite all’intera gamma prodotti senza distinzioni: Cayenne, Panamera, 911 e un domani, ci scommettiamo, arriverà anche su Macan.

Prima di tutto bisogna capire però il significato odierno di questa sigla, con particolare riferimento a Cayman/Boxster: GTS sta a significare un modello ai vertici di gamma, con motore aspirato (in questo caso è scontato perché non c’è un propulsore turbo a differenza di tutte le altre Porsche, almeno per ora...) con spiccate qualità dinamiche.

Più banalmente, potremmo considerarlo come un allestimento che include, già di serie, soluzioni mirate alla sportività. In più, con un pizzico di grinta aggiuntiva per il propulsore, che nella fattispecie della Cayman è rappresentata da 15 cv in più rispetto al modello S, con il boxer “tre-e-quattro” che passa da 325 a 340 cavalli. A scanso di equivoci, insomma, la Cayman GTS non è da intendersi come la GT3 della gamma 911, bensì un modello un poco più dinamico che conserva le doti di fruibilità e confort tipiche della Cayman.

Diciamo questo perché se qualcuno avesse ancora in mente la nostra prova della Cayman S standard (Auto n. 6/2013), noterebbe che le prestazioni sono del tutto simili, sia quelle rettilinee sia i tempi in pista. Questo perché, al netto delle consuete microdifferenze date dalle condizioni climatiche, l’esemplare che provammo un anno e mezzo fa era particolarmente accessoriato sotto il profilo sportivo e dunque molto prestante: cerchi da 20”, sospensioni PASM, pacchetto Sport Chrono, cambio PDK e Porsche Torque Vectoring con differenziale autobloccante.

Tutti accessori che, sulla Cayman GTS, fanno parte del corredo di base eccezion fatta per il fondamentale — ai fini dell’handling — Porsche Torque Vectoring con autobloccante meccanico, che sull’esemplare della nostra prova non era presente e continua ad essere optional. La GTS si riscatta però, se vogliamo, con un bell’impianto di scarico sportivo che esalta a meraviglia le note del boxer.

 

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