Americana fino all'ultimo bullone: divertimento, ruote fumanti, efficacia di guida e buon comfort

Il dispositivo non è molto pubblicizzato e per trovarlo e metterlo in funzione occorre navigare un po’ all’interno del computer di bordo. Non è nemmeno tradotto in italiano alla perfezione (“bloccaggio due ruote”, in inglese è “line lock”) e quindi non si capisce bene cosa sia e a cosa serva questa funzione. Ebbene, in parole povere è un assistente al burnout. In termini ancora più terra terra, un dispositivo che permette di fare sgommate da fermi come non ci fosse un domani! Dopo una lunga procedura, in pratica, le ruote anteriori restano bloccate per 15 secondi anche senza premere il pedale del freno e con il piede destro si può porre fine alla vita delle gomme posteriori, magari in vista di un cambio pneumatici. Una “americanata”, senza dubbio, ma già di per sé un indizio per capire l’indole della nuova Ford Mustang, che è quella di regalare piacere di guida in ogni modo e maniera, anche attraverso sistemi non propriamente “educati” come il Line Lock.LA MUSTANG, che finalmente arriva in Italia in forma “ufficiale” per la prima volta nella sua storia, è infatti l’attrezzo giusto per divertirsi in maniera spensierata. Questa, almeno, è la prima immagine che si materializza nella mente di un appassionato dinnanzi a una trazione posteriore con un bel cinquemila V8 sotto il cofano. Però, dopo averla conosciuta a fondo, la Mustang è molto di più.È una vettura completa, versatile, che sa essere docile e confortevole nella vita di tutti i giorni e se la porti in pista o la guidi in maniera sportiva ha una doppia personalità: se lo vuoi può essere un’arma da drifting terribilmente divertente e facilmente controllabile, ma se la guidi pulita scopri che è anche sorprendentemente equilibrata e ben bilanciata, precisa ed efficace come mai ti saresti aspettato. Inoltre, è anche una vettura molto versatile da usare in qualsiasi contesto: ha un motore docile e vellutato che permette di gironzolare in città senza usare troppo il cambio, ha uno sterzo confortevole per i lunghi viaggi autostradali, una buona insonorizzazione e un assetto tutt’altro che rigido.SÌ PERCHÉ la Mustang, nell’immaginario collettivo europeo ed italiano, è una supersportiva senza compromessi, che promette faville attraverso le sue linee muscolose. Ma in realtà è una vettura molto più addomesticata, fruibile e versatile di quanto si possa immaginare. Non bisogna dimenticare, infatti, che negli Usa la Mustang è, da sempre, poco più che un’utilitaria. Ai nostri occhi viene percepita come una supercar, ma in realtà, per gli americani, è un po’ la Golf GTI di noi europei, soprattutto in termini economici. Là una Mustang come questa costa circa 28mila euro, quindi è piuttosto accessibile. In realtà lo sarebbe anche in Italia, perché con un prezzo d’acquisto di 43.000 euro risulta una delle più appetibili sportive nel rapporto “prezzopotenza”.Purtroppo ci sono però lo scoglio dell’assurdo superbollo e anche un propulsore dalla cubatura piuttosto impegnativa, 5 litri annaffiati su otto cilindri. Certo, esiste anche la Mustang con il 4 cilindri 2.3 Ecoboost da 317 cv che costa 38mila euro. Ma sinceramente non vorremmo prenderla nemmeno in considerazione perché, oltre ad essere comunque soggetta al superbollo, una Mustang con l’Ecoboost sotto il cofano è un po’ come immaginarsi un’Harley Davidson con un quattro cilindri in linea giapponese: soltanto a parlarne al bar rischi di scatenare una rissa e finire all’ospedale...CHE LA MUSTANG sia dunque una vettura relativamente accessibile, te ne accorgi anche quando sali a bordo. L’ambiente è funzionale, il design della plancia bada più al sodo che all’apparenza e i materiali impiegati non sono fra i più nobili che ci siano. Le plastiche di qualità appena discreta, e spesso rigide senza imbottitura, abbondano e non si denota nemmeno un tentativo o qualche sforzo per tentare di mascherarle un poco. Però ancora una volta emerge la funzionalità della vettura, quando scopri che a differenza di altre sportive estreme ci sono parecchi portaoggetti per riporre il necessario, la visibilità è buona in ogni direzione (almeno una volta prese le misure con il muso lungo) e se c’è necessità di caricare il baule è molto grande e versatile. Ancora, il posto guida è soddisfacente per ampiezza di regolazioni e correttezza delle geometrie e i sedili Recaro opzionali sono un eccellente compromesso fra contenimento laterale e confort sui lunghi viaggi. Peccato soltanto che siano poco sfruttabili i due posti posteriori: oltre ad essere un po’ difficili da raggiungere, offrono uno spazio gambe piuttosto risicato limitando l’utilizzo ai bambini o a viaggi brevi.

La Mustang &egrave; una delle sportive pi&ugrave; appetibili sul mercato nel rapporto prezzo-cavalliSOLTANTO DA 19&rdquo; La Mustang poggia su ruote da 19&rdquo;, unica dimensione disponibile; se si opta per il Mustang Pack, la finitura &egrave; diversa.STERZO VARIABILE Gli switch nella parte inferiore della console centrale prevedono, sulla destra, i comandi per selezionare le diverse modalit&agrave; di guida e quella per gestire in maniera singola le tarature dello sterzo.Anche senza usare il launch control, la Mustang riesce agevolmente ad abbattere il muro dei 5 secondi nello scatto 0-100&nbsp;LE APP CHE DIVERTONOLe Track Apps, all&rsquo;interno del computer di bordo consentono di attivare il &ldquo;line lock&rdquo;, il launch control e i misuratori di accelerazione e frenata.&nbsp;

&nbsp;<h1>Classica e funzionale </h1>La plancia della Mustang bada pi&ugrave; alla sostanza che all&rsquo;apparenza. Tutto &egrave; pratico, ma le plastiche sono un po&rsquo; troppo economicheUNA POSIZIONE CHE PIACE La posizione di guida &egrave; pi&ugrave; che soddisfacente: il volante e il sedile regolabili in altezza e profondit&agrave; consentono di trovare la corretta postura in pochi istanti. L&rsquo;unico appunto, semmai, va fatto a un volante un po&rsquo; grande nel diametro e fitto di tasti.DIETRO NON C&rsquo;&Egrave; MOLTO SPAZIO Per accedere alla zona posteriore occorre fare qualche contorsionismo. Una volta sistemati, lo spazio per la testa &egrave; buono e non c&rsquo;&egrave; pericolo di sfiorare il padiglione, sebbene il lunotto sia piuttosto inclinato. Il problema sta nello spazio gambe: bisogna contare sulla &ldquo;generosit&agrave;&rdquo; dei passeggeri anteriori, altrimenti &egrave; davvero limitato.CAPIENTE E VERSATILE Il vano della Mustang offre ben 408 litri di volume, oltretutto ampliabili grazie al frazionamento separato degli schienali. Qualche limite soltanto in altezza.&nbsp;

Basta premere il pulsante d&rsquo;accensione, sul tunnel centrale, per calarsi immediatamente in una classica atmosfera a stelle e strisce. Il V8 borbotta, con sonorit&agrave; tipicamente americana, e al minimo scuote leggermente la vettura. Non ci &egrave; dato sapere se sia un effetto voluto o meno, ma in ogni caso percepire&nbsp;attraverso la schiena le vibrazioni del 5 litri &egrave; una sensazione che, in questo caso, assume un valore positivo.La Mustang non incute affatto timore. In abitacolo hai tutto sotto controllo, la visibilit&agrave; &egrave; buona e la frizione &egrave; leggera e ottimamente modulabile. &Egrave; una vettura, insomma, che mette subito a proprio agio chiunque e anche dopo qualche chilometro questa sensazione permane. Perch&eacute; l&rsquo;otto cilindri, per le sue caratteristiche proprie, &egrave; vellutato e malleabile, riprende bene con un filo di gas e ha anche un suono piuttosto sommesso, forse troppo sommesso. Allora decidi di darci un po&rsquo; dentro e vedere se la musica cambia. E a quel punto scopri con sorpresa che l&rsquo;erogazione del V8 5 litri non &egrave; quella, un po&rsquo; noiosa, della quasi&nbsp;totalit&agrave; dei motori moderni ma ha del carattere. Che emerge pi&ugrave; o meno allo scoccare dei 4500 giri, quando l&rsquo;ascesa del contagiri cambia carattere, divenendo pi&ugrave; aggressiva e coinvolgente con un allungo molto gratificante fino alla soglia dei 7000 giri.L&rsquo;ASPETTO piacevole della faccenda &egrave; che all&rsquo;aumentare del passo, tutte le componenti della Mustang si adeguano quasi miracolosamente al resto. Il cambio, morbido e ben manovrabile in citt&agrave;, tiene bene il ritmo anche quando viene usato velocemente esenza riguardi, con innesti secchi e decisi. Lo sterzo assume maggior consistenza e precisione (specie se viene impostata la modalit&agrave; sportiva che aumenta il carico) e copia fedelmente ogni pensiero del guidatore. Anche l&rsquo;assetto, che sulle prime pare quello solito da americana, tutto confort e poca precisione, accompagna la Mustang fra le curve con grande compostezza.Forse &egrave; proprio il bilanciamento complessivo della vettura la pi&ugrave; grande sorpresa di questa sportiva. Perch&eacute; se all&rsquo;inizio la ritenevi buona soltanto per divertirti a fare sovrasterzi di potenza in ogni curva (compito che peraltro assolve egregiamente e in grande scioltezza...), la Mustang ti convince anche nell&rsquo;impiego estremo in pista, dove sfodera appunto un equilibrio realmente encomiabile. Non tanto in termini di efficacia pura, perch&eacute; ci sono coup&eacute; di pari potenza che viaggiano pi&ugrave; veloci, quanto nel rapporto fra piacere di guida e facilit&agrave; con cui vengono raggiunti i limiti.L&rsquo;AVANTRENO ha infatti una notevole presenza e precisione, non&nbsp;patisce mai sottosterzo e si dirige, peraltro in fretta, esattamente dove le mani del pilota desiderano. Solitamente a un avantreno cos&igrave; preciso corrisponde un retrotreno ballerino. Invece, il grip garantito dalle ruote posteriore &egrave; sempre di alto livello, sia che si tratti dell&rsquo;uscita da una curva lenta, dove il sovrasterzo &egrave; progressivo e ben gestibile, sia che si parli di&nbsp;veloci curve in appoggio, dove la vettura resta salda alla traiettoria impostata. Altro punto di forza della Mustang, l&rsquo;impianto frenante: oltre a garantire spazi d&rsquo;arresto molto contenuti anche dalle andature pi&ugrave; elevate, si &egrave; dimostrato costante e potente dopo intense sessioni in pista. Tutto questo, oltretutto, a fronte di un confort di marcia che &egrave; globalmente molto buono, a dimostrazione dell&rsquo;equilibrio globale della vettura. Detto dell&rsquo;assetto tutt&rsquo;altro che rigido, anche l&rsquo;insonorizzazione &egrave; ben curata e i decibel sono sempre piuttosto contenuti.DI TUTTO il quadro prestazionale, l&rsquo;unico elemento ad essere sotto tono sono i consumi. Anche in presenza dello start/ stop, le percorrenze urbane sono limitate (6,9 km/litro) e nella guida sportiva ancor peggio (2,8 km/litro al limite). Ma anche nella situazione pi&ugrave; favorevole, ossia i 90 km orari costanti, non si riescono a percorrere pi&ugrave; di 12,5 km con un litro.&nbsp;<h2>La Mustang in pista a Balocco</h2>Il problema della Mustang &egrave; che forse crea aspettative pi&ugrave; elevate rispetto a ci&ograve; che &egrave; realmente, ossia una coup&eacute; sportiva ma nulla di pi&ugrave;, non certo una variante estrema da pista. Ecco allora che una volta in pista, se paragonata a una vettura veramente sportiva come la BMW M4 di potenza similare (la Ford ho solo 10 cv in meno), la differenza &egrave; di circa 4 secondi al giro, che non sono pochi.Certo &egrave; che rispetto agli standard di un tempo questa Mustang vola. Ma soprattutto, aspetto forse pi&ugrave; importante, sfodera un inaspettato bilanciamento che la rende estremamente godibile fra i cordoli. Gi&agrave; dalle prime curve si apprezza un avantreno molto preciso negli inserimenti, quasi del tutto esente da sottosterzo, che porterebbe a pensare a un retrotreno &ldquo;leggero&rdquo;. Invece, risulta notevole anche la motricit&agrave; delle ruote posteriori, che&nbsp;difficilmente vanno in crisi anche negli appoggi pi&ugrave; veloci.Dovessero farlo, i sovrasterzi sono sempre molto progressivi e facilmente gestibili. All&rsquo;altezza anche l&rsquo;impianto frenante, che oltre a vantare una notevole potenza e modulabilit&agrave;, ha messo in mostra una notevole resistenza all&rsquo;impiego pi&ugrave; intenso.&nbsp;

L&rsquo;aspetto tecnico pi&ugrave; interessante della Mustang sono le sospensioni, per la prima volta pensate e ottimizzate davvero per i gusti europei. All&rsquo;avantreno c&rsquo;&egrave; un McPherson evoluto, con doppi giunti per poter alloggiare un impianto frenante maggiorato (Brembo, pinze a 6 pistoncini e dischi da 380 mm) e ci sono elementi in alluminio per ridurre le masse non sospese; al retrotreno c&rsquo;&egrave; un multilink, anche in questo caso con bracci in alluminio, che garantisce confort ed elevata tenuta laterale.Il propulsore &egrave; un&rsquo;evoluzione del classico 8 cilindri a V di 5 litri Ford, con iniezione indiretta e alzata variabile delle valvole. Eroga 421 cavalli, 530 Nm di coppia e raggiunge un regime massimo di rotazione di 7000 giri. Per quel che riguarda l&rsquo;elettronica, da segnalare la possibilit&agrave; di intervenire sulla servoassistenza dello sterzo con vari programmi di guida, che influiscono anche sulla taratura dei controlli di trazione e stabilit&agrave;. Presente anche il sistema torque vectoring, l&rsquo;ormai diffuso dispositivo che frena leggermente la ruota posteriore interna alla curva per ridurre il sottosterzo in ingresso e favorire dunque l&rsquo;agilit&agrave;.

Ford Mustang GT prova su strada

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