Ssangyong Tivoli, prova su strada

Il nuovo Suv compatto coreano minaccia la concorrenza europea. Non senza ambizioni.

Lorenzo FacchinettiLorenzo Facchinetti

Pubblicato il 9 febbraio 2016, 00:52

Interni

Ssangyong Tivoli, prova su strada 4

Schermo in bella mostra

L’allestimento BE adotta il display touch da 7” che fa anche da retrocamera posteriore

ECONOMIE BEN MASCHERATE

La plancia, dal disegno piuttosto gradevole, presenta materiali economici ma il colpo d’occhio non ne risente grazie ad assemblaggi piuttosto precisi. Numerosi i portaoggetti, alcuni provvisti anche di fondini di protezione. Sotto, il posto guida è aggiustabile in altezza e la postura è corretta, anche se il volante non è regolabile in profondità.

DIETRO È MOLTO VIVIBILE

La zona posteriore è soddisfacente: lo spazio gambe è ampio in relazione alle dimensioni esterne compatte e il tunnel centrale non ingombra l’eventuale terzo passeggero; nessun problema nemmeno in altezza. Assenti, però, le bocchette posteriori.

SPAZIOSO MA CON GRADINO ALTO

Il volume del baule è ottimo: da 423 a 1115 litri. La sfruttabilità un po’ meno: c’è un evidente gradino tra battivaligia e piano di carico e i passaruota ingombrano un po’.

 

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