La modernità della Kadjar si contrappone alla maggiore tradizione e linearità della Qashqai

Questo mese mettiamo a confronto due vetture “classe Suv urbano” che in comune hanno ben di più che un nome esotico e quasi da scioglilingua: a poco più di un anno di distanza, è arrivata infatti la Renault Kadjar ad affiancarsi alla Nissan Qashqai di seconda generazione. Non basta il fatto che nel caso delle due macchine testate in questa occasione sia stato scelto lo stesso propulsore, vale a dire il ben noto 1.5 dCi da 110 cv, un turbodiesel polivalente che equipaggia svariati modelli delle due Case. Perché non è assolutamente tutto qui: infatti in entrambi i casi si fa riferimento tecnico alla stessa “base modulare”, quell’architettura CMF sulla quale poggiano e poggeranno svariati modelli Renault e Nissan di dimensioni e destinazione anche piuttosto differenti. Ecco perché risulta un po’ limitativo parlare semplicemente di “piattaforma”, sebbene il termine aiuti a comprendere meglio il concetto. Ma di ciò, disquisiremo più approfonditamente nel “reparto tecnico” di questo articolo.ESTETICAMENTE parlando, trovare le differenze fra i due modelli - a parte quelle ovvie di loghi, calandra e gruppi ottici - è un po’ un esercizio da Settimana Enigmistica. E potrebbe risultare divertente anche per voi, analizzando le immagini (e forse l’avete già fatto) in cui affianchiamo le due vetture. Se ancora non l’avete fatto, meglio non proseguire a leggere (almeno, non subito). Iniziamo evidenziando la prima impressione visiva: nonostante la Qashqai sia abbastanza personale (certo non quanto la Juke) tuttavia la Kadjar spicca di più, nonostante i riferimenti all’estetica “di famiglia” adottata ultimamente dalla Renault (vedi Clio e Captur soprattutto) siano più marcati. Questo al di là della particolare colorazione Rosso Passion (che incide per 850 euro). Analizzando più approfonditamente le superfici esterne, oltre alla caratterizzazione dei fari a Led e della calandra, notiamo come le diversità si concentrino in particolare lungo il profilo inferiore della carrozzeria, fra paraurti e sottoporta.Si parla del 60% dei componenti in comune fra le due auto, ma spesso quelli rimanenti si diversificano solo per leggere differenze di taglio: vedansi al riguardo i due portelloni posteriori, oppure la profilatura inferiore dei finestrini posteriori, o ancora il posizionamento dei Led sugli specchietti. Dettagli davvero, che all’atto pratico nemmeno variano la visibilità (non esagerata) o l’altezza della soglia del bagagliaio (sempre non vi importi dove sta la targa...). Ben più marcate le differenze che troviamo all’interno. A questo riguardo va prima di tutto sottolineato che l’allestimento della Kadjar è quello top, di “quarto livello” (prima vengono Life, Zen e Intens): è il Bose Energy che, come lascia facilmente intendere il nome stesso, propone un impianto audio a 7 casse (compreso subwoofer nel baule) della corporation americana integrato con il display centrale a 7 pollici del sistema di navigazione R-Link 2. Le sellerie sarebbero in misto tessuto/ecopelle specifiche per questo allestimento, ma nel caso della Kadjar in prova erano completamente in pelle (color carbone scuro che si abbina alla “armonia” interna); si tratta di un optional in “abbinamento obbligato” con il pacchetto Winter Bose (sedili riscaldabili e regolazione elettrica per quello lato guida) e che quindi incide per un totale di 1.500 euro.A RICHIESTA vi sono altri pacchetti, come quello che comprende il tetto panoramico in cristallo (fisso) oppure altri sensori per la sicurezza, come quelli laterali di avviso che si aggiungono ai già presenti sensori di parcheggio anteriori e posteriori (e alla retrocamera). Un elemento veramente distintivo della Kadjar è il cruscotto: il quadro strumenti è infatti rappresentato da un monitor TFT che permette di selezionare colori e impostazione della strumentazione. Il tutto per un prezzo di partenza pari a 29.100 euro nel quale sono tuttavia compresi i 1.600 euro di differenza dovuti al cambio automatico EDC a sei rapporti e doppia frizione. Ricordando che oltre agli optional segnati in tabella sono disponibili vari accessori aftermarket destinati soprattutto a chi ha particolari esigenze di trasporto (bici, sci, gancio traino, griglia separazione baule), ma anche pedaliere sportive (pure per l’automatica) o kit per i fumatori.NEL CASO della Qashqai, potremmo sempre definire di “quarto livello” l’allestimento della macchina in prova, che però non è al top: è il 360, che si posiziona fra Visia, Acenta e Business da un lato, e Tekna dall’altro. Qui troviamo di serie anche il cosiddetto Around View Monitor, vale a dire le telecamere perimetrali e non solo i sensori acustici con indicazioni a barre come sulla Kadjar. Il tetto panoramico in vetro (sempre fisso e con copertura parasole a scorrimento elettrico) è uno dei pochi optional da aggiungere rispetto al prezzo base di 27.150 euro, nel quale sono inclusi un sistema audio meno sofisticato ma sempre valido e Dab, nonché il navigatore con touchscreen da 7 pollici. C’è anche il servosterzo a doppia modalità, mentre il cambio è solo manuale a 6 rapporti (non è previsto automatico con questo motore).PER CONCLUDERE cercando di non lasciare aperto un possibile dubbio nella mente dei lettori, eccovi la spiegazione dei due ricercati nomi dei modelli in prova. Per quanto riguarda la Nissan, il nome Qashqai fa riferimento a una tribù di pastori nomadi persiani ora stabilizzati nell’Iran meridionale, le cui origini si ritrovano ancora nella fattura di tappeti e prodotti in lana piuttosto rinomati. Più complessa la genesi nel caso del nome scelto da Renault: si tratterebbe infatti della fusione dei termini contratti Kad (che si rifarebbe ai quad) e Jarillir, che sta per agile, in modo da indicare - seppur non troppo esplicitamente, almeno per i non francofoni - le qualità del modello. Ma c’è chi ricorda pure l’esistenza di un’altra tribù, armena, chiamata Qajars o Kadjars a seconda dei casi...&nbsp;

<a href="http://cdn.auto.it/images/2016/01/04/schermata-2015-12-16-alle-12_05_56.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-53631" src="http://cdn.auto.it/images/2016/01/04/schermata-2015-12-16-alle-12_05_56.jpg" alt="Schermata 2015-12-16 alle 12.05.56" width="640" height="157" /></a><h1>Cercate le differenze</h1>Qashqai e Kadjar cercano di differenziarsi soprattutto a livello di fari e profili inferiori, ma anche in certi dettagliLED A PROFUSIONEFari &ldquo;full Led&rdquo; e fendinebbia per la versione top della Kadjar, denominata Bose Energy. Presenta anche le ruote da 19 pollici.PARENTI STRETTE Le differenze estetiche fra Kadjar e Qashqai bastano a non farle confondere, pur con il 60% dei componenti in comune.LINEE DIFFERENTI Pi&ugrave; lineari sulla Qashqai, pi&ugrave; mosse sulla Kadjar: le forme delle fiancate contribuiscono a diversificare i due modelli senza grossi cambiamenti di sostanza.<h1>Losanga in vista </h1>Il marchio Renault sulla calandra &egrave; decisamente pi&ugrave; appariscente di quello Nissan, ma si integra bene nel designMODERNA SE VI VASia a livello di carrozzeria che di interni, la Kadjar presenta soluzioni pi&ugrave; moderne: lo si nota comparando anche i due cruscotti. Sempre che non siate fra quelli che preferiscono la tradizione...&nbsp;

<a href="http://cdn.auto.it/images/2016/01/04/schermata-2015-12-16-alle-12_05_19.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-53628" src="http://cdn.auto.it/images/2016/01/04/schermata-2015-12-16-alle-12_05_19.jpg" alt="Schermata 2015-12-16 alle 12.05.19" width="595" height="397" /></a><h1>Tranquilla normalit&agrave; </h1>L&rsquo;abitacolo della Qashqai &egrave; meno ricercato di Kadjar ma sembra meglio assemblato, a parte qualche inserto plastico dall&rsquo;aspetto piuttosto poveroTUNNEL CAPACEIn questo caso i rivestimenti interni sono in tessuto e non vi sono regolazioni elettriche, ma quella lombare resta presente. Il tunnel &egrave; conformato diversamente ma presenta sempre una buona disposizione dei vani portaoggetti e soprattutto il capacissimo vano sotto il bracciolo: pi&ugrave; di 6 litri.VARIANO SOLO I RIVESTIMENTIRispetto alla Kadjar non troviamo variazioni sostanziali nella disposizione dei sedili, rivestimenti a parte. Anche in questo caso il quinto occupante sta relativamente comodo ma con posizione obbligata dei piedi.MAGGIOR SOTTOFONDORispetto alla Kadjar, il bagagliaio della Qashqai non presenta differenze rilevanti se non un doppio fondo leggermente pi&ugrave; alto che per&ograve; toglie qualcosa alla capacit&agrave; minima, di 430 litri (ma si arriva fino a 1585).<a href="http://cdn.auto.it/images/2016/01/04/schermata-2015-12-16-alle-12_05_35.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-53627" src="http://cdn.auto.it/images/2016/01/04/schermata-2015-12-16-alle-12_05_35.jpg" alt="Schermata 2015-12-16 alle 12.05.35" width="579" height="386" /></a>&nbsp;<h1>Quadro a scelta </h1>Gli interni della Kadjar si presentano bene in questo allestimento top, con tanto di strumentazione personalizzabileTUTTA PELLE OPTIONAL I rivestimenti completamente in pelle (anzich&eacute; misti tessuto/ecopelle) sono un optional che si abbina ai sedili riscaldabili e alla regolazione elettrica di quello del guidatore, per un totale di 1.500 euro.SPAZIO PER CINQUE, ECCETTO I PIEDI Spazio e confort non difettano all&rsquo;interno della Kadjar e pure un viaggio in cinque persone non &egrave; improponibile, pur se i piedi di chi sta in mezzo devono fare i conti con il tunnel.MODULABILE NEL CARICO Il bagagliaio della Kadjar &egrave; regolare e sfruttabile, soprattutto con il pianale in due pezzi che crea un&rsquo;intercapedine da doppiofondo. Lo stesso vale per la Qashqai, dove c&rsquo;&egrave; una cappelliera a copertura anzich&eacute; la tendina scorrevole e asportabile.&nbsp;

<a href="http://cdn.auto.it/images/2016/01/04/schermata-2015-12-16-alle-12_06_13.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-53626" src="http://cdn.auto.it/images/2016/01/04/schermata-2015-12-16-alle-12_06_13.jpg" alt="Schermata 2015-12-16 alle 12.06.13" width="640" height="139" /></a>Quando, come in questo caso, ci si ritrova a guidare due vetture la cui sostanza tecnica &egrave; praticamente identica, il rischio &egrave; quello di farsi fuorviare da elementi secondari o addirittura puramente estetici. Ma, a ripensarci, siamo sicuri sia&nbsp;davvero un rischio? Dopotutto &egrave; proprio sui dettagli che si pu&ograve; giocare la preferenza personale di chiunque, nel decidere a favore di una macchina o di un&rsquo;altra, anche quando l&rsquo;acquisto comporta un impiego cospicuo di denaro.Del resto sono elementi che hai sotto l&rsquo;occhio per tutto il tempo che stai alla guida, o che azioni con frequenza, a fare la differenza fra un viaggio pi&ugrave; o meno piacevole; un po&rsquo; come vale per il desktop del computer quando ci lavori 8 ore al giorno (se non pi&ugrave;). E proprio da questo punto di vista vale la pena partire subito da un elemento&nbsp;distintivo della Renault Kadjar: il quadro strumenti personalizzabile. Non dobbiamo certo stare a spiegare come scegliere il colore preferito in una gamma di 5 renda pi&ugrave; piacevole l&rsquo;interazione, e anche senza scomodare Freud siamo&nbsp;sicuri sia possibile dimostrare che i colori influiscono sullo stato d&rsquo;animo e sulla guida.OLTRE alla strumentazione, con la Qashqai che peraltro rilancia sul lato del display centrale offrendo una completa vista perimetrale in manovra (e non solo le barrette distanziali della Kadjar), va detto che l&rsquo;intero ambiente della Renault appare pi&ugrave; gradevole, sebbene non esente da difetti. Questo non dipende solamente dai rivestimenti in pelle, ma anche da una migliore resa degli&nbsp;elementi plastici presenti, sebbene non si possa realmente parlare di maggior qualit&agrave;, alla fin fine. Un esempio ben visibile anche nelle immagini &egrave; dato dal volante: quello Nissan appare pi&ugrave; &ldquo;grezzo&rdquo;, eppure non &egrave; risultato inferiore (semmai l&rsquo;opposto) in termini di gestione dei vari comandi che vi troviamo &ldquo;annegati&rdquo;.PROPRIO lo sterzo pu&ograve; essere l&rsquo;elemento che ci introduce alla guida vera e propria, stavolta ovviamente pi&ugrave; dal punto di vista dinamico che estetico. Con la Qashqai che dalla sua propone la doppia modalit&agrave; di intervento della servoassistenza elettrica, cio&egrave; Normal e Sport. In realt&agrave;, passare da una scelta all&rsquo;altra &egrave; un po&rsquo; macchinoso, perch&eacute; lo si fa via software tramite il display fra gli strumenti e dopo qualche passaggio. Inoltre abbiamo trovato poco omogeneo l&rsquo;azionamento in Sport, preferendo alla fine restare sempre in Normal. In questo modo ci siamo ritrovati con una sterzata pi&ugrave; leggera (anche di quella della Kadjar) ma non talmente da compromettere il feeling con la strada.Restando in tema di comandi, ma scivolando pi&ugrave; sul piano tecnico, abbiamo un cambio manuale sufficientemente maneggevole sulla Qashqai, al quale si contrappone&nbsp;l&rsquo;automatico, sempre a sei rapporti ma con doppia frizione, sulla Kadjar. Quest&rsquo;ultimo &egrave; confortevole ma un po&rsquo; lento nelle reazioni, ancor pi&ugrave; di quanto dica l&rsquo;accelerazione rilevata &ldquo;sul campo&rdquo;: 11&rdquo;97 contro gli 11&rdquo;16 della Qashqai per scattare da 0 a 100 km/h.INFLUISCE anche sui consumi, la presenza del cambio automatico (se non altro per via del peso), facendo perdere mediamente mezzo km per litro. In questo fattore c&rsquo;&egrave; peraltro la complicit&agrave; della gommatura pi&ugrave; abbondante della Kadjar, che tuttavia permette di recuperare qualcosa in frenata (34,5 metri contro 35,3 per fermarsi dai 100 orari). L&rsquo;effetto sulla guida pi&ugrave; in generale &egrave; poco avvertibile ed entrambe le vetture si dimostrano tendenzialmente sottosterzanti, pur se impegnandosi un po&rsquo; si pu&ograve; mettere in crisi il retrotreno.Ma parliamo di casi estremi e ricordando sempre la presenza di vari ausili elettronici alla guida, per i quali abbiamo riscontrato una maggior rapidit&agrave; di intervento nel caso della Renault. Le sospensioni, infine, non sono molto &ldquo;salde&rdquo; ma non inficiano sul confort quanto certi fruscii.&nbsp;

<a href="http://cdn.auto.it/images/2016/01/04/schermata-2015-12-16-alle-12_04_53.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-53629" src="http://cdn.auto.it/images/2016/01/04/schermata-2015-12-16-alle-12_04_53.jpg" alt="Schermata 2015-12-16 alle 12.04.53" width="614" height="409" /></a>La Qashqai &egrave; stata la prima vettura della famiglia Nissan-Renault a beneficiare della nuova base tecnica CMF. Un punto di partenza comune a molti modelli (fra cui X-Trail) anche piuttosto eterogenei come dimensioni: in questo sta appunto la modularit&agrave; del progetto, che esalta la sinergia in termini di costi di sviluppo e produzione (40 e 30 per cento in meno rispettivamente). Il passo resta uguale alla Kadjar, mentre variano un poco gli ingombri per via delle differenze nei paraurti. La Qashqai non prevede per&ograve; il cambio automatico, e anche in questo caso le trasmissioni evolute (cambio Xtronic e AllMode 4x4) sono riservate alla 1.6 130 cv.<a href="http://cdn.auto.it/images/2016/01/04/renault.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-53632" src="http://cdn.auto.it/images/2016/01/04/renault.jpg" alt="Renault" width="569" height="379" /></a>La variante da 110 cavalli &egrave; quella pi&ugrave; semplice ed economica, non solo in termini di prezzo d&rsquo;acquisto ma anche di consumi e manutenzione, fra le motorizzazioni turbodiesel per la Kadjar. Oltre a questa 1.5 con la sola trazione anteriore vi &egrave; infatti la 1.6 da 130 cv che pu&ograve; avere anche la trazione integrale. Nel reparto trasmissione c&rsquo;&egrave; per&ograve; l&rsquo;alternativa del cambio automatico a doppia frizione e sei rapporti, quello montato sulla vettura in prova (che per&ograve; fa abbassare la coppia da 260 a 250 Nm). Il tutto all&rsquo;interno di quell&rsquo;architettura tecnica Common Module Family (CMF) che la Kadjar condivide con la Qashqai ma pure con la nuova Espace.

La modernit&agrave; della Kadjar si contrappone alla maggiore tradizione e linearit&agrave; della Qashqai

Renault Kadjar vs Nissan Qashqai, prova

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Cercate le differenze

Losanga in vista

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