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Nuova Toyota Prius, l'ibrida "mette la quarta": la prova
La quarta generazione dell'ibrida più venduta di sempre torna ad avere un aspetto stravagante. La guida resta piacevolmente vellutata. Contenuti i consumi

Saverio Villa
29 lug 2016 (Aggiornato alle 11:07)
Interni
Non sono spiccioli, ma va detto che già la versione base è superequipaggiata e offre di serie perfino il cruise control attivo, il riconoscimento della segnaletica stradale e la ricarica wireless per gli smartphone. Diciamo pure che per chi ne fa un uso professionale (come le schiere di taxisti che con somma soddisfazione hanno scelto le affidabilissime Prius precedenti) un’Active basta e avanza. Passare alla Style, però, significa, accedere a optional sicuramente utili (navigatore, audio premium e assistenza al parcheggio in primis) e avere di serie head-up display e un monitoraggio più fine della zona posteriore, grazie ai sistemi di sorveglianza degli angoli ciechi e degli ostacoli.
Nulla di irrinunciabile in assoluto, ma si tratta di un completamento opportuno se invece la Prius viene scelta da chi vuole rinforzare la propria immagine “eco-techno-friendly” per alleviare la plausibilissima fregola di mettere piede al più presto nell’era.



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