La Mercedes CLS ha lanciato la categoria delle grandi berline-coup&eacute; di lusso.&nbsp;Ovvero una carrozzeria a quattro porte abbinata di un design dinamico, ma non estremo: una rivoluzione nel 2004, poi seguita a stretto giro anche dalla concorrenza.  Il 29 novembre al Salone di Los Angeles sar&agrave; svelata la terza generazione della CLS. Questo breve video teaser anticipa il design esterno, quello di primo impatto. E che sin dall&#39;inizio ne ha caratterizzato la personalit&agrave; unica.    Questa prima visione sembra voler indicare uno stile complessivo&nbsp;fedele al retaggio. La silhouette ripropone una sagoma riconducibile alle altre due serie. Il profilo resta classicheggiante, mentre cambiano i dettagli, che spesso definiscono la personalit&agrave; del modello.  Ci riferiamo ai fari a LED. Lo &quot;sguardo&quot; della nuova CLS &nbsp;&egrave; pi&ugrave; sottile, affilato e anche la calandra ha una forma pi&ugrave; tridimensionale, in questo vicina a tutte le auto pi&ugrave; recenti della gamma Mercedes.  La nuova CLS ovviamente proporr&agrave; i sistemi di guida assistita delle pi&ugrave; recenti Classe E e Classe S, con i sensori posti della grande Stella della griglia. I motori annunciati saranno i 4 e 6 cilindri diesel e benzina nelle versioni pi&ugrave; potenti a disposizione.  &nbsp; 

La nuova serie della berlina-coup&egrave; sar&agrave; presentata il 29 novembre al Salone di Los Angeles

Mercedes CLS, terza generazione in arrivo: il primo teaser

Al&nbsp;Salone di Ginevra&nbsp;&egrave; attesa la&nbsp;Mercedes-AMG GT&nbsp;a&nbsp;quattro porte, il cui nome &egrave; ancora un mistero. Ma la realizzazione della&nbsp;GT Concept&nbsp;presentata durante la scorsa edizione della kermesse &egrave; quasi certa. Il concetto di berlina sportiva o di coup&eacute; a quattro porte ha fatto breccia da tempo. E il desiderio di andare a competere con la&nbsp;Porsche Panamera&nbsp;ha fatto il resto.  Il prototipo mostrato per celebrare i 50 anni di AMG &egrave; stato&nbsp;sviluppato. Da mesi girano vetture camuffate. La&nbsp;AMG-GT&nbsp;four door&nbsp;punter&agrave; molto in alto, presentantosi con potenze superiori alla Panamera.  La pi&ugrave; interessante dovrebbe essere la&nbsp;top di gamma. Che apparter&agrave; alla famiglia&nbsp;EQ Power+, gli ibridi ad altissime prestazioni del Marchio. Dotati di una&nbsp;tecnologia&nbsp;derivata dall&#39;esperienza in&nbsp;F1, anche se non estrema come quella della&nbsp;Project One. La potenza stimata &egrave; di&nbsp;805 cavalli, grazie all&#39;accoppiata del&nbsp;V8 biturbo da 4 litri&nbsp;e il motore&nbsp;elettrico. Che grazie al&nbsp;powertrain&nbsp;dotato di&nbsp;plug-in, dovrebbe fornire un&#39;autonomia di circa&nbsp;50 km. La&nbsp;Panamera Turbo S Sport E-Hybrid, per inciso, si &quot;ferma&quot; a 680 cavalli. Trattasi sempre di potenze stratosferiche. Ma per la Mercedes-AMG probabilmente bisogner&agrave; aspettare il&nbsp;2019.  Ci saranno anche altre&nbsp;due versioni ibride plug-in, con potenze di circa&nbsp;670 e 740 cavalli, con autonomia solo elettrica probabilmente leggermente inferiori. Trazione integrale (motore a benzina &nbsp;posto davanti, l&#39;elettrico dietro) e cambio automatico a nove marce. E anche un&nbsp;versione &quot;solo&quot; a benzina,con lo stesso motore e una potenza di circa 612 cavalli. 

In arrivo una nuova berlina-coup&eacute; con powertrain ibrido plug-in che potrebbe superare quota 800 cavalli

Mercedes-AMG GT, una gran turismo quattro porte per sfidare Porsche Panamera?

Per una volta cambia registro, Jon Olsson. Non una supercar estrema, bens&igrave; un fuoristrada, per l&rsquo;ultimo regalo in vista della stagione invernale. Dalla ormai storica Audi RS6 Avant alla Aventador trasformata in gatto delle nevi, passando per le elaborazioni con kit carrozzeria allargati, dall&rsquo;eclettico sciatore ne abbiamo viste di ogni. Ora &egrave; il turno di una Mercedes Classe G 500 4x4&sup2;, senza dubbio quanto di pi&ugrave; versatile potesse scegliere.&nbsp;  Tuning curato dagli olandesi di Absolute Motors, che non rinuncia ai tratti simbolo delle elaborazioni di Olsson, a cominciare dal motivo camouflage sulla carrozzeria. La G 500 4x4&sup2; si avvia al tramonto, produzione agli sgoccioli a Graz. Con il modello di serie ha, tuttavia, poco da spartire. Il motore V8 4 litri twin-turbo &egrave; accreditato di 800 cavalli, in attesa di una verifica sui rulli. Lo snorkel in carbonio, firmato Brabus, consente di spingersi al limite nei passaggi di guadi profondi, esercizio nel quale la G 500 4x4&sup2; vale di per s&eacute; 100 centimetri di profondit&agrave;. Altri cambiamenti hanno interessato il frontale, dall&#39;adozione del verricello, a luci supplementari a led, lampeggianti e sirena, bull-bar con griglia sui fari e tiranti d&#39;acciaio collegati al portapacchi sul tetto. Non esattamente per assicurarne la tenuta, quanto per proteggere il parabrezza nei passaggi in fuoristrada tra gli alberi, tenendo alla larga i rami che potrebbero intralciare la visibilit&agrave;.  Classe G, il canto del cigno sullo Schockl  Tetto come al solito fornito del necessario per le esplorazioni nei punti pi&ugrave; distanti dalla civilt&agrave;, dalla ruota di scorta, alle taniche di benzina fino a una pala. Cos&igrave;, diventa &quot;Lord Hans&quot;. 

L&#39;ultima elaborazione di Absolute Motors su base Mercedes 4x4&sup2; accreditata di 800 cavalli. Fuoristrada inarrestabile, la personalizzazione lo riempie gadget e accessori

Classe G 500 4x4&sup2;, 800 cavalli per lo sciatore estremo Olsson

Quando l&#39;aereo prende esempio dall&#39;auto.&nbsp;La nuova Suite di First Class dei&nbsp;Boeing 777 di Emirates &egrave; ispirata all&#39;abitacolo della Mercedes Classe S con morbidi sedili rifiniti in pelle, pannelli high-tech con comandi touch screen e illuminazione di atmosfera.  Replicando quella maniacale&nbsp;attenzione ai dettagli che hanno reso celebbre l&#39;ammiraglia della Stella a tre punte, leader della categoria delle limousine di lusso. Il progetto ha preso forma nel&nbsp;2014, quando un team di Emirates ha incontrato i migliori designer di Mercedes-Benz, in occasione di un laboratorio dedicato al design presso Woburn Abbey nel Regno Unito. Durante questo incontro, il team ha avuto l&#39;opportunit&agrave; di scoprire alcuni dei prototipi, tra cui la nuova Classe S, allora in progettazione. Da quel meeeting &egrave; nata l&#39;idea di rendere ancora pi&ugrave; speciale la prima classe del prestigioso jet.&nbsp;  Le sfide di un designer di auto non sono poi cos&igrave; diverse da quelle di un designer di aeromobili: entrambi devono garantire funzionalit&agrave; e comfort in uno spazio limitato, e al tempo stesso rispettare norme e standard di sicurezza. L&#39;auto stavolta &egrave; arrivata prima e l&#39;aereo ha preso appunti... 

La nuova Suite di First Class del Boeing 777 &egrave; &quot;mutuata&quot; all&#39;ammiraglia, con morbidi sedili rifiniti in pelle, pannelli high-tech con comandi touch screen e illuminazione di atmosfera

Mercedes fra le nuvole con Emirates. Prima classe o ammiraglia?

Il futuro &egrave; oggi. Le auto elettriche sono ancora, per la grande produzione, un orizzonte magari visibile, ma non realizzabile a breve termine. Nel frattempo le auto bisogna venderle. E Mercedes ovviamente ha un suo piano elettrico, annunciato in pompa magna al Salone di Francoforte. Ma questo countdown si completer&agrave; nel 2022. E prima di allora la Casa della Stella a tre punte proporr&agrave; ovviamente altre soluzioni.  La ricetta pi&ugrave; efficiente attualmente per Mercedes &egrave; il powertrain diesel ibrido plug-in. Un efficiente due litri a gasolio, un motore elettrico e delle batterie potenti.  Al&nbsp;Colloquium di Aachen,evento dedicato alla tecnologia di auto e propulsori, &egrave; stata infatti presentata una evoluzione dell&#39;attuale duemila turbodiesel. Il quattro cilindri ha nome OM 654, attualmente il pi&ugrave; utilizzato sulla gamma medio alta. Ad esempio dalla simbolica Classe E, la grande berlina di rappresentanza Sulla quale eroga 194 cavalli e ha una coppia di 400 Nm.  Il beneficio dell&#39;ibrido porta numeri interessanti. L&rsquo;accoppiata col motore elettrico e il pacco di batterie dovrebbe portare a una potenza di 300 cavalli e addirittura 700 Nm di coppia. Il propulsore elettrico sincrono &egrave;&nbsp;inserito all&rsquo;altezza del cambio automatico G-Tronic a nove marce. Il motore elettrico fornisce la spinta iniziale e in decelerazione ricarica la batteria da 13,5 kWh.&nbsp;La cui ricarica da presa &quot;casalinga&quot; impiegherebbe circa sette ore.  Mercedes dichiarta che con questa soluzione la marcaia sarebbe al 50% elettrica e al 50% a gasolio. Ovvero consumi dimezzati, che sulla Classe E si potrebbero ipotizzare per una percorrenza media di 30 km/litro. 

Potenza di 300 cavalli, coppia di 700 Nm e per il 50% del tempo l&#39;auto viaggia elettrica

Mercedes, il diesel plug-in ibrido che consuma la met&agrave;

La Mercedes-AMG Project One &egrave; stata forse la stella assoluta del Salone di Francoforte. Tenuta a battesimo dal neo campione di F1, Lewis Hamilton. Una vera e propria Formula Uno omologata per la strada. Ambitissima nella sua serie limitata di 275 esemplari.  Sar&agrave; ordinabile dal 2019. Gli appassionati aspetteranno? C&#39;&egrave; un ma, perch&egrave; un modello sarebbe gi&agrave; in vendita sul motore di ricerca   Le primizie si pagano &egrave; chiaro. I tempi di consegna annunciati sono realistici: secondo trimestre 2019.  Ricordiamo che&nbsp;Mercedes-AMG Project One&nbsp;&egrave; una coup&eacute; due posti con motore posteriore/centrale e cambio a 8 marce. Accelera da zero a duecento all&rsquo;ora in meno di 6 secondi. E pu&ograve; raggiungere una velocit&agrave; massima di circa 350 km orari. &nbsp;  Il motore &egrave; il V6 turbo ibrido della F1, con la stessa cilindrata di 1600 cc, le stesse misure di alesaggio e corsa, gli stessi componenti interni del propulsore F1.&nbsp;Complessivamente la power unit&nbsp;tra termico ed elettrico, sviluppa oltre 1000 cavalli, addirittura pi&ugrave; della F1 di Hamilton che arriva a circa 970. Rispetto alla monoposto la Project One possiede due motori elettrici in pi&ugrave;. Piazzati sulle ruote anteriori: erogano 163 cavalli. 

Al doppio della quotazione di listino su un sito tedesco: consegna nel secondo trimestre 2019

Mercedes-AMG Project One la prima in vendita a 4,5 milioni di euro

Icona del fuoristrada estremo e di lusso, la Mercedes Classe G si presenta in una Limited Edition &quot;approved&quot; dallo&nbsp;Sch&ouml;ckl. Si tratta di un monte delle Alpi asutriache nei pressi di Graz, celebre non per le sual altezza (1.445 metri) ma per i suoi percorsi dedicati all&#39;off-road.  Non a caso nei pressi c&#39;&egrave; lo stabilimento dove viene direttamente assemblata la Mercedes Classe G, che beneficia anche di una pista di prova nella localit&agrave;. La produzione del mezzo &egrave; cominciata nel 1979 e la nuova generazione &egrave; in rampa di lancio.  Tre versioni speciali. Si tratta della G 350 d Limited Edition, della G 350 d Professional Limited Edition e della G 500 Limited Edition. Le prime due sono mosse dal V6 diesel di 3 litri da 245 cv e 600 Nm di coppia, mentre la terza ha il V8 benzina da 422 cv e 610 Nm di coppia. I prezzi vanno da 103.940 a 140.164 euro in Germania. Sulla G500 l&#39;iscrizione Limited Edition &egrave; illuminata sulla porta, sulle altre due &egrave; presente sul montante anteriore,  La  G 350 d Limited Edition &egrave; dotata dello Sport Package, di una verniciatura nera specifica, vetri oscurati, cerchi da 19&quot;, tetto apribile e interni in pelle bicolore marrone e nera. L&#39;atmosfera &egrave; coccolata dal sistema&nbsp;Harman Kardon Logic 7. La&nbsp;G 350 d Professional Limited Edition&nbsp;&egrave; pi&ugrave; votata all&#39;offroad che al lusso, con uno speciale china blue di carrozzeria, ma soprattutto il pack&nbsp;Professional Offroad, con anche&nbsp;paraurti anteriore d&rsquo;acciaio e griglie di protezione per i fari. Gli interni sono misto pelle/tessuto. Per chi vuol farsi vedere sempre e comunque c&#39;&egrave; la&nbsp;G 500 Limited Edition, color platino, volante AMG Performance&nbsp;e interni di pelle nera. Con il sound del V8 che avvisa dell&#39;arrivo. 

&quot;Tripla&quot; serie speciale dell&#39;iconico e lussuoso fuoristrada, in attesa dell&#39;erede

Mercedes Classe G Limited Edition, canto del cigno sullo Sch&ouml;ckl

L&#39;ibrido leggero sbarca su Mercedes Classe E Coup&eacute; (leggi la prova su strada). I vantaggi di una rete elettrica a 48 volt, dedicata alla pompa dell&#39;acqua e allo starter-generatore a cinghia si leggono sotto forma di numeri. Quelli delle prestazioni del 2 litri turbo benzina, con sovralimentazione di tipo Twin Scroll - che prevede la divisione dei gas di scarico dei quattro cilindri in due condotti separati -, arrivano 299 cavalli e 400 Nm, valori da unit&agrave; sei cilindri; poi ci sono i numeri legati ai consumi, 6,7 litri/100 km il dato dichiarato nel ciclo misto su Mercedes E 350, pressoch&eacute; uguale il consumo della declinazione cabriolet e inferiore ai consumi del 2 litri 184 cavalli benzina.  Il duplice ruolo del sistema generatore-starter prevede che recuperi energia fino a 16 cavalli nelle fasi di decelerazione e dia un contributo di 13 cavalli e 150 Nm di spinta al motore termico a regimi di rotazione inferiori ai 2.500 giri/min. L&#39;integrazione nell&#39;architettura del motore non richiede grandi modifiche, utilizzando punti d&#39;attacco simili a un normale alternatore.  Il mild-hybrid secondo Mercedes svolge tre funzioni: dal recupero dell&#39;energia in frenata alla spinta supplementare, fino all&#39;ampliamento dei frangenti di coasting, a velocit&agrave; pi&ugrave; elevate e con una durata della disattivazione del motore termico prolungata.&nbsp;&nbsp;  Mercedes, nel 2017 debuttano le nuove famiglie di motori  Classe E 350 cos&igrave; equipaggiata stacca un tempo di 5&quot;9 in accelerazione da 0 a 100 km/h e raggiunge i 250 km/ di velocit&agrave; massima, autolimitata. L&#39;unit&agrave; M 264 debutta anche sulla cabriolet, con un listino prezzi annunciato in 65.212 euro sul mercato tedesco, a fronte dei 59.738 euro della E 350 Coup&eacute;. Entrambe montano una trasmissione automatica 9G-Tronic e introducono, con l&#39;occasione, novit&agrave; sulle colorazioni disponibili, le finiture e i pacchetti opzionali.&nbsp;  LA GAMMA MERCEDES E IL LISTINO PREZZI 

Il generatore-starter recupera energia, supporta il 2 litri turbo benzina nella spinta ed estende le fasi di coasting. Prestazioni su, consumi contenuti, inferiori al 2 litri da 184 cavalli

Mercedes E 350, mild hybrid 48v su coup&eacute; e cabrio

        La gamma Mercedes Classe S Coup&eacute; (e cabrio) 2018 arriva nelle concessionare con i nuovi contenuti del restyling e un listino prezzi che, nel caso della coup&eacute;, si muove nella forbice tra i 105.087 euro della S 450 4Matic Premium da 367 cavalli e i 259.960 euro della AMG S 65 da 630 cavalli. Un'offerta che comprende anche la variante S 560 con motore V8 4 litri biturbo da 469 cavalli, declinata nella proposta due ruote motrici o 4Matic, e la AMG S 63 da 612 cavalli.&nbsp; Quest'ultima si presenta in edizione lancio, Exclusive Yellow Night Edition, limitata nella commercializzazione a 6 mesi e contraddistinta da abbinamenti cromatici gi&agrave; nel nome evidenti. La tinta carrozzeria si potr&agrave; scegliere tra il selenite grey magno e il night black magno, il tocco di giallo arriva sulle calotte degli specchietti in fibra di carbonio e sulle pinze dell'impianto frenante, con dischi carboceramici di serie. Carbonio che va a sostituire, su richiesta, gli elementi trattati in nero lucido dello splitter, delle cornici intorno alle prese d'aria sul paraurti e dello spoiler applicato al baule.&nbsp; Le novit&agrave; di Classe S restyling Specifici i cerchi in lega 7 razze sdoppiate, neri con anello esterno diamantato. L'applicazione della grafica ala base delle portiere completa la personalizzazione esterna. Gli interni di Mercedes-AMG S 63 Coup&eacute; Exclusiv Yellow Night Edition si segnalano per il rivestimento in pelle nappa dei sedili e di ampie porzioni dell'abitacolo, pelle forata dal motivo diamantato sulle sedute e cuciture a contrasto: &egrave; l'Exclusive package. Il giallo campeggia sul volante, i sedili, la plancia abbina inserti in nero laccato e fibra di carbonio opaca. Nella dotazione di serie anche le soglie sottoporta illuminate, i badge AMG sugli schienali.&nbsp; Quanto al prezzo, sul mercato tedesco &egrave; indicato in oltre 202 mila euro. LA GAMMA MERCEDES E IL LISTINO PREZZI       

Coup&eacute; e cabriolet restyling vanno a listino e, la prima, &egrave; accompagnata da un'edizione speciale Exclusive Yellow Night che verr&agrave; proposta per un periodo limitato

Mercedes-AMG S 63 Coupé, la Night Edition "a tempo"

Ha soluzioni buone per far passare una Classe G quale fuoristrada formato extra-small. Mercedes G 500 4x4&sup2; si avvia a concludere il proprio ciclo di vita, iniziato da concept, nel 2015, trasformatosi in prodotto di serie, realizzato su richiesta nell&#39;impianto Magna Steyr di Graz, dal quale escono tutte le Classe G e l&#39;ancor pi&ugrave; estrema ed esotica Mercedes G 63 AMG 6x6. Ottobre sar&agrave; l&#39;ultimo mese per ordinare la versione maxi della G 500, mezzo che, grazie agli accorgimenti tecnici adottati, incrementa a dismisura le prestazioni in off-road.  Lo fa grazie agli assali a portale, la maggior luce da terra, ben 45 centimetri prima di incontrare un organo meccanico, possibili grazie al posizionamento degli assali, anteriore e posteriore, al di sopra del centro ruota. Sospensioni regolabili, 1 metro esatto di profondit&agrave; di guado affrontabile, angoli caratteristici di 52 gradi per l&#39;attacco e 54 gradi di uscita. Sono i dati che raccontano meglio la G 500 4x4&sup2;, insieme all&#39;altezza di 2 metri e 25 centimetri e la larghezza incrementata di 30 centimetri, fino ai 2 metri e 10.&nbsp;  Impressiona la capacit&agrave; di spingersi in 7&quot;4 da zero a cento, nonostante massa certo non da peso mosca. Il V8 4 litri biturbo eroga 422 cavalli, 35 pi&ugrave; della G 500 normale, 610 Nm di coppia, scaricati sulle quattro ruote, con cerchi da 22 pollici e gommatura 325/55. La chiusura degli ordini non corrisponde con i saldi di fine stagione: il prezzo di listino per il mercato tedesco resta oltre i 230 mila euro, pi&ugrave; di 260 mila euro per il mercato italiano.&nbsp;  Chiusura che arriva nell&#39;anno in cui nell&#39;impianto di Graz Mercedes ha assemblato l&#39;esemplare numero 300 mila di Classe G, dall&#39;avvio della produzione nel 1979, aspettando un prossimo, importante, aggiornamento per un fuoristrada entrato di diritto tra i modelli iconici.&nbsp;  LA GAMMA MERCEDES E IL LISTINO PREZZI 

Ultimi ordini entro ottobre, poi il fuoristrada diverr&agrave; pezzo pregiato per i collezionisti.&nbsp;

Mercedes G 500 4x4&sup2;, produzione al tramonto

D&agrave; appuntamento al 2018, Mercedes GLS Grand Edition. Una versione speciale del suv 7 posti che si caratterizza per la presenza di due pacchetti specifici. L&#39;Exterior package avr&agrave; un costo di 2.300 euro sul mercato tedesco, l&#39;Interior package richieder&agrave; un assegno pi&ugrave; pesante di 5.950 euro. Cos&igrave;, la personalizzazione di GLS nelle sue tre varianti, due benzina e un diesel. GLS 350d V6 3 litri da 258 cavalli, GLS 400 V6 3 litri da 333 cavalli e GLS 500 V8 4.6 litri da 455 cavalli.&nbsp;  Il Grand dell&#39;edizione speciale non sta certo a sottolineare l&#39;imponenza delle dimensioni, i 5 metri e 13 centimetri lunghezza del suv. Piuttosto fa riferimento all&#39;importanza dei materiali e degli accostamenti offerti soprattutto nell&#39;abitacolo, dov&#39;&egrave; la plancia a spiccare, con un&#39;ampia fascia centrale con inserto in legno, ripreso sui pannelli delle porte, che ha la particolarit&agrave; della finitura a poro aperto.  Si innesta in un insieme rivestito interamente in pelle nappa color espresso brown, accostato alla tinta porcellana adottata sui sedili designo e gli altri punti di contatto: poggiabraccio centrale e porte. Colori riservati alla Grand Edition. Quanto alle sedute, si distinguono per le cuciture a contrasto marroni e la lavorazione trapuntata a diamante.  Mercedes GLS 350d, la prova su strada  Un ambiente dai toni caldi, accogliente anche grazie ai tappetini in velluto e le luci ambiente personalizzabili, altri dettagli dell&#39;Interior package. All&#39;esterno, il pacchetto speciale include le due colorazioni dedicate, i cerchi da 20 pollici e i badge identificativi Grand Edition.&nbsp;  LA GAMMA MERCEDES E IL LISTINO PREZZI 

Due pacchetti speciali per il maxi suv Mercedes, disponibile da marzo 2018 e tre diverse proposte di motorizzazione. A bordo &egrave; abbinamento di pelle nappa e inserti in legno a poro aperto

Mercedes GLS Grand Edition, pelle unica

Come sar&agrave; il futuro prossimo di Mercedes? La EQ A Concept &egrave; molto pi&ugrave; che una dichiarazione d&#39;intenti.  La Casa della Stella a tre punte al Salone di Francoforte ha mostrato una compatta a tre porte. Che per&ograve; &egrave; facile anche immaginare a cinque o anche come crossover. Le forme sono quelle di un prototipo, molto affusolate e moderne: gli sbalzi contenuti lasciano presagire una buona abitabilit&agrave; per quattro o cinque persone.&nbsp;  Sta nel guado, le dimensioni sono da segmento B/C. La lunghezza &egrave; di 428 centimetri, la larghezza di 181 e altezze di 143. Ingombri piuttosto vicini alla Classe A. Il piglio non mancam come evidenziano di cerchi da 20&rdquo; e la tinta speciale Alu-Beam.  La EQ A Concept divneter&agrave; un&#39;auto vera: sar&agrave; costruita in serie, entro pochi anni, non a caso nella fabbrica di Rastatt, dove sar&agrave; assemblata &nbsp;anche la futura &nbsp;Classe A.  E&#39; stata presentata con un bell&#39;impatto. A iniziare dai fari laser con fibra ottica, ma &egrave; ovviamente &egrave; stato il powertrain ad attirare l&#39;attenzione. E&#39; composto da due motori elettrici, posti ognuno su un asse. Trazione integrale e potenza totale di 272 cavalli, cui si aggiungono 500 Nm di coppia. L&rsquo;accelerazione &egrave; eccellente, come sempre nelle elettrihce: da 0 a 100 km/h in 5 secondi.  Selenzionando lemodalit&agrave; di guida ci sono Sport e Sport Plus si ha una differente ripartizione della coppia tra asse posteriore e anteriore. Le batterie agli ioni di litio hanno una capacit&agrave; da 60 kW. L&rsquo;autonomia dichiarata &egrave; di 400 chilometri. Dalle stazioni di carica rapida &nbsp;si possono recuperare fino a 100 km di autonomia in soli 10 minuti. Il punto &egrave;: quante stazioni di questo genere ci saranno nel 2020?   

Lunga 4,28 metri, con 272 cavalli e 400 km di autonomia, diventer&agrave; un&#39;auto di serie

Mercedes EQ A Concept, l&#39;elettrica di domani

FRANCOFORTE. Hamilton l&rsquo;aveva ampiamente pubblicizzata via Twitter fin dai giorni dopo il Gp di Monza. &ldquo;Vedrete che macchina sar&agrave; la Mercedes AMG Project One: una vera bestia&rdquo;, twittava.  Per aggiungere poi: &ldquo;Contate i giorni al salone di Francoforte per vederla&rdquo;. E il gran giorno &egrave; arrivato. C&rsquo;era anche Lewis, giubbotto rosso e occhiali (da riposo, non da vista) alla serata pre-salone organizzata da Mercedes per svelare al mondo la Project One.  La supercar pi&ugrave; vicina a una Formula Uno che sia mai stata costruita. Una coup&eacute; due posti con motore posteriore/centrale e cambio a 8 marce. Con prestazioni mozzafiato degne di una F1: accelera da zero a duecento all&rsquo;ora in meno di 6 secondi (s&igrave;, avete letto bene: in 6&rdquo; va da zero a duecento km/h, non cento come tutte le altre auto!). E pu&ograve; raggiungere una velocit&agrave; massima di circa 350 km orari. &nbsp;  Dall&rsquo;esterno la Project One ha un aspetto basso e schiacciato, ma non ha le forme curvilinee e aggressive di tante supercar recenti. Anzi, assomiglia di pi&ugrave; ai prototipi di Le Mans di fine Anni &lsquo;90, quelli in cui l&rsquo;aerodinamica era semplificata e non giocava un ruolo da padrona come oggi. Spicca nella vista posteriore invece la vistosa e lunga pinna nera sul cofano, molto simile a quella delle F1 odierne. In carbonio, come &egrave; nello stesso materiale il telaio monoscocca.  Ma quello che accomuna davvero la Project One alla Mercedes W08 di Hamilton si trova sotto il cofano. Tutto il powertrain, la parte motore/trasmissione della monoposto, &egrave; derivato direttamente dalla vettura F1. Il motore &egrave; il V6 turbo ibrido della F1, con la stessa cilindrata di 1600 cc, le stesse misure di alesaggio e corsa, gli stessi componenti interni del propulsore F1. &ldquo;Proprio tutto uguale perch&eacute; li costruiamo con gli stessi macchinari&rdquo;, ci spiega Andy Cowell il capo della fabbrica dei motori F1 Mercedes di Brixworth, in Inghilterra, dove nascono sia i motori F1 che usano Hamilton e Bottas, sia quello della Project One.&nbsp;  Complessivamente la power unit della Project One, tra termico ed elettrico, sviluppa oltre 1000 cavalli, addirittura pi&ugrave; della F1 di Hamilton che arriva a sfiorare i 970/980 cv. Ma questo perch&eacute; rispetto alla monoposto, la Project One possiede due motori elettrici in pi&ugrave;: sono quelli sulle ruote anteriori che azionano ciascuna ruota e generano soltanto loro circa 120 kilowatt (163 cv) l&rsquo;uno.  Il propulsore termico della supercar stradale invece eroga la bellezza di 700 cavalli. Molto molto vicino al V6 della F1 di Hamilton che raggiunge poco meno di 800 cavalli. Quel centinaio di cavalli o meno di differenza vengono dal fatto che il V6 stradale gira a un regime leggermente pi&ugrave; basso della F1 (11.000 giri/minuto contro 12.000) per avere maggiore affidabilit&agrave; e che la Project One usa il normale carburante delle pompe e non le benzine speciali impiegate in F1. Quindi la differenza prestazionale &egrave; lieve, lievissima. A dimostrazione che si tratta delle stesse power unit e non di motori soltanto somiglianti. &nbsp;&nbsp;  Il V6 ibrido della F1 e della Project One &egrave; monoturbo ed ha lo stesso layout del motore Formula Uno, uno schema originale che Mercedes ha introdotto per prima in F1 nel 2014 e poi &egrave; stato copiato da tutti. L&rsquo;originalit&agrave; &egrave; che la turbina &egrave; collocata in mezzo alla V del motore, perch&eacute; gli scarichi vengono fatti uscire al centro della V e non all&rsquo;esterno della bancata come si usa su tutti gli altri motori turbo plurifrazionati; mentre il compressore che viene mosso dalla turbina si trova all&rsquo;estremit&agrave; del motore, vicino all&rsquo;aspirazione ed &egrave; collegato alla turbina da un alberino.  Fra di loro c&rsquo;&egrave; un motore elettrico, che sviluppa circa 90 kW (120 cv) e serve ed eliminare il famoso turbo-lag, quel ritardo di risposta che avviene fra il momento in cui si accelera e i gas di scarico fluiscono nella turbina e il momento in cui questa, girando, riesce a far &ldquo;soffiare&rdquo; il compressore. Anche la batteria al litio deriva da quella della F1, ma in questo caso &egrave; formata da pi&ugrave; celle perch&eacute; per motivi di omologazione stradale deve poter garantire una autonomia in modalit&agrave; solo elettrica di almeno due 25 km.  La Project One sar&agrave; costruita in piccola serie: circa duecento esemplari, prodotti praticamente a mano. A un prezzo&nbsp;di 2,275 milioni di euro. E il primo cliente dovr&agrave; aspettare quasi, due anni, ovvero il 2019, per ricevere il suo esemplare.&nbsp; 

Tutto il powertrain, la parte motore/trasmissione della monoposto, &egrave; derivato direttamente dalla vettura F1. 1000 cavalli, da zero a 200 km/h in 6&quot;

Mercedes Project One, la F1 stradale di Hamilton

Trecento veicoli, oltre 18 milioni di chilometri percorsi. Sono solo alcuni dei numeri monstre svelati da Mercedes sullo sviluppo della tecnologia a idrogeno negli ultimi 30 anni. Dai primi esperimenti condotti dal marchio negli anni Ottanta fino a Mercedes GLC F-Cell, ovvero, la visione di auto elettrica a idrogeno pronta per la produzione. La caratteristiche della fuel cell, l&#39;autonomia con un pieno di idrogeno, le prestazioni, sono dettagli tutti rinviati al Salone di Francoforte.&nbsp;  Osservare il look dei muletti che hanno sostenuto il peso dello sviluppo negli ultimi 2 anni serve solo a immaginare i cambiamenti sul paraurti, grafiche specifiche per rendere immediatamente riconoscibile la GLC a idrogeno. Il cammino di trasformazione a idrogeno del suv medio &egrave; iniziato nel 2015, un laboratorio utile per testare tecnologia e applicazione a un prodotto di serie. Prima ancora, per&ograve;, di realizzare i prototipi e scendere in strada i tecnici Mercedes hanno lavorato alle simulazioni computerizzate per sviluppare il telaio e le necessit&agrave; specifiche legate ai crash test. Sul fronte della sicurezza, i valori registrati sono comparabili agli standard Mercedes dei veicoli ad alimentazione tradizionale. Poi &egrave; toccato alle simulazioni sui singoli componenti, prove di stress, seguite dalle analisi aerodinamiche.&nbsp;  E&#39; nel centro di Sindelfingen che &egrave; stata definita la configurazione aerodinamica di GLC F-Cell: valori di Cx e Cd ottimali vogliono dire un&#39;efficienza maggiore, quindi anche consumi inferiori e un&#39;autonomia di marcia estesa. Come accade per ogni modello destinato alla produzione, dai calcoli al computer e al banco si passa alla realizzazione dei muletti e il loro impiego in strada. I terreni di prova sono i pi&ugrave; estremi, dal gran freddo al gran caldo, GLC F-Cell si &egrave; misurata a temperature di -40&deg; C come di +60&deg; C, spaziando tra diversi campi di prova: Spagna, Germania, Svezia. Non sempre &egrave; stato necessario andare a caccia delle condizioni peggiori, potendole replicare al chiuso, come un acquazzone tropicale, venti fino a 265 km/h o tempeste di neve. I test su strada, oltre al veicolo nel suo complesso, sono specializzati e comportano 500 prove mirate.&nbsp;  Al termine del programma di test, il consumo di idrogeno calcolato &egrave; pari a 200 tonnellate, trasformatesi in emissioni di... vapore acqueo, per 1800 tonnellate. GLC F-Cell ospita i serbatoi di idrogeno internamente al passo, in un&#39;area protetta in caso di incidente e completa di un sottotelaio dedicato, nonch&eacute; di circuiti e valvole sviluppati per garantire la massima sicurezza del sistema a seguito di un incidente.  LA GAMMA MERCEDES E IL LISTINO PREZZI 

Sar&agrave; Mercedes GLC a introdurre su strada l&#39;ultima generazione di tecnologie legate alle fuel cell. A Francoforte la prima mondiale, dopo 2 anni di sviluppi

Mercedes GLC F-Cell, il Suv a idrogeno pronto per il debutto

Contorni buoni per confermare alcune visioni di stile destinate alla produzione di serie oramai imminente e per annunciare un secondo step nel campo delle elettriche. Mercedes EQ sar&agrave; la divisione specializzata nella creazione di un veicolo a batteria, anticipato dal concept Generation EQ, destinato al debutto sul mercato nel 2019. Taglia media e, viste le sigle scelte per la denominazione della gamma di Mercedes elettriche che arriveranno, potremmo immaginare un suv Mercedes EQ C.&nbsp;  Non rester&agrave; l&#39;unico modello. Al Salone di Francoforte la casa di Stoccarda - attesissima la prima mondiale della Project One - sveler&agrave; i contenuti di un altro modello elettrico. Ancora concept, sar&agrave; Mercedes EQ A. Un modello dalle dimensioni compatte, proporzioni da due volumi e linee morbide. Essenzialit&agrave; e pulizia stiistica, &egrave; la direzione che seguir&agrave; Mercedes nel segmento delle compatte, come anticipato dal responsabile dello stile Daimler Gorden Wagener nei mesi scorsi.&nbsp;  Un teaser rivela le soluzioni adottate sul frontale, i giochi di luce, i contorni della calandra e dei gruppi ottici. Taglio dei fari e proporzioni della calandra che avranno una certa familiarit&agrave; con l&#39;aspetto della prossima generazione di Mercedes Classe A, idealmente la corrispondente soluzione per segmento ma ad alimentazione tradizionale. I contenuti tecnologici del concept elettrico si attendono all&#39;insegna dell&#39;alta automazione, curiosit&agrave; per scoprire quanto differir&agrave; la scheda tecnica rispetto al suv Generation EQ, specialmente in termini di numero di motori elettrici e capacit&agrave; del pacco batterie.&nbsp;  A Sindelfingen la produzione delle elettriche Mercedes  Le uniche valutazioni possibile in attesa del 12 settembre, data della presentazione, sono legate al design. Gruppi ottici a parte, la calandra richiama i profili cromati della griglia noti sulla produzione di serie Mercedes, reinterpretandoli sotto forma di elementi grafici.&nbsp;  Suv elettrici, da concep a prossima realt&agrave; 

Il primo modello elettrico Mercedes sar&agrave; un suv, atteso nel 2019. A Francoforte arriva una proposta due volumi compatta destinata ad ampliare l&#39;offerta elettrica in futuro

Mercedes EQ A Concept, elettrica taglia compatta a Francoforte

Maybach&nbsp;&egrave; la massima espressione dell&rsquo;esclusivit&agrave; di casa Mercedes, dagli anni &#39;20 del secolo scorso sinonimo di lusso automobilistico &quot;made in Germany&quot;. A&nbsp;un anno dalla presentazione della Vision 6, al Concorso d&rsquo;Eleganza di Pebble Bach &egrave; stato&nbsp;tolto il velo dalla versione Cabriolet della spettacolare showcar.  Al pari della coup&eacute;, la Vision 6 Cabriolet &egrave; un transatlantico elettrico dalla potenza enorme e dall&#39;estetica estrema.&nbsp;Lunga ben 5,7 metri (la Classe S arriva a 5,26) e larga 2,1,&nbsp;&egrave; equipaggiata con cerchi da 24 pollici e interni che riprendono lo stile degli yacht pi&ugrave; lussuosi. Il&nbsp;powertrain &egrave; composto da quattro motori elettrici&nbsp;capaci di erogare 550 kWh, pari a&nbsp;750 cavalli, garantendo la trazione integrale e uno scatto 0-100 km/h in soli 4 secondi. Nonch&eacute;&nbsp;un&rsquo;autonomia dichiarata di ben 500 km.  L&rsquo;abitacolo &egrave; un&rsquo;anticipazione di lusso futuristico: la vettura &egrave; equipaggiata con un sofisticato sistema comprendente anche un concierge virtuale col quale dialogare per attivare i servizi di bordo, le cui informazioni sono proiettate su due diversi head-up display.&nbsp;Mercedes non prevede al momento una versione di serie della concept car, tuttavia la Vision 6 Cabriolet anticipa forme e tecnologie delle future Maybach. &nbsp;&nbsp;  Mercedes-Maybach S 650 Cabriolet, nel segno dei 300  &nbsp; 

Lunga 5,7 metri &egrave; equipaggiata con ben 4 motori elettrici, per una potenza complessiva di 750 cavalli. La showcar svelata a Pebble Beach anticipa il futuro elettrico dell&#39;esclusivo marchio Mercedes

Mercedes Maybach Vision 6: il lusso elettrico del futuro

Cos&#39;&agrave; nel cassetto Mercedes per il Concorso d&#39;Eleganza di Pebble Beach?&nbsp;La Casa di Stoccarda ha presentato un&nbsp;video del prototipo che sar&agrave; presentato la prossima settimana nella spelendida cornice californiana.   Lasciando per&ograve; pochissimi indizi. L&#39;ipotesi che &egrave; avanzata &egrave; quella che si tratti di una roadster di gran lusso. Ovvero la versione scoperta della futuristica&nbsp;Vision Mercedes-Maybach 6.&nbsp;  Si torna quindi sul luogo del delitto. Perch&egrave; il prototipo della coup&eacute; ha fatto il suo esordio proprio nel 2016 a Pebble Beach. Nata dalla matita&nbsp;di Gorden Wagener e mossa da&nbsp;un powertrain elettrico da 750 cv e la trazione integrale.&nbsp;  Tetto aperto ed evoluzioni anche sotto il cofano in arrivo?   

Un video annuncia una concept speciale. Sar&agrave; la versione scoperta della&nbsp;Vision Mercedes-Maybach 6?

Mercedes-Maybach, a Pebble Beach una scoperta da sogno?

Cinquant&rsquo;anni e non sentirli. La divisione sportiva e prestazionale di Mercedes-Benz festeggia un prestigioso anniversario proprio nel momento del massimo successo commerciale: nel 2016 la crescita del marchio AMG ha fatto registrare un incremento del 44,1% raggiungendo la diffusione di quasi 100mila vetture nel mondo. Quasi il triplo rispetto alle vendite 2013.  Con l&rsquo;Italia che non &egrave; rimasta estranea a questo movimento, attraverso una stagione record nell&rsquo;anno passato forte di oltre mille auto AMG vendute. Visto che parliamo di auto non certo di poco prezzo (la pi&ugrave; economica, la Classe A 45 AMG costa 50mila euro) le ragioni del successo sono da ricercare in una scelta pi&ugrave; capillare e variegata di modelli rispetto a un tempo, in grado di andare incontro a gusti e clientela pi&ugrave; diversificata. Prova ne sia che nel 2016 gli investimenti su questo marchio hanno permesso di aggiungere alla gamma AMG oltre dieci nuovi modelli, allargando ulteriormente un&rsquo;offerta capace di spaziare da motori da quattro a dodici cilindri spalmata su pressoch&eacute; tutti i generi di carrozzeria e ingombro.  Raccogliendo l&rsquo;interesse anche di inediti gruppi di clienti, come nel caso delle Serie 43 e, al vertice, con lo sviluppo delle esclusive GT che l&rsquo;anno passato ha visto l&rsquo;introduzione della GT R e delle due varianti a cielo aperto, GT Roadster e GT C Roadster.  L&rsquo;hypercar ibrida con tecnologia derivata dalla F1 annunciata per quest&rsquo;anno raccoglie tutto il know-how della divisione AMG, e rappresenta un ponte tra produzione e massimo impegno agonistico - attraverso un modello pensato per la circolazione stradale ma capace di offrire una propulsione ibrida derivata dalla F1 con una potenza di oltre 1000 cv attraverso un sistema di trazione a quattro ruote motrici, con assale anteriore mosso solo da motori elettrici. L&rsquo;attivit&agrave; agonistica resta un punto focale fondamentale nell&rsquo;universo AMG, per collegare la passione della sportivit&agrave; dalla pista alla strada; con riferimento ai successi della GT3.  Nonostante la forte espansione, il mondo AMG &egrave; concentrato nella sede storica di Affalterbach (Germania). Dove si trovano gli uffici amministrativi, i centri design e progettazione e, naturalmente, il reparto di montaggio dei propulsori, che viene ancora effettuato rigorosamente tutto a mano, unit&agrave; per unit&agrave;. Solo i V8, peraltro tra i pi&ugrave; diffusi in gamma, sono tuttavia assemblati qui; i quattro cilindri sono delocalizzati in altre sedi Mercedes sempre in Germania, K&ouml;lleda (quattro cilindri) e Mannheim (V12).  La particolarit&agrave; della costruzione a mano &egrave; che ogni propulsore viene costruito da un&rsquo;unica persona, non da un team di operatori, rispettando in pieno la filosofia AMG &ldquo;one man, one engine&rdquo;. Performance Tour. Un quattro cilindri, un V6, due V8 e a chiudere un maestoso V12. Questa in sintesi la gamma propulsori che equipaggia i modelli Mercedes- AMG.  Per ciascuna di queste unit&agrave; vale una sola regola: la sovralimentazione. Tecnica e tecnologia mutano a seconda della cubatura e, in alcuni casi, vige una seconda direttiva: ossia la presenza della sola trazione integrale. Certo non una novit&agrave; in senso assoluto, sopratutto se ci si riferisce ai fuoristrada e Sport Utility Vehicle, a cui la A45 ha per&ograve; dato la &ldquo;valenza&rdquo; AMG. A45 che ha aperto la strada a quelli di Affalterbach al mondo delle compatte. Il due litri, nome in codice M133, vanta un peso contenuto (circa 150 kg), grazie al fatto di essere stato quasi interamente in alluminio. L&rsquo;iniezione diretta impiega iniettori piezoelettrici posizionati centralmente nelle camere di combustione. Il turbocompressore &egrave; del tipo twin-scroll. All&rsquo;interno dello scarico, si trova una sorta di flap che, a seconda di vari parametri, modifica l&rsquo;angolo di inclinazione e pertanto il sound di A45. Sistema che era stato sviluppato con la SLK 55 AMG.  L&rsquo;altro motore che maggiormente rappresenta il mondo AMG di oggi, &egrave; il V8 4 litri che equipaggia i modelli C63, E63, la futura GLC 63 e l&rsquo;intera famiglia AMG GT. Perch&eacute; fa il &ldquo;doppio&rdquo; dell&rsquo;unit&agrave; M133 in termini di tecnologia, vantando per&ograve; numerosi punti in comune con il pi&ugrave; piccolo. Come ad esempio gli iniettori di cui sopra. Le turbine ruotano poi ad una velocit&agrave; massima di 186.000 giri/ min e spingono un volume d&rsquo;aria tale da essere equiparato a quello di un normale motore da corsa sovralimentato. 

Dal quattro cilindri al V12, al top per prestazioni e sempre fedele alla filosofia costruttiva&nbsp;&quot;one man, one engine&quot;.

AMG, 50 anni di sportivit&agrave; alla carica!

Di per s&eacute; &egrave; gi&agrave; in grado di districarsi bene sugli sterrati soft, grazie alle quattro ruote motrici, alla manciata di centimetri aggiuntivi rispetto al modello station wagon. Eppure, Mercedes Classe E All-Terrain non era ancora sufficientemente arrampicatrice, secondo Jurgen Eberle, ingegnere della casa di Stoccarda. Nasce dall&#39;idea di un patito dell&#39;off-road la trasformazione in Mercedes Classe E All-Terrain 4x4&sup2;. Numeri che rievocano il mondo Classe G, G500 4x4&sup2; nello specifico.&nbsp;  Esemplare unico, la All-Terrain ha richiesto il lavoro di 20 specialisti dell&#39;impianto di Sindelfingen per apportare le modifiche tecniche necessarie affinch&eacute; sospensioni e trasmissione potessero sfruttare gli assi a portale che consentono di ottenere uno spazio libero da terra di ben 420 millimetri. Un altro pianeta rispetto ai 160 millimetri di un normale Classe E wagon, missione possibile per il particolare posizionamento del centro ruota rispetto al semiasse, posto pi&ugrave; in alto.  L&#39;operazione ha richiesto l&#39;adozione di un telaio supplementare per gli attacchi delle sospensioni anteriori e diversi punti di ancoraggio del multilink al retrotreno. I cuscinetti Unibal rimpiazzano gli elementi in gomma e poliuretano del modello di serie, mentre i bracci inferiori delle sospensioni sono realizzati in acciaio pieno. Classe E All-Terrain 4x4&sup2; poggia su cerchi da 20 pollici (ripresi da una Classe R), gommati 285/50 R20. Quali sono le potenzialit&agrave; in off-road? Altezza libera da terra a parte, da segnalare una capacit&agrave; di guado pari a 500 millimetri, non distanti dai 600 millimetri di una Classe G. La All-Terrain standard si ferma a 280 millimetri.  Audi, Mercedes, Volvo: tridente di station inarrestabili  Le carreggiate ovviamente risultano ampliate, 1 metro e 77 centimetri sui due assi, per una larghezza totale di 2 metri e 10 centrimetri (+20 cm), intervento che ha reso necessario rimodellare le protezioni sui passaruota, molto pi&ugrave; accentuate e realizzate con processo di stampa tridimensionale.&nbsp;  LA GAMMA MERCEDES E IL LISTINO PREZZI 

Dopo Mercedes Classe G &egrave; il turno della Classe E wagon trasformarsi in mezzo per il fuoristrada pi&ugrave; estremo. Esemplare unico, adotta gli assi a portale per uno spazio libero di oltre 40 cm da terra

Mercedes Classe E All-Terrain 4x4&sup2;, wagon inarrestabile

Se vi chiedono qual &egrave; la berlina di lusso per antonomasia, la risposta &egrave; una sola: la Mercedes Classe S. &Egrave; la pi&ugrave; conosciuta e venduta nel mondo. Simbolo di opulenza, di ricchezza e di prestigio. In Italia &egrave; piuttosto rara - se ne vendono tre/quattrocento all&rsquo;anno - ma nel mondo di Classe S ne sono state commercializzate pi&ugrave; di 300mila negli ultimi quattro anni, cio&eacute; da quando &egrave; stata lanciata l&rsquo;ultima versione di questa storica berlina che risale agli Anni &lsquo;70.  La Mercedes Classe S &egrave; leader della categoria delle limousine di lusso, con numeri di vendita molto superiori a quelli delle concorrenti come la BMW serie 7 o la recentissima Audi A8. E proprio per ribadire la leadership della categoria, la Mercedes - per contrastare il debutto della A8 - ha deciso di rinnovare la Classe S. Si tratta del restyling di met&agrave; vita di questo modello (lanciato nel 2013) che non cambia molto a livello estetico ma aggiunge nuovi motori diesel e benzina pi&ugrave; efficienti, adotta ulteriori raffinatezze all&rsquo;interno e soprattutto dispone di molta tecnologia nel campo della guida assistita.&nbsp;  L&rsquo;aspetto pi&ugrave; originale di questa limousine &egrave; proprio il sistema IntelliDrive, che segna un passo ulteriore nel campo della guida assistita. Mercedes era gi&agrave; all&rsquo;avanguardia dell&rsquo;assistenza alla guida con la Classe E, che non soltanto sa gi&agrave; curvare da sola seguendo le corsie dell&rsquo;autostrada ma &egrave; anche in grado di compiere da sola i sorpassi in autostrada. Basta toccare la leva delle frecce e l&rsquo;auto si sposta da sola dalla corsia di marcia, effettua il sorpasso e poi sempre con l&rsquo;input della freccia torna nella sua corsia. La Classe S fa ancora di pi&ugrave;. Alla sua ammiraglia di lusso Mercedes ha aggiunto un elemento ulteriore: sa riconoscere la presenza di curve e incroci sulla strada e perci&ograve; riesce ad adeguare da sola la propria velocit&agrave; per affrontare questo genere di ostacoli. Ad esempio, se la Classe S &ldquo;legge&rdquo; che &egrave; in arrivo una curva, modifica la velocit&agrave; in funzione del raggio di curvatura della strada; e se invece c&rsquo;&egrave; un incrocio davanti a s&eacute; riesce a rallentare fino a 20 km/h. A quel punto sta poi al pilota prendere in mano il volante e... la situazione ed eventualmente arrestare il veicolo in caso di traffico all&rsquo;incrocio.  Queste due ulteriori tecnologie di guida assistita non funzionano per&ograve; tramite sensori e telecamere, come il resto della guida assistita, ma grazie a un continuo scambio di dati fra il &ldquo;cervello&rdquo; dell&rsquo;auto e la cartografia delle mappe del navigatore (fornite dalla Here). Nel senso che la precisione delle strade disegnate sulla mappa &egrave; essenziale per la buona gestione della velocit&agrave; in curva e agli incroci. Descritta a parole, questa tecnologia pu&ograve; incuriosire: ma se vi capita di guidare davvero per strada la Classe S come abbiamo fatto noi, non si pu&ograve; che restare davvero stupiti dall&rsquo;elevatissimo livello di automazione di quest&rsquo;auto. Non soltanto tiene la velocit&agrave; in autostrada, non soltanto sa curvare a sola, ma ora riesce anche a rallentare o accelerare da sola prima e dopo le curve. &Egrave; stato fatto un ulteriore passo verso l&rsquo;automatismo completo. Ma va tenuto presente per&ograve; che per evitare comportamenti imprudenti Mercedes ha deciso di ridurre a soli 15 secondi il tempo durante il quale si possono togliere le mani dal volante: dopo quella manciata di secondi il sistema, con una serie di avvisi luminosi e sonori, si disinserisce se non si rimettono le mani sulla corona anche leggermente. I costruttori di auto vogliono impedire che i sistemi di guida assistita portino la gente a far marciare l&rsquo;automobile senza mani. Proprio perch&eacute; di assistenza alla guida si tratta e non di totale autonomia.    Per ora questa questa tecnologia ha solo due punti deboli: primo, la Classe S sa curvare e sorpassare in autostrada ma non sulle strade extraurbane, nel senso che ha bisogno di curve ad ampio raggio per riuscire a girare lo sterzo. Inoltre per effettuare il sorpasso da sola ha necessit&agrave; di due corsie parallele, non di una sola come avviene su strade statali. Perch&eacute; in quel caso non &egrave; in grado di invadere la corsia opposta e tornare a destra a fine sorpasso tenendo conto delle auto che arrivano contromano perch&eacute; non &ldquo;legge&rdquo; il traffico davanti ma soltanto dietro. Inoltre, siccome il sistema riconosce anche la velocit&agrave; scritta sui cartelli stradali, in Italia, dove sulle strade extraurbane c&rsquo;&egrave; una successione di paesi e paesini principali e i 50 km/h sono quasi uniformi, l&rsquo;intervento del sistema &egrave; eccessivamente invasivo per risultare confortevole.  La tecnologia assistita fa passare in secondo piano le altre peculiarit&agrave; della Classe S che invece sono notevoli. Una di queste &egrave; il sistema di sospensioni ad aria che riesce a &ldquo;piegare&rdquo; l&rsquo;auto in curva come una moto di alcuni gradi (2,65 per esattezza) per stabilizzarla e compensare la forza centrifuga a vantaggio del comfort. Come il vecchio treno &ldquo;Pendolino&rdquo;.&nbsp; L&rsquo;altra novit&agrave; &egrave; che i modelli a benzina funzionano con rete elettrica interna a 48 volts invece dei consueti 12 volt. Questo permette di azionare elettricamente molti componenti di servizio (pompa dell&rsquo;acqua, turbina, pompa del condizionatore, eccetera) invece che con la classica cinghia che &ldquo;ruba&rdquo; energia al motore. In questo modo sono cavalli e attriti risparmiati che vanno a vantaggio dell&rsquo;efficienza generale. Ma anche del confort, perch&eacute; il nuovo sistema di corrente a 48 volt per esempio fa girare il motore al minimo ad appena 520 giri/minuto. A quel regime la macchina sembra quasi spenta con grande diminuzione delle vibrazioni e aumento del comfort generale.    Tra le altre novit&agrave; della Classe S ci sono anche i tre nuovi motori 6 cilindri benzina e diesel in linea e l&rsquo;introduzione del V8 da 4 litri sulla versione AMG 63 al posto del vecchio 5,5 litri aspirato. Il 6 cilindri benzina &egrave; capace di potenze che vanno da 367 cv (S450) e 435 cavalli (S500), mentre il diesel S350 eroga 286 cavalli e il diesel S400 ne sviluppa 340. Torna poi sulla S la mitica sigla degli anni &lsquo;90 S560, con una versione pi&ugrave; potente spinta dal V8 benzina biturbo (uno dei quali elettrico) che eroga 469 cavalli. In cima alla lista c&rsquo;&egrave; la S63 AMG V8 che &egrave; soltanto a passo lungo e soltanto a trazione Matic integrale, che arriva alla strabiliante potenza di 612 cavalli. Eccellente l&rsquo;efficienza raggiunta da questi nuovi motori Mercedes: nel caso del diesel la potenza &egrave; salita del 10% rispetto ai vecchi propulsori mentre i consumi sono calati del 7% attestandosi a 16,6 km/litro dichiarati. Merito di un lavoro di affinamento che ha ridotto gli attriti interni. Nel motore 8 cilindri a benzina invece &egrave; il sistema che disattiva i cilindri &egrave; il responsabile del calo di consumi.  Esteriormente la nuova Classe S non si differenzia troppo dalla versione precedente: le misure rimangono le stesse, 5,12 metri per quella normale e 5,25 metri per la versione a passo lungo (ce ha un interasse di 13 cm superiore). A colpo d&rsquo;occhio si distingue per la nuova mascherina del radiatore e soprattutto si riconosce dai fari a led con tre &ldquo;fiaccole&rdquo;, che quando sono accesi formano un trittico di luci molto particolare, oltre ad avere la funzione &ldquo;multibeam&rdquo;, cio&eacute; regolabile in funzione delle luci ambientali e del traffico.  All&rsquo;interno della Classe S&nbsp; l&rsquo;innovazione principale, a parte i nuovi materiali e il disegno dei rivestimenti di sedili e plancia, &egrave; il gigantesco &ldquo;schermo&rdquo; che parte dal cruscotto davanti al guidatore e abbraccia met&agrave; plancia in lunghezza. &Egrave; analogo a quello della Classe E ed &egrave; formato da due display alta definizione widescreen da 12,3 pollici ciascuno uniti fra loro. Praticamente l&rsquo;equivalente di un televisore da salotto di qualche anno fa... Nel superschermo si pu&ograve; cambiare la grafica di visualizzazione delle informazioni tramite un tasto a sfioramento sulle razze del volante in tre diverse grafiche che prevedono un look &ldquo;classic&rdquo; con la visualizzazione dei classici strumenti, contakm e contagiri, oppure piazzando ai lati del singolo tachimetro centrale varie schermate su cui si pu&ograve; impostare ogni tipo di informazione: consumi, mappe del navigatore, assistenza di guida e cos&igrave; via. E tutte e funzioni ora si possono comandare sia ia touch dal satellite di bordo posto sulla consolle centrale, sia a voce, grazie alla tecnologia Voicetronic.    Il lusso comunque si paga perch&eacute; la nuova Classe S, che sar&agrave; in vendita dal mese di agosto avr&agrave; prezzi tutti superiori ai 100 mila euro, a parte la versione S350 diesel che in allestimento Premium coster&agrave; 94.200 euro. La S450 Matic (versione 4x4) a benzina coster&agrave; 105.240 euro mentre le versioni a passo lungo costeranno qualche migliaio di euro in pi&ugrave;, fino ai 132.840 della S560 Matic Premium Plus. Poi in listino c&rsquo;&egrave; anche la versione superlusso marchiata Maybach (S600) con la quale si sfondano i 200mila euro. Mentre la S63 AMG, la pi&ugrave; ambiziosamente sportiva, costa 174.590 euro.  MERCEDES-BENZ, LA GAMMA COMPLETA E IL LISTINO 

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