29.07.2017 ( Aggiornata il 29.07.2017 14:32 )
Il 4 dicembre, come ormai noto, a Sant'Agata Bolognese verrà svelato l'Urus, il primo sport utility Lamborghini , escludendo l'LM002 presentato oltre 30 anni fa. Rappresenta il grande balzo del Toro bolognese, pronto a conquistare nuovi clienti con l'obiettivo di raddoppiare le vendite, passando da 3.500 a 7.000 unità annue.
La macchina è pronta al debutto e Maurizio Reggiani, direttore ricerca e sviluppo Lamborghini, conferma che avrà forme molto simili alla concept car. Sarà un modello senza compromessi, come tutte le Lambo, guidabile ma estremo allo stesso tempo: “Sarà la Lamborghini dei Suv – dichiara Reggiani -. E' un'auto eccezionale: abbiamo fatto già molte sessioni di handling al Nurburgring e nel deserto, per testare i diversi range di guida, che su Urus sono stati amplificati al massimo”.
Perché se Huracàn e Aventador devono essere in grado di garantire guidabilità e confort in strada, quanto prestazioni al top in pista, il Suv dovrà anche poter offrire vere capacità off-road: “Sono state inserite barre antirollio attive e sospensioni pneumatiche per ridurre il beccheggio: in questo modo il corpo macchina non si muove né sulle dune né al Ring. Può essere una limousine su strada ma è una vera Lambo anche in pista. Inoltre sarà disponibile uno specifico package off-road che permetterà alla macchina di andare dove altre non riescono”.
La propulsione, come noto, è affidata a un motore V8 turbo da 650 cavalli, capace di garantire una velocità massima superiore ai 300 km/h. Altro passo epocale per un marchio che ha costruito il suo blasone sugli aspirati, nonché una scelta che ha sollevato qualche critica da parte dei puristi. Tuttavia Reggiani sottolinea che Lamborghini non sta dicendo addio all'aspirato: “La scelta del turbo è fine al prodotto: un motore turbo è l'unico in grado di fornire abbastanza coppia già a 1500 giri per superare una duna, ad esempio. Ogni macchina ha il suo dna e deve avere il motore giusto”.
Lamborghini è stata una delle ultime Case a cedere alla tentazione Suv e ormai gli astenuti si contano sulla dita di una mano. Urus è un prodotto che rompe con la tradizione, tuttavia portatore della genetica del marchio: “Per poter avere un Urus serve un'Aventador – conclude Reggiani - che crea il valore del brand. E' una vettura di grande successo, sold out dal 2011, con 1100 pezzi all'anno, la massima capacità produttiva. Ma Urus ha lo stesso Dna: salendoci a occhi chiusi devi capire immediatamente di essere su una Lambo”.
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