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Rivela caratteristiche da sportiva vera e uniche tra le utilitarie, come la trazione integrale e un motore dalla potenza specifica più alta tra i 3 cilindri
Fabiano Polimeni
10 gen 2020 (Aggiornato alle 19:50)
Dal WRC alla strada e ritorno. Al Tokyo Auto Salon si alza il sipario su Toyota Yaris GR, un progetto che opera in due direzioni: porta su strada l’esperienza del mondiale rally, vinto nel 2019 con Ott Tanak, e forma la base sulla quale sviluppare il futuro progetto 2021-2022.
Quattro ruote motrici, motore turbo benzina 1.6 litri, scocca sviluppata su misura, sospensioni posteriori indipendenti. Sono le aree centrali del progetto Yaris GR, che posiziona l’asticella ben al di sopra di quanto non riuscì alla precedente Yaris GRMN.
L’architettura TNGA-B sviluppa tutto il suo potenziale ospitando le quattro ruote motrici GR Four. Ci sarà un’altra Yaris “integrale”, sarà la E-Four ibrida, inizialmente destinata al mercato nipponico. Yaris GR ricorre, invece, a un sistema con due differenziali Torsen sull’asse anteriore e posteriore, più una frizione multidisco a controllo elettronico, responsabile della ripartizione della coppia tra i due assi. Modalità Normal, Sport e Track per esperienze di guida differenziate nel bilanciamento dell’erogazione.
Risalendo la linea di trazione, spazio al cambio manuale 6 marce, una variante “intelligent” dalla quale possiamo attenderci una funzione doppietta in scalata. Il motore fa storia a sé.
Yaris andrà su strada anche con un benzina tre cilindri 1.5 litri, per la GR si fa largo invece l’1.6 turbocompresso. La cubatura riprende quella delle WRC Plus e il lavoro condotto dal reparto Toyota Gazoo Racing è pregevole: componenti alleggeriti, incremento del regime di rotazione, turbocompressore specifico, linea di aspirazione e di scarico pure. Guadagna il premio di motore tre cilindri dalla potenza specifica più elevata, visti i 272 cavalli e 370 Nm di coppia.
Finora, nel panorama delle hot-hatch urbane, era stata Fiesta ST a indicare la via della sportività possibile con i tre-in linea, l’1.5 da 200 cavalli.
La scelta della carrozzeria tre porte è dettata da una superiore rigidità e leggerezza, oltre a una linea ottimizzata nell’aerodinamica in coda. Alleggerimento che, alla bilancia, indica 1.280 kg complessivi, grazie anche all’impiego di portiere, cofano motore e portellone posteriore in alluminio, mentre il tetto è in composito CFRP.
Le forme differenti del frontale dettano un incremento della lunghezza a 4 metri esatti, dai 3,95 della Yaris normale. Passo identico a 2,56 metri, larghezza aumentata di ben 5 centimetri, per un dato di 1,80 metri, altezza 10 mm inferiore.
Tra funzione ed estetica, arrivano i cerchi da 18 pollici (225/40 R18) e la fascia paraurti anteriore molto più aperta, per far respirare meglio le masse radianti del turbo benzina 1.6 litri.
La commercializzazione inizierà dalla prossima estate.
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