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Alfa Romeo Giulia SWB Zagato, lo stile delle SZ con 540 cavalli

La base tecnica è unica, poiché accorciata nel passo e con un abbinamento inedito di motore e trasmissione. Zagato firma un progetto pensato per celebrare 100 anni di collaborazione con Alfa

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

20 dic 2022

Delle Sprint Zagato incarna elementi di un passato lontano, degli anni Sessanta, come di uno più recente. Dalle celebrazioni nel 2021 di un centenario, quello della collaborazione tra Alfa Romeo (qui trovi i modelli sul mercato dell'usatoe la Carrozzeria Zagato, è nata l'idea tradotta in realizzazione unica, che finirà nel garage di un appassionato collezionista tedesco. Già proprietario dell'Alfa Romeo SZ, usata come daily car, o ancora delle Aston Martin carrozzate Zagato, come di numerose Alfa Romeo, l'ultima arrivata è Alfa Romeo Giulia SWB Zagato.

Il confronto tra l'atelier milanese e il centro stile Alfa ha portato a definire le soluzioni ideale, sviluppate e prodotte interamente da Zagato.

L'abbinata esclusiva tra cambio e V6

Cosa nasconde il bel vestito in fibra di carbonio? Si è partiti dalla meccanica della Giulia Quadrifoglio con cambio manuale 6 marce, però, il V6 2.9 litri ha le specifiche GTAm: 540 cavalli anziché 510. Un mix a suo modo unico tra livello di potenza e trasmissione manuale anziché automatica 8 marce.

L'intervento sostanziale, che ha reso possibile ripetere le proporzioni assai simili all'Alfa Romeo Giulietta SZ prodotta tra il 1960 e il 1963, è l'accorciamento sensibile del passo. La modularità della piattaforma Giorgio ha consentito a Zagato di ridurre l'ampiezza del passo e gli sbalzi, vestendo il tutto con forme evocative delle due SZ, degli anni Sessanta come la SZ del 1989.

Fari e linee squadrate convivono con tratti morbidi

Di quest'ultima riprende i fari anteriori a tre moduli, tema di stile riportato su Tonale. È il taglio più spigoloso e squadrato, su un progetto che prova a scrivere linee morbide sui passaruota e nell'andamento del tetto verso la coda tronca. La coda di Kamm definiva la Giulietta SZ Codatronca rispetto alla Coda Tonda, migliorandone l'efficienza aerodinamica.

Gli stilemi Zagato sono unici nel tetto a doppia bolla, un richiamo che spesso abbiamo visto nelle operazioni dell'Atelier su base Aston Martin; alla casa inglese i più attenti sapranno accostare l'andamento dello spoiler e il raccordo ai passaruota, sottolineato dalle luci e simili alla moderna Vantage.

L'abitacolo fa ampio impiego della fibra di carbonio, intorno alla modernità della Giulia Quadrifoglio al capitolo sistemi connessi ed elettronica.

Ancora del design esterno, il frontale si segnala per essere l'area del progetto più futuristica con le ampie aperture della fascia anteriore, lo scudetto Alfa Romeo triangolare come la SZ del 1989. Il cofano motore, invece, integra una presa d'aria e due sfoghi per gestire al meglio aspirazione, raffreddamento e temperature nel vano motore.

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