Elkann: “Stellantis determinata a plasmare la mobilità del futuro”

Il 4 luglio è una data iconica nella storia della FIAT. È il giorno che ha visto nascere la prima 500, nel 1957, la vettura che ha cambiato la storia del nostro Paese, permettendo agli italiani di muoversi in auto… Ed è anche lo stesso giorno della sua erede, la nuova 500 che nel 2007 risollevò la Casa di Torino da una fase di crisi nerissima.

Una data troppo importante, che ha decretato la nascita della prima linea del DNA FIAT, e che quindi non poteva non essere scelta per mettere le basi per il futuro della Casa di Torino, basato sul ritorno nel segmento B con la nuova 600 e con la rinascita dello spirito della prima 500 con la nuova Topolino.

Futuro, ma con rispetto delle radici

Un idea di futuro legata all’italianità dei nuovi prodotti, perché sebbene le sinergie di piattaforma e componentistica del Gruppo sono evidenti e naturali, il cuore industriale del nostro Paese resta un punto focale nelle strategie di Stellantis, come ha rimarcato il presidente Elkann: “Le ambizioni di Stellantis sono anche come azienda tecnologica di mobilità globale per competere in un futuro entusiasmante. Un'azienda che ha radici profonde qui in Italia, dove abbiamo un passato glorioso, un presente forte e un futuro entusiasmante. Mi piace accennare al futuro: un futuro a Termoli dove stiamo costruendo una Gigafactory, un progetto ambizioso per avere un impianto di batterie all'avanguardia. Un futuro ad Atessa, visto che una parte importantissima di Stellantis è legata ai veicoli commerciali. E abbiamo una presenza industriale molto forte a Pomigliano, dove non solo abbiamo prodotti che vengono esportati fuori dall'Europa come Alfa Romeo e Dodge, ma anche prodotti molto forti in Europa come la Panda. che ora è anche ibrido. Avrei molti altri esempi, ma vorrei soffermarmi su Torino. A Torino avremo il più grande hub per l'economia circolare che stiamo costruendo: sarà un grande business nel futuro del laboratorio di batterie”.