FIAT

La sigla FIAT è sinonimo di Italia: la Fabbrica Italiana Automobili Torino è senza dubbio il motore centrale della storia economica del nostro paese durante tutto il Novecento fino ai giorni nostri.

Gli albori

Fondata da Giovanni Agnelli nel 1899 insieme a un manipolo di uomini d’affari torinesi, inizia la sua dinastia col primo prototipo di automobile in un’epoca di grande fermento industriale: Fiat 3 ½ HP, senza la retromarcia. Mentre nei primi anni del secolo aumenta l’occupazione nella fabbrica e quindi la produzione, nel 1908 arriva Fiat 1 Fiacre, il primo taxi, che viene esportato anche all’estero. Fiat sbarca negli Stati Uniti con lo stabilimento di Poughkeepsie, mentre inizia la produzione di Tipo 3, 4 e 5. Prima della Grande Guerra vengono presentati i modelli 1, 2, 3, 4, 5 e 6, con batteria e trasmissione a cardano.

Topolino, ossia 500

Il 1932 è un anno importante: l’autarchia imposta da Mussolini impedisce la crescita all’estero, ma potenzia quella di casa mentre dalle linee produttive esce la Fiat 508 Balilla. 110mila unità vendute e record di produzione. La fortuna della Balilla sarà però breve, perché nel 1936 arriva l’icona per eccellenza, riconosciuta in tutto il mondo: Fiat 500 - al tempo Topolino - sarà per sempre l’emblema dell’azienda. Ma la Seconda Guerra Mondiale è alle porte e anche Fiat subisce i danni del conflitto, con la conversione delle linee produttive e i pesanti danni dei bombardamenti. Solo nel 1948 gli impianti tornano agibili e la produzione ricomincia con la 500, la 1100 e la sei cilindri 1500. A settembre di quell’anno viene presentata la prima station wagon, la 500 B Giardiniera con quattro posti passeggero e ampio bagagliaio.

Il Boom economico

Oltre alle evoluzioni dei modelli già noti, nel 1950 arriva la Fiat 1400 con il primo impianto di riscaldamento; nel 1951 la fuoristrada Campagnola di ispirazione Jeep e il primo aereo, il G80. Mentre la 500 si riveste in versione C, il 1955 è quello della Fiat 600: inizia la distribuzione di massa per gli italiani. Da una sua costola, l’anno dopo, ecco la prima monovolume italiana: Fiat 600 Multipla. Dagli anni ’60 l’offerta dell’azienda copre la richiesta di berlina, giardinetta, coupé e spider, mentre il 1966 è l’anno di Gianni Agnelli al timone con la presentazione della Fiat Dino, progetto condiviso con la Ferrari. Il decennio si completa con il lancio delle 124, 125, 128 e 130 e con l’acquisizione di Lancia e di parte della Ferrari. Negli anni ’70 la protagonista è Fiat 127, prodotta anche in Sud America, mentre Agnelli continua a lavorare per l’espansione internazionale del Marchio. In Italia, invece, i tumulti sociali e politici colpiscono anche le fabbriche con scioperi e occupazioni. Mentre il gruppo si riunisce sotto Fiat S.p.A. comprendendo Fiat, Lancia, Abarth e Autobianchi, tra i modelli debuttano la 131 e la Ritmo (1978), la prima a distaccarsi dall’estetica classica.

Panda e Punto

Il 1980 è l’anno zero di Fiat Panda, la regina delle utilitarie di ogni decennio. Con lei c’è spazio anche per Fiat Uno (Auto dell’Anno 1984), Fiat Regata, Fiat Croma (di Giugiaro) e Fiat Tipo (Auto dell’Anno 1989). Negli anni ’80 Fiat è il maggior produttore di automobili europeo, quinto nel mondo. Gli anni ’90 sono quelli di Fiat Punto, che traina le vendite del Marchio, e dell’esordio delle normative Euro 1 e 2. Sono anche gli anni della nuova Fiat Cinquecento e della Seicento, versioni completamente riviste dei due classici. Nel 1995 si fa strada Fiat Coupé, motore da 2.000 cc che l’ha resa la più veloce Fiat mai prodotta (252 km/h). Barchetta, Ulysse, Palio e Multipla sono i modelli più rappresentativi nei vari segmenti. Multipla, con i suoi sei posti e quella forma così peculiare, fa la sua parte della Storia del Marchio.

La crisi del Duemila

Il Duemila si apre con una grossa crisi economica figlia del decennio precedente, che porta all’alleanza di cinque anni con General Motors. Le vendite calano drasticamente. I modelli più rappresentativi sono la tecnologica Fiat Stilo, il multispazio Doblò, la Grande Punto e la nuova versione della Panda completamente rivista nell’estetica. Nel 2006 arriva il nuovo logo FIAT a sfondo rosso, poi nel 2006 torna la 500 ispirata alla versione del 1957. Nel 2009 Fiat unisce le forze con Chrysler, sfornando modelli su pianali e carrozzerie americane. Si riduce la gamma, ma esordiscono il Suv Freemont e la 500L di segmento B, seguita poi da 500X.

Stellantis

L’ultima era Fiat è quella della creazione del Gruppo Stellantis, che riunisce i Marchi del gruppo Fiat con PSA e Chrysler. È il 2019, con tutto il settore automotive coinvolto nella transazione energetica verso ibrido ed elettrico. Tra gli obiettivi di Stellantis c’è quello di trasformare il 70% della produzione in elettrica entro il 2030, mentre Nuova Fiat 500 elettrica è la EV più venduta in Italia dal suo lancio. Come accade per tutti, il futuro è green.

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