Una vera e propria festa sul piazzale tra il museo e l’accesso ai reparti di Zuffenhausen. Proprio sotto la scultura che lancia tre 911 verso il cielo, la Porsche ha celebrato i tre quarti di secolo della propria esistenza l’8 giugno, data storica dell’immatricolazione in Austria della 356 roadster, divenuta leggendaria con il soprannome di “numero 1”. Con l’inconfondibile targa nera con cifre bianche dell’epoca non poteva non partecipare a una sfilata che ha visto pavoneggiarsi alcune delle perle più preziose della collana della Porsche. Presenti anche alcuni dei più rappresentativi assi del volante del passato e del presente. Un evento che ha voluto ricordare come “Ferry” Porsche e ora tanti dipendenti continuino ad operare guidati dai sogni.

Futuro elettrico

Ma una festa non è tale senza regali. E Porsche ha deciso di offrirsi, per celebrare i 75 anni dall’immatricolazione della prima vettura, un prototipo elettrico avanzatissimo, battezzato Mission X. Un mezzo che valica i confini delle supercar per imporsi come una hypercar anche sulla scia delle nuove protagoniste del Campionato Mondiale Endurance. La Mission X si ispira a esse anche se molto difficilmente la vedremo gareggiare per via della sua natura completamente elettrica. Voluta per illustrare le possibilità di un Marchio entrato ormai da tempo nel novero dei Costruttori di automobili da leggenda. Sotto il profilo estetico, la Mission X riprende alcuni tratti di qualche indimenticabile Porsche da competizione degli anni ’60. Con riferimento in particolare alle 904 e 906 che avevano i fari in verticale.