Mazda MX-5, il "sistema Miata" non si tocca

Mazda MX-5, il "sistema Miata" non si tocca

La futura generazione andrà verso l'elettrificazione, un mild hybrid probabilmente; le parole del responsabile dello sviluppo su una MX-5 turbo sembrano escludere un domani elettrico

28.07.2023 ( Aggiornata il 28.07.2023 16:35 )

Per dirla con le parole di chi è il responsabile dello sviluppo della Mazda MX-5, prima di immaginare un futuro elettrico a batteria per un modello iconico, servirebbe  porsi poche, semplici, domande da appassionati puri. 

"Se volete provare a prevedere cosa faremo su una MX-5, anzitutto dovete capire i fondamentali intorno ai quali nasce l'auto. Leggerezza, semplicità, reattività: qual è la tecnologia più efficiente per ottenere questi obiettivi? Ecco cosa faremo", spiega Dave Coleman in un'intervista a CarBuzz, rispondendo alla "semplice" possibilità di un motore turbo benzina sulla spider.

Parole che, sul futuro della MX-5, sembrano escludere in modo chiaro, netto e ovvio, per interpretazione estensiva, un progetto elettrico a batteria. La connessione diretta tra guidatore e auto, la leggerezza, la reattività del motore, sono condizioni imprescindibili per una Mazda MX-5 davvero fedele alla propria storia.

Mazda MX-5, una roadster leggendaria SUPER-GALLERY

Mazda MX-5, una roadster leggendaria SUPER-GALLERY

Per alcuni è un semplice sfizio; per altri, una vera filosofia di vita. Una sensazione di libertà assoluta, che conosce bene chiunque abbia una decappottabile in garage. E tra le regine del segmento ce n’è una che non ha certo bisogno di presentazioni: sin dal suo esordio nel lontano 1989, la Mazda MX-5 ha rappresentato l’essenza stessa della spider sportiva, e della guida a cielo aperto. Un’icona, diventata la roadster più venduta al mondo, a testimonianza, ancora una volta, della caparbietà di Mazda nel portare avanti le sue idee: sfidare le convenzioni per creare una perfetta reinterpretazione moderna della classica cabrio a trazione posteriore. Una scommessa decisamente vinta. In questa super-gallery ripercorriamo la storia del piccolo mito giapponese, attraverso 50 immagini, dalla prima generazione, all’ultima versione 2020, senza dimenticare gli affascinanti concept Speedster e Spyder, e le più recenti versioni celebrative. Buona visione! E se vi va, diteci nei commenti qual è la vostra preferita...

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Il sistema Miata: leggerezza e reattività

Lo sono al punto tale che Coleman esclude qualsiasi evoluzione verso un motore turbo o incrementi di potenza oltre i valori attualmente garantiti dalla MX-5 ND 1.5 e 2.0 aspirati. Di più: l'extra di potenza trovato con il 2 litri non era un risultato fissato tra gli obiettivi dei tecnici, è stato, piuttosto, il risultato d'aver spostato il regime del limitatore più in alto.

"La Miata è un sistema, l'intera auto è ottimizzata per la potenza attuale. Ci ritroveremmo, all'improvviso, con un motore più potente e freni più grandi, però l'effetto che avremmo, se mai operassimo in questa direzione, sarebbe perdere il feeling Miata", ancora Colema, responsabile dello sviluppo del modello, su una MX-5 dotata di maggior cavalleria.

"Non è che l'avere maggior potenza, di per sé, sarebbe una cattiva cosa, però ci sono dei compromessi. Perderemmo il valore che otteniamo dalla Miata essendo così incredibilmente leggera". 

Figurarsi quanto avrebbe da perdere un'idea futura, di Mazda MX-5 NE, con un sistema elettrico.

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