La Volkswagen Tiguan ha fatto Tre

Primo contatto con la nuova generazione del Suv tedesco. Spazio e comfort sono sempre ai massimi livelli, ma è la componente multimediale la vera sorpresa. La plug-in ha 100 km di autonomia

di Cesare Cappa

22.02.2024 00:16

Gli anni passano per tutti, anche per Volkswagen Tiguan, che con la terza generazione non abbandona certamente il passato, ma alimenta il numero di contenuti tecnici e non. Lo stile prende forma a partire dalla più recente esperienza della casa tedesca, offrendo soluzioni simili a quelle ad esempio di Golf o di certe elettriche. Il Led a tutta larghezza è di fatto la firma luminosa del Marchio.

Le forme non stravolgono il modello precedente neppure dal punto di vista dimensionale. Passo e larghezza rimangono invariati, mentre la lunghezza arriva a quota 4.539 mm, ovvero 30 mm in più rispetto al passato. Anche l'altezza è cresciuta di appena 4 mm, pari ora a 1.639 mm. Numeri di poco conto nel complesso generale, che celano però un miglioramento a livello di spazio interno. Un lavoro certosino che non alimenta gli ingombri di Tiguan. Anzi, ne migliora l'aerodinamica. Infatti il Cx è passato dagli 0,33 della seconda generazione, agli 0,28 della terza. E poi ci vede benissimo, dato che porta al debutto sulla piattaforma MQB Evo la tecnologia HD Matrix IQ.LIGHT. Ovvero con complesso di 38.400 Led multipixel, derivati dalla “somma” dei due fari, che sottolineano come il Gruppo tedesco sia sempre più in “fissa” per i sistemi di illuminazione.

Tiguan, intelligente fa rima con fruibile

Prima di entrare nel dettaglio degli interni, un breve cenno sulla disponibilità di spazio a bordo. Sulle versioni mild-hybrid e semplicemente termiche, lo spazio nel vano di carico è salito di 37 litri. Così la soglia di partenza è pari a 652 litri quando le sedute sono tutte in posizione. Inoltre il divano posteriore può scorrere in senso longitudinale per più di 10 centimetri, e può anche reclinare lo schienale di qualche grado. Informazioni utili per confermare l'elevato livello di modularità del vano.

Quanto invece all'esperienza multimediale, la nuova Tiguan, essendo sviluppata a partire dal pianale MQB Evo, può contare sulla piattaforma MIB4. All'atto pratico significa disporre di un quadro strumenti digitale da 10,25 pollici e di un display touch a centro plancia da 12,9 pollici. Questo per quanto concerne la versione d'ingresso, perché a salire di allestimento e di sistema di navigazione, la diagonale dello schermo sale a quota 15 pollici. Il punto di forza assoluto è l'estrema facilità di utilizzo. Non sempre gli apparati multimediali sono così intuitivi al primo sguardo. Le icone ben visibili, ma soprattutto ogni funzione è disponibile nell'immediato senza dover scorrere decine e decine di sotto menù. La novità più rilevante si chiama IDA, ovvero il nuovo assistente vocale, che ha un approccio più colloquiale che in passato. E nel prossimo futuro sarà corredato pure di ChatGPT. Da qui a pensare che si potrà fare due chiacchiere con la propria Tiguan ce ne passa, ma certamente l'evoluzione porterà a quel genere di situazione.

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