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Progetto dalla vocazione tutta comfort e contenuti premium, il prossimo modello DS svetta per autonomia di marcia e propone uno stile spigoloso e "alternativo"
Fabiano Polimeni
21 nov 2024 (Aggiornato il 22 nov 2024 alle 09:03)
Verrà svelata entro fine anno la DS 8. Ufficialmente non ha ancora una sigla, al punto che DS, nel diramare le prime informazioni sul progetto, ha mascherato la sigla del modello.
Sarà DS 8 e andrà a rimpiazzare il top di gamma oggi in DS 9. Verrà prodotta a Melfi, sull'architettura STLA Medium che darà vita anche alla Lancia Gamma, Jeep Compass 2025 e al progetto - a lungo oggetto di indicazioni contrastanti sulla sua realizzazione - erede della Opel Insignia.
DS rivela un'autonomia di 750 km, numero adeguato a una stradista di livello quale si propone d'essere la DS 8. Già, ma come catalogarla? Non è un suv puro, tantomeno dalle forme convenzionali. Non siamo al suv-coupé, piuttosto, le proporzioni della fastback rialzata, a quote in altezza proprie del crossover che strizza l'occhio al suv. Pare essere l'identikit più a fuoco a osservare le prime immagini.
Forme spigolose, cabina arretrata e lunotto estremamente inclinato sono i punti cruciali dello stile. Non mancano le maniglie posteriori nascoste sul montante, né i fari posteriori elaborati, a T come lo saranno quelli sul frontale. Ancora un particolare, che avrebbe assolutamente ragione d'essere per la storia del marchio e la versatilità della DS 8, sembrerebbe emergere dai muletti.
Le sospensioni pneumatiche, con possibilità di gestire l'altezza del corpo vettura: più vicino al terreno o leggermente rialzata.
Il posizionamento atteso è nel pieno del segmento D/E; proporzioni simili, con uno stile differente, dovrebbe averle il progetto Lancia Gamma, in arrivo nel 2026.
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