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Tutte le curiosità sulla Ferrari 849 Testarossa

Ritorna un nome leggendario per l’ultima nata della Casa del Cavallino. Le forme presentano richiami alle 512 S e 512 M da corsa del 1970, una storia con diversi risvolti.

Arturo RizzoliArturo Rizzoli

11 set 2025

Testarossa, il nome torna a 70 anni da quando fu usato per la prima volta. Negli archivi del Cavallino si è trovata traccia di questa scelta, adottata per identificare i motori venuti meglio, più performanti. La prima auto su cui fu usata fu la 500 TR del 1956.

La storia di un nome

Poi fu usato anche sulla 250 Testa Rossa del 1957, i più associano il nome a questa vettura.

 

Nel 1984 il nome fu dato anche una berlinetta 12 cilindri stradale.

 

La 512 S poco fortuna e ora ricordata

Nella coda della 849 ci sono richiami alla 512 S, che nel 1970 corse nel Campionato del Mondo per vetture Sport e Prototipi. Una vettura protagonista di un percorso agonistico poco felice: fu ripetutamente battuta dalla Porsche 917. Alla base di ciò ci fu il fatto che la vettura era stata voluta da Enzo Ferrari in tempi troppo ristretti per potere fare un adeguato sviluppo. Nel corso del 1970  fu approntata un’evoluzione la 512 M (M sta per modificata), con un pacchetto di modifiche che migliorarono la competitività. Malgrado Tutto ciò il progettista della 512 S e poi M, il geniale Mauro Forghieri, ha più volte sottolineato in varie interviste che la 512 S è una della sue vetture predilette dopo la 330 P4. 

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