Il rinnovamento avviato da Bmw con la nuova iX3 su architettura Neue Klasse interesserà pressoché tutti i modelli in arrivo dalla casa dell’Elica. Termici - con lo stile Neue Klasse e la sua tecnologia a bordo - ed elettrici, sviluppati ex novo sulla piattaforma dedicata, con la berlina i3, la Serie 3 elettrica, che sarà il prossimo passo in tale direzione.

Nel 2026 arriverà anche la nuova generazione di Bmw X5 e sarà un progetto non solo fedele al concetto di “multienergia” ma amplierà la gamma di motorizzazioni offerte. L’approccio della casa tedesca all’elettrificazione in questi anni è risultato il più equilibrato nell’offerta di prodotto, scansando strategie da all in sull’elettrico a batteria, continuando a offrire, invece, motori termici diesel e benzina ibridi. Sarà ancora così e l'architettura CLAR - Cluster Architecture sarà alla base delle versioni termiche e ibride plug-in.

Nuova X5 2026, i motori al debutto

La nuova X5 verrà lanciata nel 2026 con motori benzina, diesel, ibrida plug-in benzina ed elettrica, iX5. Sarà dal 2028 che andrà su strada la iX5 fuel cell a idrogeno. Un progetto che procede spedito nello sviluppo del powertrain di terza generazione, in collaborazione con Toyota e la fase di ricerca, sviluppo e produzione condotta tra gli impianti di Monaco di Baviera e Steyr (Austria). Bmw iX5 a idrogeno sarà il primo modello di grande serie a essere offerto dal marchio, dopo gli esperimenti condotti sulla tecnologia fuel cell con le precedenti generazioni di X5 e le berline Serie 7 e Serie 5.

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L'evoluzione del design

I muletti di sviluppo mostrano alcuni elementi interessanti, come ad esempio l’installazione sotto il pianale dei componenti necessari alla fuel cell. Internamente al passo si intravede un alloggiamento che potrebbe andare a proteggere i serbatoi dell’idrogeno e il pacco batterie.

Sul piano stilistico, invece, il frontale del suv riprende il convincente design Neue Klasse, per l’integrazione dei gruppi ottici sulla fascia a tutta ampiezza sul muso. Ci aspettiamo la replica della calandra stretta e verticale vista su Bmw iX3. A meno che a Monaco di Baviera non sorprendano con un'interpretazione ancora diversa, una maxi-calandra abbinata alla fascia superiore che ospita i gruppi ottici. A bordo ritroveremo l’impianto tecnologico con strumentazione alla base del parabrezza, anch’esso portato al debutto dalla iX3.

Bello l'idrogeno, ma la rete di rifornimento?

In parallelo al prodotto, Bmw lavora sul fronte dello sviluppo della rete di rifornimento a idrogeno, nota dolente tutta europea - in Italia la penuria di stazioni è ancora più rilevante - e ostacolo al momento enorme alla diffusione della tecnologia fuel cell a idrogeno. Stazioni di rifornimento a idrogeno che, per essere una soluzione di altissimo livello e davvero green, avrebbe bisogno di un processo di produzione dell'idrogeno per elettrolisi inversa, anziché sfruttando il gas metano.

L’iniziativa è ribattezzata HyMoS (Hydrogen Mobility at Scale) è, insieme a partner industriali e istituzionali, “punta ad aumentare la redditività economica degli ecosistemi della mobilità a idrogeno mettendo in comune la domanda di tutti i tipi di veicoli, compresi camion, autobus e autovetture. Questo contribuirà a raggiungere una distribuzione e un utilizzo ottimali delle stazioni di rifornimento di idrogeno”, spiegano in Bmw.