Ecco come va la nuova MINI elettrica a tre porte

La nuova MINI cambia, ma senza mutare. Certo questa in oggetto è una generazione inedita, e se le immagini sono camuffate è perché trattasi ancora di muletti in via di sviluppo. Vero che alcune foto spia sono uscite nei giorni scorsi, ma la vettura è ancora un prototipo marciante. Anche perché l'inizio della produzione è fissato per il 2024, mentre il debutto ufficiale è previsto al prossimo IAA di Monaco di Baviera a settembre.

E questa che vedete nelle foto è in realtà la nuova variante elettrica. Modello fondamentale per la gamma, ma il futuro sarà ancora termico. Certamente elettrificato, ma con qualche motore a pistoni e cilindri. Specifiche di cui ancora non conosciamo nulla e che i tecnici MINI hanno proferito non svelare. L'unica cosa, che hanno sottolineato più volte, è che la piattaforma dell'elettrica non sarà la stessa del modello con motori termici. E che la collaborazione con Great Wall ha visto assoluto protagonista il lavoro del Gruppo BMW.

Due versioni, due denominazioni, due potenze

Sottolineiamo nuovamente che la protagonista del servizio sia la versione elettrica di MINI tre porte, sulla quale abbiamo avuto modo di salire a bordo in anteprima assoluta. Il nuove modello verrà denominato Cooper e sarà disponibile in due varianti: la Cooper E con potenza di 135 kW e batteria da 40,7 kWh (adesso sono “solo” 32,6); e poi ci sarà la Cooper SE da 160 kW di potenza e 54,2 kWh di capacità dell'accumulatore.

Quindi se fino a questo momento la MINI elettrica poteva garantire sulla carta un'autonomia poco sopra i 220 km, la nuova generazione promette invece 305 km per la Cooper E e 400 per la Cooper SE. A livello di quote è leggermente più piccola, con una lunghezza di 3860 mm (prima erano 3863). Il passo di 2525 mm è maggiore (di poco) rispetto ai 2500 mm della generazione uscente.

C'è ma non si vede

Foto dell'abitacolo non ci sono, ma un breve racconto ve lo possiamo fare, avendo dato uno sguardo in anteprima. Minimale come da tradizione, presenzia un grande display touch circolare al centro della plancia. Non c'è più il quadro davanti al pilota e i tasti fisici sono ridotti ai minimi termini. Il volante, a due o tre razze, si arricchisce in quest'ultima variante di un particolare cinturino.

Sarà uno degli elementi portanti della miriadi di personalizzazioni di cui la nuova MINI Cooper elettrica potrà disporre. Quanto ai sistemi di assistenza alla guida, la nuova inglesina si qualifica come livello 2. E ovviamente non manca la connettività 5G.

Sportiva... sempre

Al di là del fatto che la questione sonora sia ancora in fase di definizione, il sound che muta con le modalità di guida è davvero divertente. L'auto sembrerebbe essere tornata reattiva come un paio di generazioni precedenti. La progressione del motore elettrico è scontata, meno la precisione dello sterzo, tornato (sembra) ai fasti del passato.

Indubbiamente il go-kart feeling è una certezza e sarà forse per questo che la modalità più sportiva si chiami proprio così. Sostanzialmente la coda è tornata protagonista e in fase di rilascio tende a marciare come previsto. Merito anche di un'elettronica che lascia spazio al retrotreno. Per quanto concerne l'assetto, avendo macinato pochi chilometri sul levigato asfalto austriaco, è difficile dire se sia più o meno rigido rispetto al passato.