Prima presa di contatto con la nuova vettura elettrica di matrice cinese. La versione Brabus è sin troppo potente per un telaio che ha ben altre mire
28.11.2023 20:06
Vi ricordate la smart, regina indiscussa della mobilità urbana, celebre per aver conquistato la città di Roma? Dimenticatela. Il termine smart, o meglio il brand che si cela dietro tale nome, al di là del passaggio ad oriente (vedi Cina) ha cambiato radicalmente l'idea che distingueva il passato. Non tanto per la scelta di votarsi solo all'elettrico, cosa già successa con le ultime generazioni di fortwo e forfour, quanto per la radicale trasformazione della gamma.
Adesso le smart si riconoscono dall'hastag, dal fatto che siano decisamente più grandi e che lo stile sia allineato ad alcuni modelli di casa Mercedes. Azienda che di fatto si occupa del design piuttosto che dell'ingegnerizzazione. Detto questo, dopo la recente #1, è giunto il momento della più grande #3. Vettura che rispetto alla prima si allunga di 11 centimetri, e presenta un formato più in linea con quello che potremmo definire un crossover coupé.
Smart #3 25th Anniversary Edition
Al Salone di Monaco la Casa tedesca mostra il primo SUV coupé del marchio smart nel segmento EV Premium
Guarda la galleryLa vettura nasce dall'esperienza del Gruppo Geely, sviluppata sulla stessa piattaforma della #1, nota anche come SEA. E nel complesso eridita in toto tutta la parte elettronica, dai motori alle batterie. Ovviamente anche lo schema delle sospensioni è il medesimo, ma il set-up è differente, trattandosi di una vettura più bassa, che si presenta pure come più sportiva rispetto alla sorella da cui deriva.
La smart #3 è lunga 4.400 mm e ha un passo di ben 2.785 mm. Dal punto di vista estetico gli sbalzi sono ridotti all'osso, ma per quanto concerne l'abitabilità il risultato è paragonabile a quello di vetture di segmento superiore. A seconda della versione, numero di motori, capacità batteria e chimica della stessa cambiano.
Se andassimo in ordine decrescente, dalla più prestante all'entry level, ad aprire le danze sarebbe ovviamente la variante Brabus. Qui ci sono due motori elettrici per un totale di 315 kW (428 cavalli se siete ancorati al passato) e 543 Nm di coppia. Distribuiti con dovizia tra tutte e quattro le ruote. La batteria da 66 kWh vorrebbe spuntare 415 km di autonomia, ma nella realtà dei fatti tale valore appare difficilmente raggiungibile. D'altro canto, se vuole, può passare da 0 a 100 km/h in soli 3,7 secondi.
Lo stesso accumulatore è disponibile sulle versioni Pro + e Premium, che vantano una maggiore autonomia (435 e 455 km) essendo più leggere, ma soprattutto perché provviste di un solo motore elettrico (200 kW). C'è poi il modello d'accesso, la Pro, che ha invece un accumulatore da 49 kWh per 325 km di range di percorrenza. Pacco del tipo LFP, capace di assorbire sino a 130 kW di potenza quando in ricarica in corrente continua, mentre il resto della gamma arriva sino a quota 150 kW.
Ancora un suv ma con le proporzioni da suv-coupé per smart. Il progetto #3 (hashtag 3) affianca l'#1 e annuncia l'arrivo in Europa a inizio 2024. La scheda tecnica si scoprirà verso il Salone di Monaco di Baviera ma da Shanghai arrivano le prime caratteristiche di un modello da pieno segmento C elettrico
Guarda la galleryIl vantaggio di un passo così “importante” e di una particolare attenzione verso i volumi interni, rendono questa #3 davvero spaziosa. In quattro, a prescindere dall'altezza di ognuno, non sarà una lotta serrata all'insegna dei centimetri vacanti. Sia davanti sia dietro si gode sempre della massima libertà. Solo il quinto passeggero, destinato al centro della seduta posteriore, potrebbe non vantare le stesse possibilità.
Meno ragguardevole la dimensione del vano di carico posteriore (quello anteriore è adatto essenzialmente al cavo di ricarica) che si limita ad una capacità di 313 litri (323 su quelle non marchiate Brabus).
A bordo per quanto minimale sembra completa. Non serve neppure troppo tempo per imparare a gestire l'interfaccia multimediale. Davanti al conducente un quadro strumenti da 9,2 pollici, mentre al centro della plancia si erge un display touch da 12,8 pollici. Tra le due sedute anteriori un imponente consolle, perfetta per riporre oggetti di vario genere.
Un po' perché siamo auto, un po' perché siamo curiosi di capire dove voglia arrivare questa tendenza delle elettriche bombate in modo assurdo. Oltre 400 cavalli su una vettura di segmento C sono davvero tanti. Troppa “roba” da gestire per la compatta smart, che inevitabilmente a ruote sterzate diventa ovviamente sottosterzante. Dei modi di guida disponibili, Eco, Comfort, Sport e Brabus, è proprio quest'ultimo quello che lascia più “libertà” alla coppia di motori elettrici sincroni a magneti permanenti.
Il potenziale problema di fondo è che, dopo qualche sparata al verde di un semaforo, e dopo l'ennesima “cartella” dietro la testa per via della coppia “tutta e subito”, il gioco diventa sempre meno divertente se cominciano le curve e dovete sempre prestare la massima attenzione a come pestate sul gas. Il limite percepito sembra comunque davvero alto, merito anche dei cerchi in lega da 20 pollici e dall'assetto specifico per questa versione. Ecco perché talvolta serve fare un passo indietro per godere davvero dall'inizio alla fine.
Così è sufficiente il modo Sport per rendere la #3 molto più piacevole tra le curve. Ma se volete la certezza della fruibilità, rimanete entro i livelli offerti dalla modalità Comfort oppure Eco. Di più non serve, perché la smart #3 è una vettura piuttosto neutra, sufficientemente reattiva per andare più forte della media, perfetta come auto per tutti i giorni. Per quanto concerne i prezzi si parte da 38.548 euro, ma se la Brabus vi ha ingolosito, la cifra da sborsare è decisamente più alta: 50.150 euro.
Link copiato