Porsche Panamera, la sportiva con l'abito da ammiraglia

Prima presa di contatto con la coupé a cinque porte della casa tedesca. Perfetta tra le curve nonostante il peso, sa fare il suo dovere pure in pista

di Cesare Cappa

14.03.2024 11:35

L'abbiamo svelata sotto il profilo tecnico, adesso è arrivato il momento di salire a bordo di nuova Porsche Panamera. Ammiraglia nel suo formato, ma sportiva di razza nel suo d.n.a.. Perché quando si tratta delle vetture di Zuffenhausen poco importa quale sia la dimensione o la stazza, potete stare certi che le performance sono all'ordine del giorno, soprattutto se si tratta di dinamica di guida.

Non siate quindi apprensivi se la lunghezza da 5,05 metri (e non stiamo parlando della executive a passo lungo) non sembrerebbe adatta ad essere funzionale alle curve. E nemmeno delle massa che, a seconda della versione, parte da quasi due tonnellate. Perché questa nuova Panamera saprà comunque stupirvi. Certo bisogna attingere dalla lista degli optional per rendere il corredo all'altezza della situazione, ma questo non dovrebbe essere un problema per il tipico avventore dell'ammiraglia tedesca.

Nuova Porsche Panamera, il primo test

Nuova Porsche Panamera, il primo test

Come va su strada la coupé a cinque porte della Casa tedesca: ammiraglia nel suo formato, ma sportiva di razza nel suo d.n.a.

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La gamma al completo

Giusto per fare un ripasso, ecco come si presenta la famiglia di vetture targate Porsche Panamera, che ricordiamo essere nuovamente realizzata a partire dalla piattaforma MLB Evo. Le prime disponibili sulla lista sono Panamera, Panamera 4 e Panamera Turbo E-Hybrid. A cui si aggiungeranno nel breve le nuove versioni 4 E-Hybrid and 4S E-Hybrid.

Le prime due mettono sul piatto il consueto 2,9 V6 doppiamente sovralimentato, disponibile appunto sia con trasmissione a due ruote motrici che a quattro. Coadiuvato dal cambio PDK a 8 rapporti vanta 353 cavalli e 500 Nm di coppia. La più brillante che segue è quella invece equipaggiata di 4 litri V8 biturbo unitamente al nuovo motore elettrico da 190 cavalli. Siamo nel campo delle plug-in, ma soprattutto la Turbo E-Hybrid dispone di una potenza complessiva di 500 kW (680 cv) e una coppia di 930 Nm. Le ultime due invece ripresentano il 2,9 V6 di cui sopra, “sommato” però al motore elettrico appena menzionato: potenze complessive rispettivamente di 470 e 544 cavalli.

Il plug-in che conta

Ovviamente, perché potendo contare su di un pacco batteria da 25,9 kWh dovrebbe assicurare circa 90 km di autonomia in elettrico, ma soprattutto perché rende disponibile il sistema Porsche Active Ride. Questo particolare complesso di sospensioni pneumatiche nasce per massimizzare il comfort di bordo, non per rendere la vettura ancora più sportiva e racing. Ha un prezzo di listino di 8.289,90 euro. Lavora per elidere, quanto più possibile, rollio e beccheggio. Si distingue per l'assenza delle barre antirollio e per funzionare attraverso l'apparato elettrico del comparto plug-in, perché necessità dell'energia elettrica per lavorare.

Ci sono un piccolo motore elettrico e una pompa idraulica per ciascuno degli ammortizzatori, che regola (pompando) il fluido all'interno dello stesso. Così si può variare la forza di smorzamento, consentendo ad ogni ruota di muoversi indipendentemente l'una dall'altra. Tradotto in parole povere significa che quando state frenando gli ammortizzatori anteriori faranno “salire” il muso della vettura, mentre in fase di accelerazione sarà il retrotreno a “salire”. Per percorrere una curva destra, il lato di sinistra tenderà a sollevarsi, quasi la Panamera fosse una moto che piega. Tutto questo, lo ribadiamo, ha la finalità di migliorare il comfort, perché elide le forze che andrebbero ad agire sugli occupanti quando la vettura è in movimeno. E sui fondi sconnessi si ha come la sensazione di viaggiare su un tappeto “volante”. Ecco perché nei modi di guida Sport e Sport Plus tale sistema funziona diversamente, non come in precedenza.

Su strada e in pista sempre una garanzia

Il peso rimane un elemento dell'equazione finale, ma il risultato è davvero sorprendente. Perché il sottosterzo sembra quasi sempre assente. Non serve dare troppo angolo, visto che il retrotreno vi viene in auto. Farla correre da una curva all'altra sembra un'operazione alla portata di chiunque. Non ama le forzature, preferendo linee pulite. E potendo contare sulle quattro ruote motrici, la trazione è esente da “tradimenti” (non abbiamo testato la Panamera a trazione posteriore).

La taratura dello sterzo non è eccessivamente dura nei modi di guida più sportivi (vedi Sport Plus) mentre il comparto sospensioni sa coniugare comfort e sportività svolgendo perfettamente mansioni da vera sportiva che da berlina di rappresentanza. Il PDK si conferma rapidissimo nei passaggi, meno in certe logiche di funzionamento se lo lasciate completamente in automatico e non vi fate ingolosire dalle palette dietro al volante.

La potenza del V6 non è eccessiva, perfetta per il telaio di Panamera. Ma volendo qualcosa di più, c'è sempre la Turbo E-Hybrid a listino. Messa alla prova tra i cordoli del circuito Monteblanco nei pressi di Siviglia, ne è uscita indenne. Il retrotreno tende a muoversi poco e, in ogni caso, i movimenti sono “soffici”. Difficile attendersi reazioni improvvise, a meno di non aver valicato i limiti della fisica. I 680 cavalli sono una certezza per schizzare tra un cordolo e l'altro. Ovviamente digerisce meglio il veloce, ma è meno lenta del previsto nello stretto. Una vera goduria questa Panamera.

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