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BMW X3 2025, primo contatto con il prototipo

La prova in anteprima del rinnovato Suv tedesco in versione preserie plug-in hybrid e M50i su strada, in pista e in offroad: ecco come cambia

Gianluca GuglielmottiGianluca Guglielmotti

15 apr 2024 (Aggiornato il 15 mag 2024 alle 18:48)

Manca sempre meno all’unveiling della nuova BMW X3. La quarta generazione del Suv tedesco, forte di ottimi successi commerciali fin dal primo modello (2003-2010), si aggiorna completamente: è più precisa, sportiva, aerodinamica e tecnologica, con l’introduzione di avanzatissimi ausili alla guida attivi che massimizzano la sicurezza. Abbiamo avuto modo di provare in anteprima alcuni esemplari di preserie – veri e propri prototipi camuffati, sebbene la messa a punto generale possa considerarsi quasi ultimata – su strada pubblica e all’interno del proving ground del marchio tedesco a Miramas, in Francia.

BMW X3 2025, è tutta nuova

Come visibile da foto e video, gli esemplari del test – una plug-in hybrid e la declinazione ad alte prestazioni “griffata” M – non mostrano molto. Dietro wrapping mimetico e pannelli posticci, però, si possono notare alcuni elementi affini ad alcuni modelli del nuovo corso del marchio dell’Elica. A partire dal frontale, con fari Led dalla forma appuntita simili a quelli delle ultime X1 e X2. È evidente, però, il cambiamento a livello di forme: la nuova BMW X3 è più bassa e larga, per una presenza su strada aumentata; inoltre, come riportato dai tecnici, le carreggiate sono state allargate mantenendo invariato il passo (2,86 metri). Gran lavoro anche sul versante aerodinamico: l’ottimizzazione del sottoscocca, oltre a soluzioni come maniglie portiera a filo carrozzeria, nuovo sistema “Air Vent” sulla calandra e spoiler posteriore con “aeroblade” che abbraccia i montanti posteriori, ha permesso di ottenere un coefficiente di resistenza (Cd) di soli 0,27. Nonostante le pesanti coperture interne si possono, poi, riconoscere dettagli familiari come il doppio Curved Display (abbinato al BMW Operating System 9) e, in generale, un’impostazione simile alle “sorelle” già citate.

Primo test

Il test dei prototipi ci ha permesso di “toccare con mano” tutti i progressi raggiunti da BMW in fatto di dinamica di guida, comfort di marcia e sicurezza attiva. Doverosa premessa: tutte le nostre sensazioni riguardano esemplari non definitivi e dei quali non sono stati dichiarati i dati tecnici. Possiamo dirvi, però, che il miglioramento rispetto alla terza generazione è tangibile. Come constatato al volante della plug-in hybrid, la precisione di guida aumenta grazie a sistema di sospensioni, barre stabilizzatrici e boccole completamente riprogettato, assieme a un nuovo sterzo - ora azionato da cinghia - in grado di trasmettere in maniera sincera tutto ciò che accade sotto le ruote anteriori. L'utilizzo di pneumatici con bassa resistenza al rotolamento, poi, riduce consumi ed emissioni inquinanti. La declinazione ad alte prestazioni M (al 99% sarà X3 M50i, spinta dal sei cilindri in linea biturbo da 3,0 litri), alza ancora l'asticella aggiungendo assetto specifico, struttura irrigidita e differenziale autobloccante posteriore. Il tutto elevando al tempo stesso il comfort di marcia, per un incredibile bilanciamento tra performance e relax alla guida.

Adas avanzati

Concludiamo parlando degli ausili alla guida attivi di ultima generazione. Ben 40 gli Adas presenti, coadiuvati da inediti e sofisticati sensori - radar a lungo raggio anteriore e posteriore, quattro radar short range, 12 sensori a ultrasuoni e sei telecamere, solo per citarne alcuni - ed estremamente efficaci. Abbiamo avuto modo di sperimentarli nell'area dedicata, con manichini mobili e finte vetture che simulano scenari reali: anche a velocità sostenute (superiori a quelle imposte da EuroNCAP) l'incidente è sempre stato scongiurato. Non ci resta che aspettare il lancio ufficiale. La produzione avrà inizio in estate.

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