Mercato auto Italia, Unrae: la stima ad aprile è un -98%

Mercato auto Italia, Unrae: la stima ad aprile è un -98%

L’associazione costruttori d’auto definisce questa situazione “senza precedenti” e propone al Governo una serie di misure per far ripartire il settore automotive vista la tragica crisi

di Redazione

28.04.2020 ( Aggiornata il 28.04.2020 11:15 )

È sempre più drammatica la situazione del mercato auto in Italia. Unrae rilascia gli ultimi dati, fino allo scorso venerdì, che mostrano appena 2.073 unità immatricolate. Con questi numeri, le stime per l’intero mese sono disastrose: meno 97-98%. Nel 2019, sempre ad aprile, le immatricolazioni erano state 175mila. Una situazione che l’associazione costruttori d’auto definisce “senza precedenti”, una tragedia per un intero settore da circa 160mila dipendenti in Italia e che si riversa su tutta l’economia.

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Le parole di Crisci

C'è bisogno di un'azione senza precedenti del Governo, a supporto della filiera della distribuzione, che ha visto azzerarsi i ricavi da ormai 2 mesi”, ha dichiarato Michele Crisci, presidente dell’Unrae. “In questo drammatico contesto, con migliaia di aziende a rischio di sopravvivenza e i 160.000 dipendenti e le loro famiglie che a cascata subirebbero pesantissime ripercussioni, è assolutamente necessaria l’urgente adozione da parte del Governo di interventi che riattivino velocemente la domanda di auto alla ripresa delle attività”.

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Le misure proposte

Unrae, insieme alle principali Associazioni della filiera automotive, ha presentato al Governo alcune misure e proposte mirate al recupero del mercato auto.

  • Ecobonus: introduzione terza fascia (emissioni 61-95 g/km di CO2) e aumento importi unitari degli incentivi seconda fascia (21-60 g/km CO2), con aumento dotazioni fondo (fino al 2021);
  • Ecomalus: sospensione temporanea (solo per il 2020);
  • Bonus stock (cumulabile con ecobonus), per agevolare ripartenza del mercato (solo per il 2020);
  • Riallineamento fiscale agli standard degli altri Paesi UE sui veicoli aziendali nuovi (misure strutturali per veicoli aziendali e partite IVA): aumento detraibilità IVA al 100%, aumento tetto costo deducibile fino a € 50.000.

Per quanto riguarda il trasporto merci, Unrae propone:

  •  Proroga del termine per gli investimenti con il superammortamento (dal 30 Giugno al 31 Dicembre 2020);
  • Credito di imposta per i veicoli commerciali e industriali: incremento dell’aliquota dal 6% al 12%, innalzamento delle soglie dei costi ammissibili, estensione della misura al 2025;
  • Fondo straordinario triennale di 50 milioni per il rinnovo del parco circolante dei veicoli commerciali PTT < 3.5 t (veicoli N1);
  • Fondo straordinario triennale di 450 milioni per il rinnovo del parco circolante dei veicoli industriali PPT > 3.5 t (veicoli N2 ed N3).

Per quanto riguarda gli autobus, invece, Unrae richiede un intervento urgente per stimolare le Regioni o gli enti locali a predisporre le gare pubbliche per il rinnovo del parco TPL, per agevolarne e velocizzarne l’aggiudicazione.

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Il settore auto non molla

Nonostante il momento drammatico - concessionarie chiuse, aziende quasi del tutto ferme, cittadini in casa - le vendite hanno superato le 2.000 unità. Un segnale importante che dimostra la volontà del settore di non voler mollare.

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