Sciopero delle autostrade il 9 e 10 agosto: l’annuncio dei sindacati

Sciopero delle autostrade il 9 e 10 agosto: l’annuncio dei sindacati

Durante una conferenza stampa in videoconferenza, Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl Viabilità e Sla Cisal comunicano lo sciopero nazionale di 4 ore in due giornate critiche

di Redazione

23.07.2020 ( Aggiornata il 23.07.2020 15:48 )

Proprio nei giorni più caotici, quelli che precedono il Ferragosto, i sindacati Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl Viabilità e Sla Cisal annunciano, durante una conferenza stampa in videoconferenza, uno sciopero nazionale delle autostrade domenica 9 e lunedì 10 agosto. Il 9 toccherà al personale dei caselli e il 10 al personale amministrativo e commerciale.

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I motivi

I motivi dietro a questo sciopero (in due giornate critiche visto il traffico per le vacanze estive) arrivano, si legge in una nota, “a seguito della situazione venutasi a creare con le Associazioni datoriali Fise Acap e Federreti e con le dirigenze aziendali dei concessionari, in merito alle relazioni sindacali del settore, in molti casi critiche ed in altri addirittura inesistenti sia a livello nazionale che in diversi territori”. Durante la conferenza stampa i sindacati approfondiscono la questione: “Alla base della protesta il ricorso eccessivo alla cassa integrazione e le modifiche unilaterali a orari e turni di lavoro rispetto alle previsioni del contratto nazionale, che in alcune concessioni hanno avuto conseguenze sul servizio agli utenti, per il mancato rispetto delle norme del Ministero dei Trasporti sui presidi minimi dei caselli. Una situazione aggravata dall'emergenza pandemia, che ha penalizzato occupazione e redditi del settore, dall'incertezza per l'assegnazione delle concessioni scadute, e dalla situazione di Aspi”.

Le richieste dei sindacati

Riteniamo giusto e condividiamo - spiegano Filt Cgil, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità - il riassetto normativo generale sulle concessioni avviato dal Governo; la pretesa di investimenti indispensabili per la costruzione; la manutenzione e la sicurezza delle infrastrutture; ed un sistema tariffario più equo, che tenga conto del servizio all'utenza. Ma è altrettanto indispensabile impedire alle imprese concessionarie di scaricare i costi di queste misure sul lavoro che penalizzerebbe l'occupazione ed il reddito dei lavoratori, così come i servizi da destinare all'utenza, l'assistenza al traffico e la sicurezza della viabilità”.

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