In Italia viene emesso dal Ministero della Salute: ecco a cosa serve il Certificato verde COVID-19 e i diversi modi per richiederlo
18.06.2021 ( Aggiornata il 18.06.2021 13:09 )
Contagi in diminuzione, voglia di ripartenza, in tutti i sensi. Per accedere a qualsivoglia evento, o per poter viaggiare e concedersi una vacanza, gli italiani avranno bisogno del cosiddetto Green pass, il certificato digitale autorizzato ufficialmente dal governo Draghi dopo la firma del nuovo DPCM.
Il nome ufficiale è Certificazione verde Covid-19 - EU digital Covid certificate, ed è stato varato dalla Commissione europea per agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell'Unione europea durante la pandemia. Si tratta di un certificato digitale e cartaceo, formato da un codice a barre bidimensionale (chiamato QR Code) e un sigillo elettronico qualificato.
Chi possiede il Green pass attesta di essersi vaccinato, di essere negativo a un test molecolare o antigenico rapido effettuato nelle ultime 48 ore, oppure di essere guariti dal Coronavirus negli ultimi sei mesi.
Lo si può utilizzare per entrare o uscire da territori classificati in "zona rossa" o "zona arancione", partecipare a eventi pubblici, o anche accedere a strutture sanitarie assistenziali. Inoltre dal 1° luglio sarà valido come EU digital Covid certificate, in pratica un documento che consente di vaggiare liberamente in tutti i Paesi dell'Unione Europea.
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In Italia è rilasciato dal Ministero della Salute, come Certificato verde COVID-19, ed è emesso automaticamente in formato digitale e stampabile dalla piattaforma nazionale dopo la vaccinazione o il responso del tampone negativo o la guarigione. Una volta disponibile, l'utente riceverà un messaggio via SMS o via e-mail ai contatti che sono stati forniti: il messaggio in questione contiene l'AUTHCODE, un codice di autenticazione, e altre istruzioni per recuperare la certificazione. Ma per ottenere il Green pass, ci sono anche altri modi. Ecco quali:
Se invece non si possiede la tessera sanitaria, serve inserire il tipo e il numero di documento che si è fornito al momento del tampone o di emissione del certificato di guarigione, la data di scadenza dello stesso, uno dei codici univoci di cui sopra. Anche in questa eventualità, l'alternativa è rappresentata dall'AUTHCODE ricevuto via e-mail o SMS.
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